STRINGIMI ANCORA

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Uscii da quella sala, sentendo ancora il rumore della musica echeggiare nelle mie orecchie pur essendo ad una distanza non molto ravvicinata.
La mia meta? Solo il mio cuore lo sapeva, era lui che stava guidando il mio corpo verso qualcosa, o meglio qualcuno, di cui avevo perennemente bisogno.
Ero ubriaca è vero, ho gridato di odiarlo per le strade della città che ormai avevano le tende tirate e le luci basse.
Poi finalmente il mio cuore si è fermato e mi sono accorta che mi aveva portato fin sotto il suo albergo.
Ho chiesto di Fabio alla reception...due squilli senza risposta e poi è apparso scendendo da una scala lunghissima.
Volevo dirglielo in faccia, che lo odiavo...ma poi si è avvicinato pericolosamente, facendomi specchiare in quegli occhi pieni di mare e amore.
E cazzo, io ero ubriaca, ma lui eri ugualmente bellissimo
E lo amavo.
Poi una sua frase ha rotto il mio stato di suspense in cui mi trovavo.
Mi hai chiesto cosa ci facessi li...e il mio sguardo in quel momento non resse più dato che avrei tanto voluto mandarlo a quel paese per il suo tono di indifferenza.
Mi sono alzata sulle punte, facendo attenzione a non pestargli i piedi, come era mio solito fare, e al posto di un "vaffanculo ti odio", mi è uscito un "vaffanculo ti amo".
Lui mi guardò con desiderio e mi prese in braccio facendomi roteare in una capovolta.
Mi fece scendere in silenzio, non distogliendo mai lo sguardo dai miei occhi ribelli...decisi di avvicinarmi alle sue labbra con molta cautela, dato che mi mancavano terribilmente.
Adoravo avvicinare le mie labbra alle sue ma solo sfiorandole, sorridere in modo cattivo, per poi allontanarle e vedere quanto lui ne era dipendente seguendole. Credo che non mi sarei mai potuta annoiare di quel giochetto.
Lui mi guardava, facendomi perdere in quel mare di emozioni e per un attimo, forse due, tutto intorno a noi girava, ma noi restavamo li, come immobilizzati da quell'attimo magico.
I suoi occhi mi perforavano, così il mio sguardo non resse più e fui costretta ad ammirare quanto il mio piede fosse proporzionatamente più piccolo rispetto al suo.
La diga tiene fino ad un certo punto e poi crolla.
Gli occhi idem.
Ho sempre avuto un debole per gli occhi, io.
Sono sempre la prima cosa che guardo nelle persone che mi si presentano davanti e raramente succede che mi perdo, perdo la via, non capisco più niente e diamine quanto può essere bello fissare tutta quella meraviglia. Quanto può essere bello perdersi in tanto splendore e soprattutto quanto è bello quando vieni guardata da quei due occhi meravigliosi, pieni d'amore, di vita, di speranza, pieni di immensità. Così intensi che quasi ti mettono in imbarazzo e devi distogliere lo sguardo, come quando fissi dritto il sole, dopo poco non ce la fai più e devi guardare altrove e io con determinati occhi mi sento paralizzata, sento che mi manca la terra da sotto ai piedi e devo voltarmi. E' dura quando senti che basta uno sguardo a farti perdere il controllo, a farti diventare così vulnerabile.
Ed è strano come in quegli occhi luccicanti,in quel momento, io ci vidi Nicolò...quel mio primo amore tanto sbagliato quanto giusto...
Solo ora mi ricordai di lui...di quando sono stata male, di quanto ho sofferto solo pochi pesi prima di incontrare Fabio.
Mi sono lasciata alle spalle moltissime cose, tra cui persone, momenti, azioni e ricordi a cui non avrei più voluto pensare.
Mi sono dimenticata la mia vita precedente, i miei dispiaceri, le mie delusioni.
Ed avevo lasciato alle spalle lui...
L'ho dimenticato, cancellato, chiuso nel vecchio libro della storia della mia vita.
Ho dimenticato cosa significava amare quel ragazzo, con tutti i suoi pregi e difetti.
Non nascondo che in questi anni ho sviluppato molte ferite al cuore, ma che adesso però si stanno risanando con il passare del tempo e soprattutto grazie all'amore vero di un altro ragazzo dagli occhi chiari, lo stesso ragazzo che mi trovavo di fronte.
Amavo con tutta me stessa Nicolò... Ma ho sofferto molto, eppure i suoi occhi non li ho mai scordati, come potrei?
