UN PICCOLO CUORE CHE BATTE

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Ero in treno, seduta accanto a mia zia che dormiva...e per fortuna oggi non c'era nessuno con me. Quindi mi sono seduta con il libro che mi aveva dato Andrew in mano e mi sono messa a leggere.
Era davvero fantastico, un libro che parlava di amore...ma per arrivare all'amore prima c'era stata la sofferenza...sofferenza vera.
Notti insonni, urla di dolore, pianti e preghiere...mi innamorai follemente di quel libro...
Trovai una pagina tutta scritta...lessi e restai senza parole.
"Arriverà la persona che saprà amare tutti i tuoi difetti, più dei tuoi pregi, senza farteli pesare. Ti farà sentire la persona più importante del mondo riuscendoti quasi a convincere di esserla. Ti amerà senza riserve, strappandoti un sorriso nei momenti più bui. Sarà quella persona che non andrà via quando glielo chiederai, perché capirà che è proprio in quel momento che ne hai più bisogno. Arriverà in punta di piedi, quando meno te lo aspetti, quando non credevi più all'Amore. Arriverà per ricordarti che nella vita non bisogna mai perdere la speranza. Perché se hai pazienza, tutto arriva.
E tu Marta sei arrivata e mi hai stravolto...non so se ringraziarti o mandarti a fanculo...so solo che hai reso ogni istante della mia vita degno di essere vissuto".
Chiusi gli occhi e mi immaginai di fianco a lui, che mi spiegava tutto quello che c'era scritto, scandendo ogni singola parola con quel suo sorriso che mi rasserenava.
Solo che a un certo punto ho sentito uno sguardo su di me. Mi sono girata e un bambino mi stava sorridendo. Avrà avuto cinque  o sei anni, gli occhi e i capelli scuri, un viso dolce, come quello di tutti i bambini.
-"Ciao!"
Mi ha salutato con un'allegria addosso che mi fece commuovere...
Com'era bello il mondo dei bambini, vestiti di innocenza e con gli occhi aperti al mondo...
Forse i nostri problemi sono iniziati quando abbiamo smesso di saltare nelle pozzanghere e ci siamo preoccupati di non bagnarci i piedi.
Tutto quello che i bambini sanno, é tutto quello che gli adulti hanno dimenticato...
Una volta avevo ritrovato una foto di quando ero piccola e restai ferma a guardarla per qualche secondo...Mi soffermai sullo sguardo,su quei due occhi spensierati che ora si sono trasformati in due profondi persi nel vuoto.Poi passai al sorriso e vidi quanto era elaborato...Mi chiesi se ora sarei stata capace di fare un sorriso così,puro,sincero. Mi affiorarono tutti i miei problemi adolescenziali che avevano fatto di tutto per nascondere e modificare la parte più pura che ancora mi viveva dentro...
Allora gli ho sorriso anch' io e ho fatto lo stesso.
Sua madre ha sbuffato:
-"Samuele, lascia stare la ragazza. Non vedi che sta leggendo?"
Il bambino se ne è fregato allegramente e si è avvicinato a me:
-"Cosa leggi?"
-"Un libro che mi ha dato un mio amico...qualcosa di molto interessante."
-"Come stai?"
Il suo sorriso era troppo contagioso, giuro.
-"Bene, grazie. E tu?"
-"Bene, grazie.
Ma sei sicura di stare bene? Hai gli occhi lucidi, sembra che hai pianto..."
-"oh...e' che ho appena lasciato un'amico in un altro paese e ci sto un poco male"
La mamma ha sbuffato per la seconda volta:
-"Samuele, basta, ho detto. Smettila di darle fastidio."
-"Non mi da nessun fastidio, signora, davvero."
Lei mi ha sorriso:
-"Scusalo, è un po' fastidioso ultimamente. Sta cercando la fidanzata perché è l'unico tra i suoi amichetti a non averla!"
Samuele ha abbassato la testa, le guance improvvisamente rosse.
-"Non sei un po' piccolo per pensare alle ragazze?"
-"No." Rispose con fermezza.
-"D'accordo. E come la vuoi questa fidanzata?"
-"Bella e gentile."
Gli ho sorriso:
-"Mi sembra giusto."
-"Dai Samuele, ora basta. Tra poco dobbiamo scendere"
Sua madre si è alzata per mettersi la giacca.
Samuele mi ha abbracciato forte e io gli ho accarezzato delicatamente la testa.
Ero così imponente davanti ad un bambino che mi abbracciava...
Poi mi ha sorriso, raggiante:
-"Vuoi essere la mia fidanzata?"
-"Samuele, basta! E poi lei avrà già il suo fidanzato, no? Smettila adesso"
Lui mi ha guardato incuriosito:
-"Sei già fidanzata"
Mi sono messa a ridere:
-"No."
-"Allora puoi fidanzarti con me! Vuoi?"
Sua madre ormai era disperata.
-"Certo che lo voglio.
A quel punto Samuele ha sorriso a sua madre, tutto soddisfatto:
-"Adesso anche io ho la fidanzata, mamma. "
Lei mi ha guardato, prendendo per mano suo figlio:
-"Scusalo, davvero. Mi dispiace tanto."
-"Ma di cosa? Non si preoccupi, è un bambino dolcissimo."
-"Dai Samuele, saluta la tua fidanzata che dobbiamo scendere."
Mi ha mandato un bacio con la mano e mi ha lasciato un ultimo sorriso prima di salutarmi e scendere dal treno.
E giuro che mi sembrava di essere in un film. I bambini sanno essere così dolci e carini a volte, così spensierati e diretti, forse dovremmo tornare a essere schietti come loro. Samuele mi ha lasciato lì a pensare, e mi ha tirato su di morale in una giornata non troppo entusiasmante. Quando ho riaperto il libro, non sono più riuscita a concentrarmi....

SEI LA MIA DISTRUZIONEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora