Capitolo 13

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L'autrice di questa storia è LiveLifeInTheRain; questa è solo la traduzione fatta da me, tamafune.

E' passata una settimana ormai da quando sto iniziando a mangiare con regolarità e ora le cose si sono sistemate, mentre io e Chase passiamo più tempo insieme anche dopo il nostro fine settimana. Ceniamo insieme, pranziamo al lavoro insieme, dormiamo insieme.

Facciamo anche sesso ma non così tanto come mi piacerebbe e sono sicura che anche lui la pensa allo stesso modo ma sta davvero prendendo le cose seriamente fino a quando riuscirò a fargli capire che sto bene.

Non so davvero che altro fare per fargli capire che va tutto bene.

Cerco di parlarne ma sembra che lui non voglia parlare di quello che mi è accaduto e alcune volte mi guarda come se stesse solo aspettando che io torni ad autodistruggermi di fronte a lui, ma non lo farò. In quel periodo ero stressata e ostinata ma sto cercando di cambiare ma è anche frustrante perché è come se Chase, comportandosi in quel modo, non me lo permettesse.

Sembra come se non avesse importanza quello che faccio, non si convincerà mai che sto bene, è passato un mese da quando sono svenuta, un casino di tempo e Chase si comporta come se fosse accaduto ieri. Ho rimesso su peso e mi sento meglio.

Non mi sento debole come mi sentivo prima.

So che lui è preoccupato ma si stava comportando da pazzo.

"Chase dobbiamo parlare." Dissi una sera dopo che siamo tornati a casa dal lavoro; sono stata ossessionata tutto il giorno per come portare fuori questo argomento in modo che lui mi ascolti.

"Va tutto bene?" Mi chiese mentre ci togliemmo i vestiti del lavoro e indossammo qualcosa di più comodo così che potessi preparare la cena. Tolse i suoi occhi da me mentre mi cambiai e mi piacerebbe pensare che lo avesse fatto perché così non si sarebbe sentito tentato, ma dopo un po' questo suo atteggiamento mi fa sentire indesiderata da lui.

"Non lo so, lo è?" Gli chiesi e alzò le sopracciglia per la confusione.

"Si." Disse e sospirai.

"Sto bene ora Chase, non sono un pezzo di vetro, non mi romperò. Voglio dire, sei ancora attratto da me?" Gli chiesi, odiavo avere questo tipo di conversazione con il mio fidanzato.

I suoi occhi si addolcirono e cercarono i miei ma mi voltai.

"Certo che sono attratto da te, tu non hai idea dei pensieri e delle fantasie che faccio su di te Brylee, nessuna idea. Per favore non farti queste domande se sono attratto da te o se ti amo. Voglio solo che stai bene." Mise le sue mani sulle mie braccia e questa volta mi voltai.

"Io ti sto dicendo che sto bene ma tu non mi ascolti." Dissi e sospirò.

"Voglio solo esserne sicuro." Mi disse e presi la sua mano e la misi sul mio stomaco.

"Ora ho ripreso il peso che ho perso, sto mangiando. Non sto male, o stanca, o debole. Sono di nuovo forte e sto bene, sono felice ora, desidero solo che tu lo capisca. Voglio che le cose migliorino tra di noi. So che le cose sono già migliorate ma è come se non fossimo tornati completamente alla normalità." Gli dissi e mi circondò con le sue braccia e sospirai.

"Lo so piccola, ci sto provando, è solo che, voglio avere la situazione sotto il mio controllo. Non voglio perdere il controllo neanche un po', e non voglio ferirti." Sentì i brividi per tutto il mio corpo perché so esattamente che cosa vuole dire. Mi ha eccitato.

"Non voglio che ti trattieni." Sussurrai e i suoi occhi divennero neri, pieni di lussuria mentre le sue pupille si dilatarono.

"Un giorno piccola, solo non oggi. Voglio farti così tante cose ma sto cercando di capire come riuscire a tornare ad essere più rude con calma." Mi disse e mi morsi il labbro mentre passai la mia mano sul suo petto.

"Non pensare, solo fallo. Mi fido di te." Gli dissi e sentì l'effetto di questa conversazione sulle sue parti basse.

So che è una conversazione importante per il sesso; molte persone non vedrebbero la serietà in questo argomento sul fatto che Chase non mi vuole legare, schiaffeggiarmi o essere rude con me. Alcune persone non lo capiscono proprio. Alcune persone direbbero che noi due siamo stupidi e che era solo sesso, ma invece era più complicato di così.

Fisicamente, dovrei essere in salute per subire quella dominanza di Chase sul mio corpo. Se non sei in salute, potrebbe peggiorare la situazione, le posizioni in cui legarmi, le manette che spingono contro la mia pelle, le volte che mi sculaccia.

Anche mentalmente devi essere pronta e capire che quando Chase mi chiama con tutti quei nomi è solo per il piacere sessuale di entrambi. Voglio che Chase mi punisca per quello che ho fatto, per averlo fatto preoccupare, per averlo allontanato. Lo voglio e lo accetto sia fisicamente che mentalmente.

E lui deve sapere senza una sfumatura di dubbio che riuscirebbe ad avere il controllo senza farmi male e che sto bene così da poterselo godere.

"Tu non sai quello che mi stai chiedendo." Disse, il suo respiro era irregolare.

"So esattamente quello che ti sto chiedendo." Lo informai e fece un passo indietro, come se essere fisicamente vicini gli facesse chiudere la mente.

"Stai chiedendo qualcosa che si trova in un territorio pericoloso." Mi disse, come se stesse cercando di tenere le distanze in caso cambiassi idea.

"Divertente, è come se avessi finalmente smesso di farmi delle domande e stessi trovando la strada per tornare a casa, anche se si trova in un territorio pericoloso." Feci un passo verso di lui, sembrava che avesse poco controllo mentre mi avvicinai a lui.

"Stai attenta piccola, appena perderò il controllo ti punirò per tutte le stronzate che hai fatto in questi mesi e ti prometto che avrò bisogno più di una notte per redimerti di tutti i tuoi peccati. Il tuo sedere sarà pieno di lividi, questo te lo posso promettere." Disse e mi sentì bagnata per le sue parole, voglio tutto il dolore e piacere che mi può offrire.

"Voglio che perdi il controllo, sembra come se non riusciremo mai ad andare avanti fino a quando non lo perdi e mi punisci ed io non vedo l'ora." Eravamo in piedi petto contro petto e Chase si abbassò alla mia altezza e sogghignò prima di avvicinare le sue labbra al mio orecchio.

"Ti scoperò forte e ti legherò. Scoperò il tuo culo sexy e lo schiaffeggerò più volte e mi assicurerò di farti ricordare le buone maniere." Mi tirò i capelli indietro per farsi guardare negli occhi e la mia bocca si seccò. "Saprai come chiamarmi e ti farò pregare e implorare per me. E stai attenta perché quella non sarebbe la fine." Gemetti mentre mi tirò i capelli più forte.

"Allora quale sarà la fine?" Chiesi senza fiato.

"Ti scoperò in ufficio e non sarai in grado di muoverti per ricevere la frizione che hai bisogno contro il mio cazzo dentro di me, perché una volta che ti avrò non sarò più in grado di fermarmi." Disse prima di allontanarsi e restai in piedi in cucina ansimante in cerca d'aria.

Il suo modo di dirmi quello che mi aspettava mi ha lasciato eccitata perché vorrei essere pronta per lui perché mi possa strappare questi pantaloncini e possa spingersi dentro di me. Lo voglio e le sue parole sono state una specie di avviso ma mi ha solo fatta venire più voglia di averlo, diecimila volte più di prima.

Dominating Love [Book 2]- Italian translationDove le storie prendono vita. Scoprilo ora