SFORTUNA NEL SANGUE

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Oggi mi sono svegliata verso le 8:00 così da godermi al meglio la giornata.
Sono scesa in spiaggia ed era magnifico come la linea che divideva mare e cielo fosse quasi inesistente. Il mare basso di un blu cristallino e il cielo azzurro limpido mi fecero rimanere incantata.
Mi sdraiai sulla sdraio per godermi quel panorama mentre la musica mi entrava nelle orecchie ad un volume tale da non farmi pensare a niente...era così piacevole.
Chiusi gli occhi ed ascoltai il rumore delicato delle onde e del vento e annusai l'aria piena di salsedine...
Quello era il posto in cui avrei voluto restare per tutta la vita.
Mi alzai di scatto quando un secchiello d'acqua mi si rovesciò addosso.
-"Andrew...ti ammazzo"
Gridai correndo verso il mare sfidando la corrente delle onde che mi venivano incontro.
Mi tuffai nell'acqua e nuotai velocemente finché lo raggiunsi.
Mi buttai sopra di lui e gli feci bere qualche tonnellata di acqua .
Feci la verticale e mille capriole finché ad un certo punto mi sentii avvolgere il braccio da un alga.
Subito iniziò a bruciare e quando andai fuori dall'acqua notai che una stupida medusa mi aveva punto in ben 5 parti del braccio.
Andrew mi prese la mano e mi porto' dal bagnino .
-"si sa che le meduse si attaccano solo le belle ragazze" disse
-" Andy sei il solito scemo, io sto morendo di dolore e tu fai battute sceme" dissi trattenendomi dal ridere per la faccia preoccupata che aveva.
Stephan era a dir poco perfetto...aveva un fisico da paura, l'abbronzatura che risaltava gli occhi e dei capelli biondo cenere...era proprio adatto a fare il bagnino.
Mi bruciavano molto le ferite e lui con le sue mani dorate mi mise sopra dell'ammoniaca massaggiando con delicatezza.
Dopo pochi minuti fece un sorriso :
-"ecco fatto...e ha ragione il tuo amichetto" mi disse facendomi l'occhiolino e mettendosi un braccio dietro la schiena stirandosi i muscoli.
Diventai rossa e ringraziai per poi prendere sotto braccio Andrew e correre via sulla passerella.
Incrociai ancora quello sguardo di odio nei miei confronti e vidi che aveva qualche ochetta bruttina addosso.
Mi voltai e continuai la corsa fino ad arrivare in riva dove mi sedetti ed incisi le iniziali del mio ragazzo...mi mancava molto e la distanza mi ha fatto capire che a lui ci tengo molto.
-" perché se sei felice ogni sorriso è oro...e nella lontananza perdonandoti ti imploro...e tornerai da me...perché non c'è una soluzione questa casa sa di te"
-"Tiziano Ferro?"
Dissi stupendomi che anche lui trovasse rifugio in quelle canzoni così tristi .
-"si...i versi che ti rappresentano.
Ma ti fa male tanto?" Disse cercando di cambiare discorso.
Scossi la testa e risposti che bruciava un poco .
-"ah meno male...guarda quella nuvola sembra un ancora" disse indicando un sfumatura bianca del cielo.
-"eh quella sembra la sua barca. A te piacerebbe essere la barca o l'ancora ?" Chiesi incuriosita...quella era una domanda che avevo fatto anche alla mia migliore amica e pensandoci mi mancava molto .
-"l'ancora perché così ti salvo quando hai bisogno "
-"mah potresti farmi affondare..."
-"mi credi capace?"
Risi ma il braccio mi faceva molto male...
-"certo che sei proprio sfortunata...ci sarà una medusa in tutto il mare..."
Sorrisi e mi appoggiai a lui.
Poi mi venne in mente...
-"ma oggi è venerdì 17...ora si spiega tutto. E a chi poteva capitare se non a me? Io ho la sfortuna nel sangue"
-"allora stammi lontana ..."
Mi girai e feci l'offesa ma lui mi strinse a se'...
-"nu piccola stai qui...sfortunami un po".
Ridemmo in coro per poi andarci a fare una doccia gelida ...guardai le temperature: 39,3 gradi ...
-"no okay se non muoio oggi sono immortale "
Stavo grondando, così andammo in camera mia con l'aria condizionata a manetta...

SEI LA MIA DISTRUZIONEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora