Capitolo 12 - La fine di un sogno...o quasi

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Madison's POV

"Andiamo al cinema stasera?" chiedo a Ross dopo avermi caricato in auto dopo scuola. Mancano due giorni e Ross ritorna a New York. È stato una settimana, ma lo vorrei ancora qui con me. Fortunatamente a natale manca meno di un mese e le nostre famiglie si incontreranno, così saremmo praticamente obbligati a vederci. Voglio invitare anche Samantha, così sarà un buon natale anche per Riker. Ehehehehe. No, ok Mads, basta. "Mi spiace ma non posso. Devo andare a prendere Riker in aereoporto, è ritornato dall'Australia prima del previsto e Rocky è fuori città oggi" prima del previsto? Sarebbe dovuto rimanere un'altra settimana, no? E poi, Rik è talmente preso, dubito che abbia voluto ritornare. Boh, magari avrà avuto i suoi problemi.
"Come mai è tornato prima? Non doveva rimanere fino alla prossima settimana?" mi guarda perplesso quasi quanto me."Hai ragione. Non so perché sia venuto via. È strano per uno come lui..." si porta una mano al mento pensante. "Boh, avrà avuto dei problemi con..." ci guardiamo nello stesso momento "PUAHAHAHAHA. RIKER E...ODDIO, BELLA QUESTA" scoppiamo una calorosa risata. Nah, non può essere.
"Ora cosa facciamo?" lo prendo sottobraccio "Vuoi andare a pranzo?" camminiamo fino al fastfood più vicino.

