Capitolo 6

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L'autrice di questa storia è LiveLifeInTheRain; questa è solo la traduzione fatta da me, tamafune.

Mi ricordai di come all'inizio non volevo andare via per il fine settimana ma adesso come lo scorso mese e mezzo voglio solo urlare, piangere e tirarmi i capelli per la frustrazione. Progettare due matrimoni con una cognata e una migliore amica incinte mi stava seriamente facendo diventare matta.

Devo progettare il mio matrimonio e quello di Rochelle poi devo lavorare e mi sento terribile perché io e Chase siamo tornati a non avere tempo per noi.

Mi sedetti nel mio ufficio dopo una stressante riunione e misi la mia testa tra le mani quando Chase entrò e iniziò a strofinarmi le spalle per poi baciarmi il collo.

"Rilassati piccola." Cercò di tirarmi su ma non ero dell'umore.

"Rilassarmi, come faccio a rilassarmi!" Urlai e mi alzai per trovarmi davanti alla sua faccia.

"Siamo indietro, devo aggiustare delle cose che Riley ha incasinato, cose a cui dovresti lavorarci anche tu. E ora non ho bisogno di questo." Alzai le mani in aria infastidita.

"Ce la faremo." Mi baciò e lo spinsi via come a dirgli che ero seria quando mi tirò a lui facendo scontrare la mia bocca alla sua e quando spinsi contro di lui, Chase mi spinse indietro contro il muro così da essere intrappolata lì senza avere altra scelta che cedermi a lui.

Lo lasciai baciarmi forte e alzarmi sulla scrivania.

Si allontanò per chiudere a chiave tutte le porte e tornò da me.

"Ti avrò qui e ora." Sussurrò.

"Chase no, non possiamo." Mi tirai indietro ma lui non cedette e mi spinse sulla scrivania.

"Non me ne frega un cazzo." Disse lentamente.

"Riley potrebbe-" Mise una mano sulla mia bocca, la lussuria e la dominanza stavano brillando nei suoi occhi.

"Non me ne frega. Ti scoperò esattamente qui, forte e veloce. Ti suggerisco ti tenere la tua bellissima bocca chiusa se non vuoi che ci scoprono." Fece correre le sue mani sulle mie gambe sotto la gonna e rabbrividì per il contatto.

"Chase." Gemetti mi tirò su e mi alzò il mento per farsi guardare.

"Sarai una brava ragazza?" Mi chiese e mi morsi il labbro e feci spallucce facendogli inarcare le sopracciglia. "Mi spiego meglio, fai la brava ragazza o ci saranno conseguenze." Disse e i miei occhi si spalancarono per l'eccitazione della minaccia.

"Che succede se non facessi la brava ragazza?" Chiesi.

"Ti scoperò ora e ti legherò più tardi e anche se mi pregherai non ti farò venire. Ti farò aspettare giorni o anche settimane." Disse e gemetti.

"Perché non mi stuzzichi solamente e non mi scopi?" Chiesi e sogghignò.

"Perché ti piacerebbe troppo, e non sarebbe esattamente una punizione, giusto?" Chiese.

"Farò la brava." Gli dissi e il suo sogghigno aumentò.

"Brava ragazza ora stenditi e alza i fianchi." Disse e lo feci così da potermi togliere le mutandine. "Ora rilassati." Mi sorrise e si inginocchiò davanti alla scrivania. Quando mi alzai per guardarlo si fermò.

"Stenditi." Mi disse e visto che ho detto che avrei fatto la brava lo feci. Le sue mani si mossero sulle mie cosce fino a raggiungere il clitoride. Misi una mano sulla mia bocca per evitare di gemere mentre Chase fece correre la sua lingua su di me, assaggiando i miei umori.

"Così dolce." Disse e il mio viso si infuocò per il commento mentre rimasi stesa sulla scrivania e permettendo al piacere di farmi venire. Con ancora il mio corpo sensibile, Chase si spinse dentro di me e morsi la carne del mio polso così da non urlare per il piacere.

Venne dentro di me e solo dopo che il suo membro si fermò dal strofinarsi in me fui finalmente in grado di venire.

Mise la sua fronte contro la mia e si tirò indietro.

"Mi è mancato." Gli dissi e mi sorrise.

"Anche a me piccola."

"Che cosa ci è successo? Eravamo abituati a non essere in grado di toglierci le mani di dosso, ora è come se non ci toccassimo più." Feci correre la mia mano sulla sua cravatta.

"Credimi quando dico che non vorrei mai toglierti le mani di dosso." Fece correre la sua mano sulla mia cosca facendomi ridacchiare perché la mia pelle era sensibile.

"Siamo giovani e non ci dovremmo comportare come due vecchi che non fanno più nulla." Gli dissi. Non avevamo neanche venticinque anni e dovremmo divertirci e fare tanto sesso. Siamo da poco fidanzati ufficialmente e non stiamo avendo alcun vantaggio in questo.

"Lo so." Si alzò e mi abbassai la gonna mentre Chase si sistemò i pantaloni e la camicia, andò ad aprire la porta in caso mio fratello entri, ora non stavamo facendo nulla.

Mise le sue braccia attorno a me e sospirai.

"So che abbiamo detto che ci avremmo provato di più in quel fine settimana ma è solo tutto così stressante." Gli dissi e Chase annuì.

"Lo so, e desidero fare di più per aiutarti."

"Fai già abbastanza." Gli dissi e scosse la testa.

"Voglio solo che ti rilassi e che ti godi questo matrimonio ma non lo stai facendo." Disse tristemente. "Forse avremmo dovuto aspettare di più." Fece correre le sue dita tra i miei capelli e questa volta scossi io la testa.

"No, è solo la dipendenza di Riley, il nostro matrimonio, il matrimonio di Rochelle e la sua fottuta gravidanza e le sue emozioni, e la ucciderò prima che possa percorrere la navata."

"Andrà tutto bene piccola." Mi rassicurò e annuì.

"Lo so.

"E questa volta mi aspetto molto di più di questo." Sussurrò nel mio orecchio mentre fece correre una mano sul mio braccio e rabbrividì.

"Oh davvero?" Chiesi e Chase annuì.

"Davvero, così sarò un bravo ragazzo se tu lo sarai." Sussurrò nel mio orecchio.

"E se non lo fossi." Sorrisi e mi stavo di nuovo eccitando.

"Posso essere persuasivo e posso trovare nuovi modi per punirti."

"C'è sempre Google." Sogghignai e Chase rise.

"Potrei tenerlo in mente."

"Lo farai."

"Stai ridendo di me." Chiese quando risi e scossi la testa nascondendo il mio viso sul suo petto.

"Pensi che non possa trovare nuovi modi per punirti?" Chiese e non feci nulla. Chase era abituato alla sua routine e alle cose che gli piacciono, spero di poter provare qualcosa di nuovo ma penso che entrambi siamo troppo impegnati per pensarci.

Immediatamente iniziò a farmi il solletico e scappai via, quando cercai di scappare nel suo ufficio mi prese da dietro e iniziai a ridere. Mentre risi mi spinse contro il muro e mise le sue braccia ai lati del muro bloccandomi per poi baciarmi, con un enorme sorriso sul suo viso e sul mio.

"Beh sono felice di vedervi con i vestiti." Entrambi ci girammo per vedere Riley appoggiato alla porta guardandoci un po' apprensivo e mi morsi il labbro per evitare di ridere.

"Si." Fu tutto quello che dissi e alzò gli occhi in aria. Chase mi fece l'occhiolino per poi andare con Riley nel suo ufficio per parlare di cose di lavoro.

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Ci sarà una piccola pausa di due settimane, perché domani parto. Il prossimo capitolo spero di pubblicarlo entro il 2 o il 3 Agosto.

Dominating Love [Book 2]- Italian translationDove le storie prendono vita. Scoprilo ora