Appena apro gli occhi la luce del primo mattino penetra dalle finestre dipingendo la stanza di mille toni di grigio. Mi alzo lentamente, sono rimasta al fianco di Sairus per tutta la notte e lui non mi ha lasciato cadere da sola dinuovo negli incubi, come farebbe un padre. Questo pensiero mi tinge il viso in un breve sorriso. Scosto la tenda di destra, facendo in modo da non svegliare Sairus, che sembra dormire beato. La giornata è molto ventosa ed una scia di nuvole nere incombe su Elements come l'eco di una maledizione. Sarà per il sogno di stanotte o per quello che dovremmo fare? Perchè alla vista di tutto ciò comincio a tremare come se mi trovassi in mezzo al ghiaccio, ed io so per esperienza che non è piacevole. Ricordo ancora quel giorno in cui, scendendo nella grotta in pieno inverno, alla base della rocce si era formato uno strato di ghiaccio, così mentre scedevo ho preso uno scivolone così forte da farmi arrivare sino al pavimento. Il freddo e la botta mi hanno reso debole, mi mancavano le forze per qualsiasi movimento ed ho cominciato a tremare come una coperta al vento. Mi ricordo che cominciai a pensare a come uscire di li e a respirare in maniera regolare per diminuire la mia paura di morire li, ed ansia di non riuscire a vedere più, neppure il sole. Adesso è più o meno la stessa cosa, ho paura come quel giorno e mi sento bloccata dal ghiaccio che atrofizza i miei muscoli. << perchè respiri in questo modo? >> chiede Sairus appena sveglio. Si alza dal letto con ancora la forma del cuscino impressa nel viso.<< niente, ho ricordato un cosa >> dico continuando a guardare le nuvole nere che non arriveranno prima di domani.<< andiamo a fare colazione, mi avranno già portato dei cornetti alla crema buonissimi >> dice leccandosi i baffi.In cucina troviamo tre cornetti alla crema con una tazza di caffèlatte<< perchè ne portano tre? >> chiedo incuriosita<< durante la giornata li mangio >> ne prende uno e gli da un primo e gigantesco morso, da far colare la crema, sporcandosi il pigiama. Non riesco a trattenere le risate.<< cosa ridi, io mi sono sporcato. Abbiamo pure consumato della buonissima crema >> dice divertitoio ne prendo uno facendo attenzione a non sporcarmi.<< perchè rimani sempre qui su, solo? >> chiedo crecando di non far cadere la crema sul mio pigiama.Sairus rimane in silenzio a scrutarmi, poi risponde<< non ho niente da fare giù >><< potresti importi al concilio >>
<< non è così facile, loro non mi lasciano fare niente, così ho deciso di operare clandestinamente e poi non mi va di incontrarli per il palazzo. Adesso abbiamo già un piano, perchè mandarlo a farsi benedire >><< non è distruggere il concilio il piano >><< sono dei Moss, chiunque dovremo distruggere loro lo proteggeranno >>annuisco e continuo a mangiare il cornetto.<< lo so che dovrei farmi i fatti miei, ma con Paul? Come vanno le cose?>>alzo di scatto lo sguardo dal mio cornetto a lui. Vedo i suoi occhi dorati vispi, la sua barba ed i suoi capelli striati di bianco che riflettuno la luce del sole che comincia ad alzarsi. << non è affar tuo >> decreto << perchè non trovi una bella ragazza e lasci in pace i poveri ragazzi farsi la loro vita >><< sei così noiosa >> fa un breve gesto della mano, poi torna all'attacco<< allora? Vuoi raccontarmi qualcosa? >> si appoggia allo schienale della sedia asciugandosi la bocca con un tovagliolo. Metto l'ultimo morso in bocca e rispondo<< ho alternative? >><< non credo >> prendo un po di fiato e poi cominco a raccontargli qualcosa<< beh, cosa dire...si, stiamo insieme. >>mi guarda sorridente << sai la prima volta che vi ho visto tutti e quattro non è stato il giorno della pesentrazione, ma appena siete arivati tutti insieme al castello >> prende fiato << mi ricordo che tu avei un bel vestito azzurro >>annuisco sbalordita. Si ricorda perfino quale vestito avevo indossato<< come mai lo ricordi? >><< perchè mi saltasti subito all'occhio, sapevo che l'ultima ad arrivare saresti stata tu. Ma quando ti ho vista ho pensato subito fossi una Limpida. Naturalmente appena ho visto il tuo viso ho capito subito chi eri e da li ho capito tutto >>
ricordo quando rimasi sul mare a guardare le bollicine d'acqua che ricoprivano le mie scintile e al mio comando aprivano un varco in mare, in modo tale che non mi spegniessi.Annuisco e decido di raccontargli la mia avventura sul mare<< allora finalmente lo hai visto pure tu cosa sei in grado di fare >><< si ma non posso dire di essere la prescelta >><< lo dirai >> prende una sorsata di caffèlatte << dicevo, mi ricordo esattamente il momento in cui Paul ti ha visto la prima volta, era quasi entrato in estasi. Era come se avesse visto madre natura in carne ed ossa. È rimasto a guardarti per tutto il tempo e la cosa buffa e che tu non te ne rendevi neanche conto. >> posa la tazza accuratamente sul tavolo<< quel ragazzo, non so il perchè si sia innamorato di te, dato che sei insopportabile. >> sorride << credo che ti ami davvero e che tenga a te più di quanto credi. Non ti lascerà andare via in fretta. Tienilo stretto, lui potrebbe aiutarti a sopravvivere nei momenti brutti, perchè mia cara Elain, purtroppo ne troveremo abbastanza e l'amore di qualcuno può fare la differenza e lui per te ne ha molto >>rimango a guardarlo negli occhi, con ammirazione ed affetto.Sono qui nell'alloggio di Sairus a parlare di ragazzi come due amici di vecchia data, che si impartiscono consigli. E pensare che poco tempo fa non volevo sentire nemmeno il suo nome. Allora è vero quello che mi diceva sempre mia madre: l'amicizia, la maggior parte delle volte, si trova racchiusa in un rapporto che non abbiamo deciso di scegliere, ma senza accorgercene lui ha già scelto noi. Ed è proprio così che sta andando con Sairus, nessuno dei due ha scelto che questo rapporto nascesse, è stato lui a scegliere di farci incontrare. Di farci diventare amici.<< devo andare, è gia tardi >> dico guardando l'orologio che segna le sei e cinquanta. Mi dirigo verso la porta quando Sairus mi chiama << Elain, per qualsiasi cosa, sai dove trovarmi >> dice facendo brillare i suoi occhi dorati, gli sorrido ed annuisco uscendo dalla stanza.Esco dal suo alloggio più sicura, più forte.Nel mio alloggio, invece, trovo già Zelda all'opera<< Elain! Dov'eri finita! >>
<< ero... >> cerco di spiegare<< non mi interessa! Vai subito a vestirti! >>allora perchè mi hai chiesto? non capirò mai Zelda.Faccio come dice ed entro in stanza. Mi vesto più in fretta che posso ed esco. Partiamo di corsa facendo fatica a tenere il passo di Zelda.<< dove sei stata? >> mi chiede sottovoce Paul<< Da Sairus >> ho deciso di non avere segreti con lui<< perchè? >> << ho avuto un incubo su Oscuro, mi ha minacciato >><< forse sono solo le tue paure tramutate in sogno >>
<< Paul! Credi davvero che sia così pazza! È Oscuro! Lo è sempre stato >> sto alzando la voce<< ok ti credo, scusa. >> fa una breve pausa prendendo fiato << ma perchè no sei venuta da me? >> << era notte e non volevo disturbarti >><< lo sai che non avresti disturbato. Non capisco, tu hai preferito Sairus!>>adesso è lui ad urlare<< ragazzi calmatevi >> dice Gladys. Ci guardiamo e poi continuamo la nostra corsa, perchè ormai è diventata questo.All'allenamento io e Paul evitiamo di guardarci, e la situazione si fa sempre più tesa. A pranzo naturalmente le cose peggiorano, non ci rivolgiamo nemmeno la parola, ed anche i sforzi di Luke sono vani. Finito il pranzo lo fermo in cucina e lo porto di forza nei nostri alloggi<< senti, dobbiamo andare da mia madre ora, giusto!? Smettila di essere geloso di Sairus, non ha senso! >><< tu hai preferito lui a me! >> rimango a guardarlo. Si è vero, ieri ho scelto lui, anche se non capisco il perchè<< è un problema? Sei diventato geloso di un vecchio! >><< attraente >><< come vuoi tu Paul >> mi allontano << vuoi venire o lo devo chidere a qualcuno dei ragazzi? >><< no va bene, vengo. Scusami e che... >><< che cosa Paul, la nostra relazione non sarà mai come tutte le tue prcedenti. Siamo in un luogo diverso, con responsabilità diverse e abbiamo un pazzo innamorato del potere da fermare. Non potrò mai pensare di averti sempre con me, come non potrai mai farlo tu, per quanto lo desideri non possiamo farlo. Dobbiamo accontentarci di ogni attimo in cui possiamo stare insieme. Dobbiamo cogliere ogni attimo di felicità è farlo nostro, sarà sempre così. Comincia a farci l'abitudine >>finisco il mio discorso con un groppo alla gola, si avvicina e prende il mio viso tra le sue mani. << ed io coglierò ogni momento >> detto ciò sento le sue labbra posarsi sulle mie ed il mondo, come l'eco, comincia a svanire lentamente.Ci stacchaiamo di malavoglia dal nostro bacio e ci dirigiamo verso la bibliotaca. Pensierosa su cosa dire a mia madre non ascolo, dinuovo, la lezione. Finito tutto chiedo<< ma per caso voi ascoltate qualcosa? >> << io si >> dice Gladys<< tranne te, sei troppo secchiona >>Paul e Luke cominciano a ridere. << andiamo che è meglio >> taglia corto Gladysio e Paul andiamo nella mia veranda, lui prende la corda e voliamo via lasciando li Luke e Gladys. Voliamo tra le nuvole, nessuno dei due vuole parlare, soprattutto io. Ho il cuore che batte a mille e non riesco a non pensare al momento in cui tornerò a casa mia, con la mia famiglia. << questa è casa tua? >> domanda Paul quando atterriamo davanti casa<< benvenuto in territorio Sparks >> dico sorridendo, lui mi sorride di rimando ed andiamo a bussare alla porta dalla quale sono uscita un milione di volte. Ad aprirci è Simonae che appena mi vede sgrana gli occhi, ma non appena scorge Paul dietro di me sbianca<< E....Elain? >><< si, la mamma è in casa? >> << tu non dovresti essere qui! >> dice tornando la vecchia ed insopportabile Simonae<< dov'è la mamma? >> le richiedo << Simonae cosa succede? >> sento una voce da dietro la porta, mia madre! Scivolo da sotto il braccio di Simonae e corro dentro casa ad abbracciarla. Alla mia vista a mia madre spunta un sorriso radioso e ricambia il mio abbraccio<< tesoro cosa ci fai qui? >><< sono venuta a parlarti >><< certo tesoro >>in quel momento si accorge della presenza di Paul<< ciao. Paul giusto? >> esordisce mia madre con la sua solita grazia<< s...si. Siete così uguali >>sorridiamo, poi mia madre lo fa accomodare nel nostro umile salotto, portandoci qualche pasticcino fatto da lei. << i ragazzi sono sopra, va a salutarli >> mi alzo facendo cenno a Paul di rimanere di sotto. Salgo le scale ed apro di scatto la porta della mia camera. Marlene sta studiando sul letto con una matita tra i denti. Non appena mi vede salta giù dal letto e mi abbraccia calorosamente, urlando il mio nome. A quel punto esce di corsa dalla sua stanza Salvador, saltandoci addosso e facendoci cadere a terra. << che sorpresa! Come mai da queste parti guardiana! >><< volevo salutarvi >>dopo qualche minuto li lascio alle loro occupazioni e scendo sotto da mia madre che sta chiaccerando animatamente con Paul. << eccola, allora possiamo cominciare? >> dice mia madre<< si, ma lei se ne deve andare >> dico indicando Simonae che guarda Paul di sottecchi. << perchè devo andarmene? >> << perchè si, vattene >><< va via Simonae >> dice conciliante mia madre. Simonae esce fuori sbattendosi la porta alle spalle. Quanto è insopportabile. << allora? >> chiede mia madrePaul mi tiene la mano e comincio a parlare. Gli racconto ogni cosa. Il mio tono di voce non si alza mai per evitare che qualcuno mi senta. Alla fine del mio discorso mia madre mi guarda preoccupata. << si Elain, posso aiutarti, io so chi dovete distruggere >> fa una breve pausa cercando le forze << dovete distruggere il concilio. >><< perchè loro? Sono si dei Moss, ma non sappiamo se aiutano Oscuro >><< sono loro che lo aiutano, dei Moss che hanno un potere così forte hanno sicuramente uno scopo >> << come fai a saperlo? >> chiedo<< me lo disse una volta la tua bisnonna Simonae. Quando ci divisero, il concilio cominciò a sterminare tanta gente. I loro corpi non venneo mai più ritrovati. Questo vuol dire che loro hanno sottratto l'elemento a quelle povere persone e lo hanno dato ad Oscuro. >><< ma adesso... >><< è la stessa cosa, prendono potere dalla guerra e da ogni cosa che trovano nel palazzo, sono loro quelli da distruggere. Loro lo aiutano. Gli anziani riescono a vedere oltre Elain, fidati di me >>annuisco abbastanza sconcertata.<< fa attenzione mia cara, fa attenzione >>le sorrido, vado a salutare i miei fratelli, lascio detto di salutare mio padre e faccio per andarmene.<< Elain ricorda, quando deciderete di agire, non dimenticarti la tua forza. Non dimenticarti di tutte le persone a cui vuoi bene, il loro ricordo fa la differenza. >> l'abbraccio e vado via con la mano stretta a quella di Paul. Ci fermiamo davanti casa mia e osserco l'umile casetta di legni a cui sono legati i miei ricordi.Paul mi prende il viso tra le sue mani e mi sussurra << qualsiasi cosa dovremo affrontare, io sarò sempre al tuo fianco >> ci baciamo in silenzio tra le ombre del tramonto quasi finito. << aspetta, prima di andarcene devo vedere Nathan >><< il tuo amico? >> dice con una sfumatura di gelosia<< Nathan è solo un mio amico >><< non sembrava solo un'amico il giorno dei saluti >>sbuffo seccata e lo trascino con me. La casa di Nathan è illuminana dalle luci interne. Faccio per entrare ma una figura che conosco molto bene è seduta sui gradini della veranda. Gli vado incontro,<< ciao Nathan >> alza lo sguardo, triste, come se avesse assistito alla morte di un sogno<< ciao Elain >> dice in un sussurro<< come mai così triste? >><< niente, brutta giornata con la matematica. Senza di te i miei voti sono peggiorati >><< appena sarò libera di uscire vedrai che verrò ad aiutarti. Anche io non sono granchè nel controllo >>
<< si, come no >> fa una breve pausa << senti Elain sono molto stanco. Sono felice che tu sia venuta oggi, ma non riesco a stare ancora in piedi >><< va bene, ci vediamo il giorno di libertà >>
<< si, ciao >> lo saluto e torno da Paul che è rimasto dietro il misero cancelletto.<< sembrava piuttosto depresso >><< non so cosa gli sia preso, andiamo via >>.Tornati al castello raduniamo i ragazzi ed andiamo immediatamente da Sairus. << Sairus, Sairus! Lo sapevo mia mamma sapeva qualcosa! >>dico quasi urlando<< fai silenzio! >> dice Luke dandomi una gomitata nel fianco<< sedetevi, prima riempiamoci le pance, dopo parlaimo >><< si, ho una fame >> dice Paul che anche anche abbuffandosi non prende un grammo, rimanendo muscoloso ed attraente.I camerieri in un batter d'occhio ci portano delle pizze che mangiamo in fretta insieme ad una bottiglia di acqua.Alla fine della cena, dopo una convesazione su come cucinare la pizza più buona del mondo, comincia il nostro discorso,<< allora Elain, illuminaci >>comincio a raccontare tutto quello che mi aveva detto mia madre, alla fine del racconto Sairus smette di annuire e dice<< idea eccellente, tua mamma è un genio. Come fa a sapere queste cose?>><< segreti di famiglia, la cosa strana è come facevi a non saperlo tu >> lo punzecchio<< io lo sapevo, volevo solo vedere se riuscivate a scoprirlo da soli >>lo guardo furiosa << sei incorreggibile >><< parlaimo del piano >> dice Gladys ansiosa di sapere come agire<< intanto domani dovete rilassarvi. Punto primo, queste runioni così frequenti qui su li staranno mettendo in allarme >> beve un sorso d'acqua<< dopodichè, dico soprattutto a te Elain, se dovreste incontrarli non fateci a botte. Li attaccheremo prima della vostra promozione. Il piano che ho pensato è questo: li chiuderemo dentro l'aula concilii e faremo gli stessi incantesimi che ho apllicato qui >><< perchè proprio li? >><< Attorno a quell'aula non c'è niente, quindi verrà ricostruito facilmente. Una volta li dentro dovremmo combattere con loro, naturalmente sono dieci quindi dovremmo dividerceli, ne prenderemo due ciascuno >>
<< come facciamo a portarli li? >> << li chiamerò io >><< come facciamo a sconfiggerne due alla volta >><< dobbiamo distrarli non ucciderli, ma non so cosa unire per distruggerli >>rimaniamo in silenzio, poi mi ricordo. Il segno proibito,<< quattro! >>urlo<< non è il momento di delilare Elain >> dice Luke<< no, no. Noi siamo quattro >> faccio il segno proibito << i nostri elementi sono quattro, uniti sono più forti, io lo so. Ad ogni angolo della sala dobbiamo attivare il nostro elemento che, Sairus al centro, dovrà unire in un'unica sfera e far esplodere su di loro. Moriranno in un batter d'occhio! >>finisco entusiasta della mia idea<< la tua idea è geniale Elain, ma ti sei dimenticata un piccolo dettaglio, come facciamo ad uscirne vivi >>vero, mi ero dimenticata di noi. Guardo Sairus in cerca d'aiuto, lui mi sta già fissando fiero della sua prescelta<< a quello ci penserò io >> dice << dopodomani studieremo meglio la sala, capiremo meglio come agire >><< perfetto, in questo periodo ci alleneremo sul combattimento e su come creare una sfera del nostro elemento giusto? >><< esattamente >> dico infine<< allora l'udienza è sciolta a dopodomani ragazzi. È meglio se andate, prima che si insospettiscano >>lo salutiamo e facciamo per andarcene, ma prima di chiudere la porta, Sairus mi chiama<< Elain, lo sapevo che non mi avresti deluso >><< lo sapevo che mi avresti aiutato >> gli sorrido e lo lascio li, sorridente con un bicchiere tra le mani.Finalmente arrivo nella mia camera, faccio una bella doccia rinfrescante e mi infilo sotto le coperte. Appena spengo la luce qualcuno bussa alla porta.<< Paul? Che ci fai qui >><< non riesco a dormire >><< hai bisogno della mammina >>lo prendo un po in giro
<< no, penso alla battaglia, ho paura di perderti >>lo prendo tra le mie braccia << non accadrà >>lo faccio entrare e lo porto a letto,<< sto io con te, se ti dovessi svegliare, sai che sono qui al tuo fianco >>
mi sorride e mi avvicina a se<< mi sono innamorato di te nel primo istante in cui ti ho vista, qualcosa in te è diverso dalle altre. Ho capito subito di amarti >><< anche io ho provato qualcosa appena ti ho visto >>
mi bacia in fronte e si addormenta tra le mie braccia.Ci svegliamo molto tardi, il sole è già alto in cielo. Qualcuno bussa alla porta. È Luke.Vado ad aprire incespicanto<< scusate ho interrotto qualcosa? >> gli do uno spintone<< abbiamo deciso io e Gladys di andare a fare un pic-nic volete venire?>>
<< certamente >> risponde Paul, che è già dietro di me. Dopo un'abbondante colazione prepariamo il materiale ed andiamo nella foresta vicino il palazzo. Passiamo una giornata stupenda, a parte le nuvole che minacciano di svuotarsi da un momento all'altro. Dopo innumerevoli giochi e snack vari, pranziamo con dei bei panini imbottiti. Nel pomeriggio ci appisoliamo un po. Appena svegli decidiamo di farci una bella corsetta rigenerante, così sistemiamo i nostri averi sotto un'albero e cominciamo. Durante il tragitto la pioggia ci sorprende.<< andiamo ragazzi! >> urla Luke.In questa giornata mi sono imposta di non pensare a nulla, ma non riesco a togliermi dagli occhi il volto di Nathan afflitto e triste. La pioggia batte forte, ma io continuo a correre veloce, più di loro forse. Sento qualcuno gridarmi qualcosa, forse di tornare, perchè la pioggia si fa sempe più fitta ma a me non importa io voglio correre, scappare, urlare, gridare, voglio essere libera da tutto ciò che sta piombando su di me da quando sono qui. Corro, non sento più i passi di nessuno, solo i miei, che mi sembrano lontani come se fossi in un'altra dimensione, i miei capelli sono al vento bagnati dalla pioggia.Quando il mio corpo mi implora di fermarmi rallento e mi butto a terra sulle ginocchia, tra il fango e le foglie secche. Sono bagnata fradicia, i vestiti incollati al mio corpo, ma non mi importa, non mi importa di niente. Rimango a guardare le foglie che cadono dagli alberi ed il vento portarle via. Abbasso il capo e chiudo gli occhi facendomi bagnare dalla pioggia che cade come una cortina di velluto liquido. Ad occhi chiusi mi immagino il vento, esso vola libero nel cielo,conosce innumerevoli storie di persone e di luoghi, di addi e di promesse d'amore etenro, quanto vorrei che il vento raccontasse pure a me le sue storie. Riapro gli occhi, scrollandomi da queste fantasie che colorano la mia vita da quando sono bambina. È lì, proprio sotto di me vedo una margherita, la margherita che mi ricorda me stessa. La piccola margherita diversa dalle altre, anche se l'autunno porta morte alle piante, lei tra tanti fiori belli e splendenti è riuscita a sopravvivere abbastanza. Lei anche se piccola, è forte. La prendo tra le mani e l'appoggio sul mio viso, richiudo gli occhi e sento i suoi petali solleticarmi la pelle. Quando li riapro è già volata via, portandosi via la bellezza e la forza che portava in quel piccolo angolo di terra. Ed è solo ora che capisco, solo ora che ripenso a tutto quello che mi è successo in queste settimane. Ripenso a Sairus, mia madre, Nathan, Paul, Luke ,Gladys, Oscuro e Rupert. Li rivedo tutti passarmi in un'unica carrellata insieme alle parole che ognuno di loro mi ha rivolto. Ripenso al libro di Sairus e ripenso a me stessa. È solo adesso, grazie a quella piccola margherita che capisco.Io sono la prescelta.
STAI LEGGENDO
ELEMENTS
FantasyQuando Elain viene scelta per diventare una guardiana, non conosce le tenebre che stanno per piombare su di lei, ma il suo destino sta per compiersi.