8PM

"Vado a raccattare Rik all'aereoporto, vieni insieme a me? Ti preeeeego!" urla come un ragazzino. Che dolce quando fa così, anche se certe volte è odioso. Sto scherzando, non mi stancherei mai del mio piccolino patatino amorino del college! (a detta di Rydel) Mi cinge i fianchi e inizia a canticchiare una canzoncina e Ryland fa una faccia schifata al massimo. "Faccio finta di non aver visto nulla e voi continuate con quello che stavate facendo. Ci state?" entrambi ci mettiamo a ridere, poi entriamo in auto e andiamo in aereoporto: il volo dovrebbe arrivare fra qualche minuto. "Ecco. Gate 3, dovrebbe essere quello, o almeno credo" ci sediamo su una panchina lì accanto, in attesa dell'atterraggio. "Allora? L'hai aperta la chitarra? Ed ti ha fatto l'autografo su quella" gli sistemo i capelli che come al solito non avrà pettinato "No, la tengo come una reliquia. La regalerò poi ai miei figli un giorno, sai? Voglio che la suoni lui, così gli trasmetterò anzi, trasmetterEMO, la passione per la musica. Comunque oggi provo a darle un'occhiata, così vedo se l'hai accordata bene o hai bisogno ancora di lezioni!" dice con tono di sfida sdraiandosi sulla panchina e mettendo la testa sulle mie ginocchia mentre io gli accarezzo il viso "Ehi! Ho fatto quel che sono riuscita, va bene?!" gli tappo il naso con due dita e non riuscendo più a respirare per dispetto inizia a farmi il solletico "Daiii! Basta!" gli dico ridendo. "Ok, ma non avresti dovuto comprarmela comunque la chitarra. Io lo faccio per te e tu spendi un sacco di soldi? Non ci siamo" fa facce buffe con il labbro. "Beh, tu mi hai preso questa meraviglia..." sorrido rigirandomi l'anello nell'anulare destro. È fantastico, ha una pietra di giada al centro ed è tutto argentato. Non avrebbe dovuto prendermelo! "Sei bellissima quando sorridi, lo sai?" "Beh dopo che me lo hai detto dieci volte al giorno penso che dovrei seriamente crederci!" fa un'espressione titubante "Solo 10 volte? No, no, no, no, no e no. Allora" si alza dalla panchina e inizia a toccarsi i capelli "io, Ross Shor Lynch, dico a te, Madison Christine Bruce (Lynch), che sei bellissima solo dieci volte al giorno?" mi metto a ridere e poi ironicamente continuo "Beh, dieci era per arrotondare, ma ci sono giorni in cui me lo dici 4, 5 volte neanche. Mi devo preoccupare?" lui fa una faccia triste e mi risponde "No! Se vuoi te lo dico anche venti volte. TI PREGO, NON ESSERE DELUSA" si mette in ginocchio e mi bacia la mano. Aw. "Sto scherzando, bimbo" dico facendolo sedere. Poi mi alzo io e cerco di iniziare a parlare, quando un gruppetto di ragazzi (che hanno massimo 16 anni) iniziano a fissarmi in modo...ambiguo, per poi passare dietro di me presumibilmente per fissare meglio...ABBIAMO INTUITO. Ti prego, fa che non abbia visto nulla. Ehm, no. "La ragazza è fidanzata, almeno fissatela senza farvi vedere dal suo ragazzo. Buona giornata" gli fa un cenno della mano con sguardo assassino e i quattro ragazzini si avviano senza dire una parola con i loro trolley. Beh, pensavo peggio, sai? Mi aspettavo una scazzottata ma il mio Rossy-bear non lo farebbe mai. Lo conosco fin troppo bene.
"Aw. Eri geloso!" sorrido sedendomi affianco a lui. "Tse! No!" inizia con la risatina nervosa "Pensavo che ti stessero dando fastidio, no?" dice aprendosi il primo bottone della camicia. Aw! È tre volte geloso! "In realtà non li avevo nemmeno notati..." mento "Ehm, lo so, ma...io...tu magari ti saresti potuta girare per sbaglio e trovare loro che ti...che ti fissavano e magari ti saresti spaventata!" oddio, che scusa del cavolo. "Ti da fastidio quando qualcuno mi guarda?" vedo il suo pomo d'Adamo fare su e giù. "Nah!" lo fisso "Un pochetto, ma non tanto" lo fisso ancora "Ok, mi dà fastidio quando guardano il culo alla mia ragazza!" lo sapevo! Adesso ammette che è geloso. "Quindi sei geloso?" "Quello non vuol dire essere geloso..." lo guardo con giudizio "Si invece" "Non sono geloso! Nemmeno tenero! Non lo ammetterò mai, io non solo nè geloso nè tenero!" dice incazzato. È così sexy quando si arrabbia. "Va bene..." "E poi UHUHU È ARRIVATO RIKER! TI PREGO ANDIAMO A VEDERE GLI AEREI CHE ATTERRANO? TI PREEEEGO!" sorrido e lo accompagno. Quando sarà meno infantile? Probabilmente quando mi stuferò di stare con lui. PUAHAHAAAHAHA, ossia mai. Sia chiaro.
"Eccolo! YEEEE È ATTERRATO! Scusa, ora torno in me" fa un gesto con le mani davanti al suo viso e continua a camminare verso gli arrivi. Vediamo il ciuffo biondo e stranamente spettinato di Riker da lontano. "Ehi Riker! Come è andata?" prende la valigia con un orribile (strano a dirsi) broncio sulla faccia "Possiamo parlare d'altro per favore?" inizia a camminare verso la saracinesca dell'uscita. "Beh, sei tornato dall'Australia e non vedo il motivo per cui-" Ross chiede spiegazioni mi il fratello lo interrompe "Che cazzo, Ross! Non voglio parlarne, va bene? Hai intuito? Vuoi che ti faccio un disegnino così capisci meglio?" continua a dirigersi verso la vettura mentre io e lui ci lanciamo un'occhiata interrogativa. Che succede? "No, tranquillo. Ma dovresti calmarti" si gira di scatto "No! Non mi calmo! Non mi voglio calmare, hai capito? Andiamo a casa ora, ne ho seriamente le palle piene" lancio al mio ragazzo un'occhiata supplicante cercando di fargli intendere di finirla. Cazzo, mi sto preoccupando, non ho mai visto Riker così. Io lo faccio per lui, magari vuole parlarne, ma non mi sembra il momento adatto.
Una volta a casa la situazione non cambia. "Siamo a casa!" urla Ross per avvertire i genitori del suo arrivo. Riker piomba su per le scale con un livello di rabbia e disgusto pari al 132% del suo corpo. "Tesoro, tutto ok?" chiede Stormie gentilmente al figlio mentre io, Ross, Ryland sulle scale e Delly diretta verso di me per salutarmi, stiamo assistendo alla scena. "Perfetto mamma. Buonanotte a tutti, ma soprattutto vi auguro un buon proseguimento della vita" sale in camera sua e sbatte la porta così forte da farci spaventare. "Ok, ammetto che con il lavoro e tutto il resto non sono molto a casa, ma cosa mi sono perso 'sta volta?" dice Mark con una tazza dei Lakers in mano. "Io e Mads lo siamo andati a prendere all'aeroporto ed era già in questo stato" dice Ross. "Ohw, il mio bambino. Cosa gli è successo?" dice la madre sempre con tono grazioso iniziando a salire le scale "Riker, amore mio, vuoi dirmi che cosa è successo?" nulla. Silenzio totale. "Mamma, ci parliamo noi, non ti preoccupare" la allontana Rydel rassicurandola, anche se molto tesa.

S/A

Giovani!

Oggi il capitolo è venuto più lungo del solito, non so il perché ma avevo voglia di scrivere!

Un bascio.

Ele♥

Mad 2 || R5 FanFictonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora