Irruzione.

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Il mattino dopo Stiles si svegliò, guardò l'ora ed erano le 9:00 probabilmente suo padre aveva allungato il turno al lavoro, aveva troppi casi su cui indagare nell'ultimo periodo.

Vide Lydia abbracciata a lui che dormiva e pensò che era bellissima, non voleva svegliarla, per cui si alzò da letto per andare a prepararle la colazione, ma non fece in tempo ad uscire dalla stanza che lei aprì gli occhi, lo guardò e gli sorrise:
-"Buongiorno" si guardò intorno come spaesata, chiuse gli occhi e sorrise di nuovo, poi aggiunse "che ore sono?"
-"Buongiorno" lui si avvicinò e le diede un bacio, poi aggiunse: -"Sono solo le 9:00"
-"Ho una fame, ieri sera per aspettarti non ho cenato..."
-"Giusto... beh ora mi faccio perdonare, vado a farmi una doccia tu intanto preparati, ti porto a fare colazione"
-"Okay sei sulla buona strada per il perdono" disse sorridendo.

Un'ora dopo erano sulla jeep, diretti al bar dove spesso si incontravano con Allison e Scott per fare colazione prima di andare a scuola. Appena arrivati entrarono e si diressero al solito tavolo, quello con il divanetto nell'angolo.
Si guardavano negli occhi e poi Lydia interruppe il silenzio:
-"Devo dirlo ad Allison"
-"Si lo so, ma prima dobbiamo parlarne con Scott"

Ordinarono, Lydia prese un cappuccino con panna e scaglie di cioccolato, come sempre, mentre Stiles il suo solito caffè espresso.

Usciti dal bar Stiles chiamò Scott e gli disse che dovevano parlare, e di chiamare anche Allison.

Quando arrivarono Allison era gia lì con un'espressione interrogativa:
-"Okay ora che siamo tutti qui posso sapere il motivo di questa 'riunione'?"
Lydia aveva capito che Allison sapeva di essere l'unica all'oscuro di tutto, per cui la tranquillizzò e fece cenno a Scott di iniziare la vicenda dall'inzio.
Dopo un'ora di spiegazione Allison era sul punto di piangere.
-"Cosa vuole Peter da te? Non può farti del male, non lo sopporterei."
Allora Scott prese il suo volto tra le mani e le disse:
-"Non mi succederà nulla, troverò un'alternativa, te lo prometto." E la baciò.

Pochi attimi dopo sentirono un rumore al piano di sopra, come se una finestra fosse stata frantumata. Stiles immediatamente guardò Scott e insieme salirono al piano di sopra per controllare che tutto fosse a posto, svoltarono il corridioio e notarono che era semplicemente caduta una cornice che Melissa, la mamma di Scott, aveva sicuramente appeso male al muro.

Quando scesero di nuovo le scale Lydia e Allison non erano più in salotto dove le avevano lasciate, si trovavano in cucina, ma qualcosa non andava.
Non erano sole, c'erano due uomini, uno sui 35 anni, mentre l'altro ne dimostrava molti meno, quasi sembrava un loro coetaneo, uno teneva ferma Allison e l'altro Lydia.
-"Scott McCall, quale onore"
-"Sei tu Peter?"
-"Si sono io, immagino che tu sappia il mio nome grazie a Derek, ero sicuro che sarebbe venuto ad avvertirti."
-"Lasciale andare"
-"Non così in fretta, voglio solo parlare. Sono venuto qui perché voglio che tu sappia che entro la prossima luna piena sarai nel mio branco, con o senza il tuo consenso." Disse un sorrisetto.
-"Accetto! Hai il mio consenso"
-"Cosa? Scott ma che dici?" Urlò Stiles.
-"A patto che tu non tocchi i miei amici per nessun motivo."
-"Molto bene, ci vediamo presto."
E in pochi secondi lui e il ragazzo erano gia fuori da casa sua, lontani.

Lydia corse immediatamente da Stiles e lo stesso fece Allison con Scott, che sapeva di aver appena fatto un patto con il diavolo.

Non si erano capiti mai /Stydia/Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora