-"NON DIMENTICARMI"

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Corsi in albergo e in meno di mezz'ora preparai quella che sarebbe dovuta essere la mia valigia...la chiusi in fretta e urlai a mia zia che uscivo.
Il treno era tra un'ora esatta e io avrei voluto passarla con Andrew...ma mi sarai fatta del male e sicuramente gliel'avrei fatto anche a lui, così decisi che non andare sarebbe stato meglio per entrambi.
Sentii il calore abbandonare il mio corpo, brividi, stavo congelando. "Resisti", mi ripetevo, "lascialo andare." "Non merita, non merita tutto questo, lascialo."
Il battito accelerava ogni minuto di più. Chi mi avrebbe stretta? Chi mi avrebbe protetta ora che lui non ci sarebbe più stato? Come avrei fatto?
Le lacrime iniziarono a rigarmi le guance...
Avevamo avuto il nostro tempo insieme e ora io me ne dovevo andare.
Ma poi sentii il mio nome urlato da una voce tremendamente melodica...
Mi girai e lo vidi correre verso di me con in mano un libro...
-"Ecco, so che ti piace leggere e questo è il mio libro preferito...prendilo, so che ti piacerà" disse con il fiatone per la corsa che aveva fatto.
-"Oh grazie mille..."
Lo aprii e dentro vi era un foglietto...
Una serie di numeri mi apparse davanti agli occhi.
-"il mio numero...ti ho sempre scritto su quello di tua zia perché il tuo non me l'hai voluto dare...mi scriverai?" Chiese con un minimo di speranza.
-"Di solito non scrivo per prima alle persone..."
-"ah beh allora niente" rispose con aria dispiaciuta.
Presi una penna dallo zaino, gli tirai su la manica e gli scrissi il mio numero a caratteri cubitali.
Guardai la mia piccola opera soddisfatta ed esclamai:
-"caspita, erano anni che desideravo farlo"...
Ci guardammo un attimo negli occhi, e poi in sincrono scoppiammo a ridere...o forse a vivere chissà.
-" perché mi hai cercato?" Chiesi con quel minimo di orgoglio che mi restava.
-"Perché sei un casino. Minchia se lo sei. Sei un casino, però, di quelli belli. Un casino con un carattere che mi fa impazzire, che mi fa incazzare. Un casino con due occhi che mi fanno sciogliere, e un sorriso che mi fa innamorare.
Non hai idea di quanto abbia sperato ogni volta che restassi.
-"Andy...mi mancherai."
-"Ti amo piccola"
-" E' così sbagliato quello che stiamo dicendo...
Però si, ti amo anche io" dissi buttandomi tra le sue braccia.
-"Penso che forse non te l'ho mai detto,
ma era una vita che ti stavo aspettando."
-"Mi dispiace ora devo andare...grazie per il libro, lo leggerò" dissi con dispiacere, iniziando ad allontanarmi.
Sentivo lo sguardo di Andrew seguirmi mentre quel suo piccolo sogno si stava allontanando.
Poi mi bloccai...mi girai verso di lui e tornai indietro, con una piccola accelerazione del passo che gli fece capire che non amavo correre.
Quando lo raggiunsi sentii il suo cuore battere contro il mio petto...toccai delicatamente il suo viso e infine le mie labbra si posarono su quella bocca che avevo ammirato poco prima, come fosse un dipinto.
Lui rimase immobile, poi mi sfiorò i fianchi, ma non fece in tempo a stringermi a se', che arretrai di un passo.
-"Perdonami...e' che non voglio rimpianti, solo ricordi"
Queste furono le mie parole...parole che entrarono a fatica nella testa di Andrew...ancora tanto scosso da quel bacio.
Mi sorrise...
-"So che tra cinque giorni verrai qui vicino per due settimane...
Sappi che troverò un albergo dove ci sei te ragazza stana..."
-"ah io sarei quella strana? Guarda che sei tu che vai a dare in giro libri...comunque si, verrò in quel paese vicino" dissi indicando un cartello stradale.
-"Ci sarò allora...ragazza non strana"
Vidi i suoi occhi di ghiaccio illuminarsi per la prima volta...
Ed è un casino assurdo quando trovi un oceano negli occhi castani di una persona...e' così improbabile ma così vero.
Una lacrima...
Odio i treni che partono. Detesto gli addii. Amo gli arrivi. Adoro gli abbracci stretti dopo tanto tempo che non ci si vede. La vita dovrebbe essere fatta solo di treni in arrivo e mai in partenza, di braccia che si stringono e non di occasioni mancate.
Mi baciò quella lacrima che stava scendendo.
-"Non piangere che fai piangere anche me...
Ehi, guardami...don't forget me"
-"Come posso dimenticare? Ormai ci sono dentro...sei il mio tutto"
-"I chilometri non possono dividere due vite che si appartengono. A presto, amore mio."mi disse sorridendo...
E a me sorrise il cuore...forse per la prima volta.

SEI LA MIA DISTRUZIONEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora