SEI IL MIO PER SEMPRE

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Con Sara andava tutto bene...era ritornata la solita di sempre, dolce e buona.
Riguardo Fabio invece...Be erano passati 3 giorni dalla sua ultima parola, dal suo ultimo abbraccio...
Finalmente si fece vivo, con una stupida canzone che mi dedicò..."perfect Two".
-Io ti amo.- sussurrai.
Lo vidi abbassare lo sguardo titubante, come se non potesse far altro che rimettersi ai miei sentimenti. Che idiota. Ero io a dovermi rimettere ai suoi.
-Fanculo.- feci per andarmene.
-Ti amo anch'io.
Ebbi un sussulto. Stupore, misto a rabbia e indignazione.
-Che cosa?
-Ti amo anch'io.
Il mio sguardo si fece torvo. Non potevo credere a quelle parole, non volevo. Per tutto questo tempo ero stata terribilmente infelice ed ora questo. Se non era una guerra non so cosaltro potesse essere.
-Assurdo.
-Cosa?
-Credi che basti?
-Io...
-No.
-Tu mi ami.
-E quindi?
Tacque.
-E quindi?- ribadii.
-Sono stato un cretino.
-Oh sì.
-Non capisco, cosa c'è ora che non va? Ora che t'ho detto che ti amo?
-È l'ora che non va. Non capisci? Prima di te non sapevo cosa significasse essere felice, non pensavo si potesse essere tanto felici, non lo ero mai stata. E dopo di te, beh, dopo di te ho scoperto cosa significasse essere terribilmente infelici. Ho giurato a me stessa che avrei smesso di far dipendere la mia felicità da te, ed ora, proprio ora che avevo ricominciato a respirare da sola, tu arrivi e pensi che io mandi tutto a puttane per te. Non è così che funziona.
-E com'è che funziona?
-Non lo so.
Mi baciò. Come se fosse la cosa più naturale del mondo, come se la reazione ovvia al mio risentimento fosse un bacio. Mi divincolai dalla sua stretta.
-Vaffanculo.
-Puoi smettere di dirlo?
-No.- feci una pausa -No! Perché sono arrabbiata con te, sono furiosa. Non voglio più esserti legata in questo modo.
-Ma lo sei.
-Non cambia le cose.
-Sì che le cambia. Io ti amo. È tutto apposto ora.
-Lo è?- piantai il mio sguardo sul suo.
Ci fissammo. Non saprei dire per quanto. Fu una cosa lunga e intensa. Ero incazzata con lui, volevo che pagasse, che pagasse per le sue mancanze, come io avevo pagato per le mie. Avrei voluto che dai miei occhi trasparisse tutta quella rabbia, eppure sapevo benissimo che non c'era neanche un filo di ostilità nel mio sguardo. Era tutto amore, come lo ero io. Come lo sarei sempre stata di fronte a lui.
- "dio quei occhi, te li strapperei. E, dio, quelle labbra, quanto le morderei.
Cazzo, quei capelli, così morbidi, li bacerei.
Farei l'amore con te, anche stanotte,
anche per tutta la vita."
Chiusi gli occhi...quei complimenti graffiavano via tutte le parole che gli avrei voluto urlare dietro...
-vieni qui cretina.Vieni qui. Sei una deficiente, ti dovrei ammazzare. Abbracciami, mi sei mancata.
E rimasi ferma immobile, con il vento che mi scompigliava i capelli e le sue braccia che mi stringevano i fianchi.
Ed è incredibile come un mondo di persone  possa sembrare un deserto quando una sola ti manca...
-sei dolcissima anche se stai in silenzio sai?
-ma che dici...ho due lati: uno brutto, l'altro peggiore...quale vuoi vedere?
-"Io non ho paura di quello che c'è dentro il tuo cuore."Insistette.
-Il bene. Il male. Le stranezze. Conosco l'oscurità. E non ti giudicherei mai per averne una piccola parte.
-" E se fosse più di una piccola parte?"
Abbassai gli occhi
-Non te l'ho detto che ti amo?
-Mmm si...
-intendo tutto di te. Persino le cose più strambe.
Mi baciò la fronte, fece un cenno a modi da maresciallo e mi mise tra le mani un piccolo foglietto.
"Perché l'importante è che non piangi...Sei il mio per sempre piccola.
Ci vediamo stasera davanti al mare...ti amo"
Alzai gli occhi, era scomparso.
-perché il mio per sempre sei tu...
Sussurrai...

SEI LA MIA DISTRUZIONEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora