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Dopo pranzo prendo la lettera, la metto nella tasca dei pantaloncini, e corro da Nathan, lui l'avrà sicuramente ricevuta. Fuori casa mi accoglie un'afa stagnante di fine estate. Prendo la traversa che da verso casa sua. Sento il sudore scivolarmi lungo la schiena mentre supero la seconda traversa. Ma in peggiori condizioni è l'agricoltore che incontro lungo la strada, curvo su se stesso appoggiato ad un bastone e sporco di terra. Anni di duro lavoro nei campi da sempre questi frutti. Anche mio padre, credo, sia destinato a diventare così, ma evito di soffermarmi su questi pensieri che portano soltando dolore.

Continuo a camminare finchè scorgo la casa di Nathan da lontano.

Lo vedo seduto sui gradini di casa tenere in mano qualcosa che guarda insistentemente. Mentre mi avvicino osservo meglio l'oggeto e sono felice di notare che si tratta della lettera. Entro nel cancelletto arruginito di casa sua, gli corro incontro dandogli un'abbraccio calorosissimo, sta ridendo e senza accorgermene anche io.

<< ti è arrivata vero? >> mi domanda con un sorriso a trentadue denti.

Lo guardo negli occhi, prendo la lettera di nascosto e la posiziono tra i nostri volti. Fa un passo indietro, mi prende in braccio e comincia a correre per tutto il suo piccolo giardino.

<< te l'avevo detto! >>urla.

Rido, sono felice per tutto quello che sta succedendo, ma forse tutto questo entusiasmo è troppo eccessivo. Se veniamo scelti avremo dei compiti, dei doveri, responsabilità. Siamo pronti per tutto questo? Mi mette giù. Continuo a sorridere, ma Nathan sa quando sto pensando a qualcosa, ed in questo caso immagina cosa sia. Mi prende la testa fra le sue mani calde ed affusolate baciandomi la fronte

<< sarai pronta... >> sussura.

Senza darmi il tempo di ripsondere mi invita a sedere sui gradini di casa. Non è molto diversa dalla mia, con il legno corroso dalla salsedine che arriva fin qui. Anche se non sono case lussuose io andoro la mia, soprattutto la vista sul mare che si gode in ogni attimo della giornata.

<< beh, adesso che hai la lettera non sei più come prima, ti piace anzi averla >> dice con uno sguardo malizioso

<< si non posso dire di essere triste, ma non vedo in me nulla di speciale. La mia lettera dovevano darla a qualcuno che avrebbe potuto fare la differenza >>affermo sicura di me.

<< sei sempre la solita, qua non conta che voti hai in controllo dell'elemento ecc.. se Sairus ti ha scelta un motivo ci sarà >>

<< oppure doveva scegliere qualcuno e ha preso i primi ragazzi che gli sono capiatati a tiro >>

<< è la persona più saggia di Elements: cerca di fare il bene per la sua popolazione! >> afferma.

Sairus oltre ad essere il più saggio, riesce a controllare tutti e quattro gli elementi. La leggenda narra che sia nato alla formazione di Elements, per questo è così forte. Ha sconfitto Oscuro già una volta. Ma sconfiggerlo e addormentarlo per sempre ha richiesto un scarificio, perdere due elementi. Ha perso quello dell'aria e della terra. Ma nonostante la perdita sa come usarli tutti e come riuscire a controllarli. Con il tempo la sua forza è diminuita ma la sua saggezza è aumentata sempre più. È lui a cui il popolo si affida per sciegliere i guardiani che ci proteggono, quindi anche questa volta sceglierà lui.

Personalmente non sono daccordo con l'operato di Sairus. Anzi, ha persino permesso di dividere Elements in settori prima che nascessi. Ha permesso di far trucidare tutte le coppie unite da matrimoni Bielementi e permette tutte le rivolte civili. Lui è il più forte cosa aspetta?!.

<< infatti non fa niente per sedare le rivolte civili, lui è più forte di qualsiasi altro elemento! >>sono sicura di quello che dico e lui non mi farà cambiare idea. Discutiamo spesso di cose simili, quindi per noi non è una novità. Solo una volta abbiamo alzato la voce su un argomento che in realtà era molto banale , ma dopo quel litigio abbiamo deciso di non litigare più per cose futili. Anche se questa non lo è, non mi sembra il caso di litigare. Nathan mi guarda negli occhi, come per dirmi che stavolta non ho ragione e che la mia sicurezza è inutile, così mi rispode con tre semplici parole

ELEMENTSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora