Ade inspirò profondamente e guardò Zeus seduto sul suo trono, e disse quello che doveva dire da moltissimi anni.
«Amo suo figlio Apollo, e voglio divorziare da Persefone.»
Zeus si grattò il mento, a disagio. «Lo sai che mio figlio è anche tuo nipote, vero?»
Ade scrollò le spalle. «Lo sai che Era è nostra sorella, vero?»
Zeus fece una smorfia. «Grazie per avermelo ricordato.»
«E che anche Persefone è mia nipote..?»
«Basta, basta, ho capito.» sbuffò Zeus, guardandosi attorno. «Va bene, puoi divorziare da Persefone. Ma.... Davvero le tue intenzioni con Apollo sono così serie?»
«Molto serie, sì.» sorrise Ade.
«Allora... fai quello che devi.»
Ade annuì, inclinò la testa e scomparve con un viaggio ombra.
Ade si ritrovò nella camera di Apollo. Il dio della musica dormiva nudo a pancia in giù sul letto, un cuscino tra le braccia. Ade notò che era il suo cuscino. Probabilmente Apollo lo stava abbracciando perché portava ancora il suo odore.
Si avvicinò al dio e gli diede un bacio sulla testa. Erano passati tre giorni da quando aveva deciso di lasciare Persefone. Lo avrebbe fatto anche prima, ma Apollo lo aveva tenuto con la forza nel suo letto, e Ade non aveva avuto alcuna intenzione di scappare.
Apollo bofonchiò qualcosa nel sonno e si voltò supino. Ade lasciò scorrere gli occhi sul suo corpo nudo, poi si fece forza e lasciò la stanza. Doveva parlare con Persefone a quattro occhi, senza Apollo gongolante al suo fianco pronto a stappare lo champagne in faccia alla figlia di Demetra.
Ade arrivò nella sala del trono, e lo trovò vuoto, le anime in attesa. Ade finse di non averle viste e si diresse verso le stanze della moglie. La individuò mentre usciva dalla sua stanza, sistemandosi la spallina di un corto abito nero. Affianco a lei, una valigia.
«Finalmente, Ade!» esclamò la donna, vedendolo. «Sono giorni che ti cerco. Mi spieghi cosa ci fa Ermes legato a testa in giù nelle segrete?!»
«Cos...? Merda.» Ade si passò le dita tra i capelli. Sapeva di essersi dimenticato qualcosa! «Dopo vado a liberarlo. Ho bisogno di parlare con te.»
«Sei tornato con Apollo, vero?»
«Cosa te lo fa pensare?!»
Persefone guardò il succhiotto che spuntava dal colletto di Ade. «Intuito femminile.» disse, sarcastica.
Ade si sistemò il colletto. «Ma devo parlarti anche di altro.»
«Allora muoviti. Dovrò andare da mia madre a minuti.»
«Voglio il divorzio.»
Il silenzio calò nel corridoio. Non si udivano nemmeno più le anime che imploravano perdono e pietà nella sala del trono.
«Erano... secoli... che aspettavo queste parole.» mormorò Persefone, ansante, fissando torva Ade. «E tu ora vuoi divorziare da me solo per quello?»
«Per quello?» ripeté Ade, perplesso.
«Apollo!»
«Ah. Sì, esatto. Voglio stare con lui, non con te.»
«Pensavo che mi amassi.»
«L'amore che provo per lui è molto più forte.»
«Sono condannata a vivere per sempre qui. Lo sai, vero?!»
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Ade e Apollo - Amore negli Inferi
Fiksi PenggemarAde è annoiato per via dell'assenza di Persefone. Apollo si trova negli Inferi come punizione. Cosa mai potrebbe capitare tra i due? Da collegarsi alle mie due Solangelo, vi sono dei riferimenti.