Ho sognato quel l'azzurro intenso per moltissimo tempo...ho sognato me e lui in un altra vita, in un altra storia che però non era la mia, ma quella di un altra ragazza.
Ho sognato di me e lui, di cambiare il passato, ma come sempre, i sogni sono solo sogni e restano tali, non si può trasformare qualcosa di surreale in qualcosa di reale,no,non si può o almeno ancora oggi, non hanno inventato la medicina per poter ritornare indietro nel tempo.
Se avessi la possibilità di mettere pausa e tornare indietro?
Tempo fa forse avrei risposto in un'altra maniera, adesso dico che non mi importa più nulla, quello che è accaduto mi ha segnato profondamente e mi ha fatto aprire gli occhi su molte cose.
Le favole non esistono, le cose belle durano poco e tutto ciò che vedi, non è quello che è veramente, quindi basta con le illusioni, basta con i pentimenti, i pianti e le disperazioni, c'è soltanto una vita e questa va vissuta.
Ho perso moltissimo tempo a cercare qualcosa che alla fine si è rivelata un fallimento, quindi, mi sono già promessa da moltissimo tempo di non fare più gli stessi errori.
Ho cambiato vita, ho praticamente voltato pagina del libro della mia vita, anzi, direi capitolo.
Si, quel capitolo della giovane adolescente innamorata e sognante è finito...ora sono una ragazza piena di fiducia in me.
Devo dire una cosa però, ringrazio tutti i tornanti e le delusioni per avermi reso la ragazza di oggi perché senza di quelle sarei ancora nel mio castello incantato ad aspettare il principe azzurro.
Ma io non ho mai desiderato un principe azzurro, io ho sempre desiderato una persona leale, amorevole e sincera...tutto il resto non mi è mai importato.
Io l'avevo trovato il bel principe azzurro, ma questo non era in grado di superare le mille sfumature di nero che ancora il suo passato incombeva su di lui.
Le sue ferite, i suoi mille problemi, i suoi mille segni sul corpo, non hanno mai aiutato la nostra relazione, l'hanno solo portata giù con il dolore.
Non sento Nicolò da tempo, ma spero comunque che i sorrisi sul suo volto siano moltiplicati.
Non voglio più dolore per lui, voglio solo che sia felice come lo sono io.
Se lo rincontrerò? Non penso, ma se mai lo farò, sarà per coincidenza, non riprenderò mai più quel vecchio e rotto libro della mia libreria, non so neanche in quale scaffale sia, ma dentro di me, so che ci sarà sempre.
I ricordi restano, quelli belli non vanno mai via.
-"Amore...ohi"
La mano di Fabio si sventolava davanti alla mia faccia impietrita, con lo  sguardo fisso e privo di emozione.
-"scusa, stavo solo pensando a cose inutili"
-"A cosa?"
-"Alle delusioni che ho avuto...ne ho avute così tante che le ultime non fanno poi così male"
-"Amore..."
-"Mi è venuto in mente quando ero bambina e passavo la domenica pomeriggio a costruire castelli con le carte da poker. Mio cugino spesso si divertiva a soffiare sulla mia piccola opera d'arte e io mi arrabbiavo e sbuffavo.
Un giorno il mio castello era quasi più alto di me e non c'era nessuno nella stanza che avrebbe potuto distruggerlo. Lo guardavo con occhi sognanti e stavo per posizionare le ultime due carte quando caddero tutte, una ad una, ed io rimasi lì con un due di picche in mano.
Adesso ripensavo a quanto avevo faticato nella vita per costruire il mio castello e a come, in un batter d'occhio, il mondo mi fosse caduto addosso proprio come un castello di carte.
A sei anni non avrei mai potuto immaginare che crescendo avrei ricevuto una lunga serie di delusioni amorose, ma oggi quel segnale mi sembrava chiaro.
Chissà come sarebbe stata la mia vita se al posto di un due di picche mi fosse rimasta in mano una regina di cuori.
Magari non sarebbe cambiato nulla, o magari sarebbe cambiato tutto."
-"Posso salvarti sai ?"
-"E come faresti?"
Mi strinse a se' con una presa forte, possessiva...e il mio piccolo cuore di ghiaccio in quel momento si sciolse...
-"Mi hai appena salvato con un abbraccio..."
-"se questo basta ti stringerò tutta la vita amore mio"
-"stringimi ancora ti prego"...
E così fece.

SEI LA MIA DISTRUZIONEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora