INIZIO DI UNA NUOVA BATTAGLIA

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Quello è stato il nostro ultimo momento.
Sono partita un'ora fa, ed ora il treno corre veloce.
Mentre mi stava accompagnando mi stringeva la mano. E piangevo sulla sua giacca, quella nera che mi piace tanto. E lui mi guardava, e io guardavo lui, e guardavo l'orologio per vedere quanti minuti mancavano alla partenza del treno che mi avrebbe portato all'aeroporto. E' una brutta giornata di pioggia.
Meno quindici. Meno dieci. Meno 7.
A meno 5 siamo arrivati in stazione e non riuscivamo a trovare il binario giusto. E i minuti passavano. E io mi sentivo come se tutto il mondo mi stesse piombando addosso. Tante lacrime. Ma non potevo piangere in stazione. Era pieno di gente e non me la sentivo di mostrare la distanza a persone che non potevano comprenderla.
Binario 2. Meno tre minuti alla partenza. Cerco un posto appartato per potermi sfogare con lui e lo trovo proprio a due passi dal sottopasso.
-"Dimmi qualcosa di bello"
-"Te"
-"Non usare frasi fatte coglione"
-"Sai che non sono bravo in queste cose"
-"Ci stiamo dicendo addio, cazzo"
-"Non ho niente da dirti, non so cosa dirti, tu che mi dici?"
-"Ti amo ti dico." Abbassai lo sguardo, dispiaciuta.
-"Allora perché ci stiamo dicendo addio?"
-"Non penso ci possa mai essere un addio"
-"Lo penso anch'io"
-"Allora non mi dici nulla?"
-"No, nulla, mi sto bagnando"
-"Piove"
-"Già"
-"Che cretina io, ciao", dissi girandomi con la mia camminata strana, cercando di evitare le pozzanghere.
-"Cosa c'è da dire quando ti stai dicendo addio con l'amore della tua vita? Cosa devo dirti? Le solite cose? Non so, in questi casi che si dice? Scusa? Mi dispiace? Ti amo tanto, non ti dimenticherò mai?
Mi dici di non dire frasi fatte ma in questi casi cosa c'è da dire?
Io non ho niente da dirti, non ho niente in testa, non penso a niente in questo momento, non so chi sono, non so dove sono, sono vuoto. Vuota la testa e vuoto il cuore.Io ti amo.
Ti amo e voglio dirtelo tutti i giorni, non voglio un addio perchè questo non finisce..."
Gli sorrido.
Vedo il treno in lontananza e ripenso a questi quindici giorni, al fatto che stanno per ritornare a essere 792 km di distanza. 792 fottuti chilometri. E allora piango più forte e lui mi stringe. Ma questa volta sono io che mi rendo conto che devo andare. Anche lui lo sa, ma questa volta glielo dico io. Forse per convincere me stessa che deve succedere perché è così che deve andare.
"- Mi dimenticherai?"
- "No, ma farò finta di sì. Penserò che tanto non avrebbe mai funzionato. Saremmo stati felici ma faremo bene a non crederci, ci sarà più facile vivere, così. "
Me ne andai.
Entrai nel treno. Mi seguì attraverso i finestrini, senza perdere il mio sguardo perché già gli mancava da morire. Io mi sedetti e lui superó la linea gialla per vedermi meglio, per imprimersi quei miei occhi che lui credeva meravigliosi ancora per un po'. Ma il tempo era scaduto e il controllore fischió per farlo allontanare dalla linea.
Lui mi chiamó e io con difficoltà ressi il telefono. "Torno presto, te lo prometto."
Il treno cominció a muoversi e lui cominció a seguirlo. Dopo poco si fermó e vide il finestrino allontanarsi dalla sua vista.
È sempre difficile chiudere con qualcuno. Qualcuno che ha significato tanto per tanto tempo, forse troppo. Qualcuno che ti da il buongiorno al mattino e la buonanotte alla sera. Qualcuno che è in grado di capirti al volo e di trovare parole nei tuoi silenzi. È difficile chiuderci perché ti senti più vuota, come se mancasse il sale nell'acqua della pasta. È stato presente quando eri sola, è stato il sorriso tra le lacrime e la compagnia nei giorni di pioggia. Però arriva il momento in cui nella vita devi prendere una decisione: continuare a farti prendere in giro o mettere un punto a questa storia che si è rivelata solo apparenza. Proviamo a spingerla avanti perché non vogliamo ammettere a noi stessi che ci siamo sbagliati, che ci abbiamo creduto troppo. È sempre difficile chiudere una storia, è sempre difficile dire addio, ed è ancora più difficile scoprire che in realtà non era niente..
Chiudo la chiamata  e mi copro gli occhi per non mostrare al mondo che sto male. Per far sì che quelle lacrime restino un nostro segreto. Mio e suo. Nostro.
Un'altra battaglia è cominciata.

SEI LA MIA DISTRUZIONEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora