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ASTRID

Era tutto perfetto. Lui, io, noi due insieme eravamo perfetti. In poco tempo ci eravamo spostati in un luogo appartato del giardino, effettivente non era troppo comodo, ma nulla avrebbe potuto rovinare quel momento. L'unica mia fonte di calore era il corpo di Davis schiacciato contro il mio, il suo odore riempiva tutto intorno a noi e io ero felice. Per la prima volta da quando ero in questo posto mi sentivo libera, libera di essere chi volevo, di fare qualsiasi cosa volessi con la persona che desideravo. C'eravamo solo io e lui, noi due e più nulla. Il giardino intorno a noi scomparì nel giro di pochi istanti, il cinguettio degli uccelli era solo un rumore lontano, soffocato dai nostri respiri. Quel giorno l'avremmo dedicato solo a noi, al diavolo le convenzioni, al diavolo la guerra e le preoccupazioni, al diavolo la Guduin con le sue regole di merda e al diavolo tutti gli altri. Davis delicatamente lasciò scorrere la sua mano sulla mia schiena e, avvicinandosi al mio orecchio mi sussurrò: 《Sei bellissima, sono felice di poter passare un pó di tempo da solo con te.》 Il suo alito sul mio collo mi fece rabbrividire, lo guardai negli occhi e molto piano gli risposi 《Anche io sono molto felice, Fino ad ora non abbiamo avuto molto tempo per parlare e per stare un pó insieme senza che qualcuno ci disturbi.》 Detto questo catturai le sue labbra, il bacio da prima leggero diventò un vero e proprio incendio. Le nostre labbra scontrandosi formavano scintille di vera e propria passione, le nostre mani che vagavano alla ceca provocavano a entrambi brividi di piacere. Lui è l'unica persona a cui avrei permesso di vedermi così fragile, gli volevo raccontare tutto quello che ero io, gli volevo raccontare la mia storia e volevo farmi conoscere da lui. Avevo l'impressione che con un solo sguardo Davis riuscisse a guardarmi dentro, a vedere quello che provavo e a scoprire quella che realmente era la vera me. Mi accarezzò delicatamente la guancia 《Ti proteggerò da tutto e da tutti, a costo della mia vita.》 I nostri respiri si unirono fino a diventare un'unico alito portato via dal vento, andammo avanti così per un periodo che mi sembrò eterno, poteva essere passata un'ora come dieci minuti; parlammo di tutto, della sua vita e della mia infanzia. Se il paradiso esisteva, era quello, sono sicura di essere ancora viva? È davvero possibile provare sensazioni così travolgenti insieme ad un'altra persona solo parlando?
Finimmo poco dopo e rimanemmo sdraiati uno vicino all'altra, protetti da una coperta blu cobalto che aveva fatto materializzare Davis. Quando finimmo di raccontarci tutto ormai era passata più di un'ora, eravamo entrambi molto provati, quindi decidemmo di riposarci un pó. Chiusi gli occhi e poco dopo Morfeo mi accolse tra le sue calde e accoglienti braccia.

Mi svegliai, erano le sei passate ormai e i raggi del sole cominciavano a lasciare il posto alle prime ombre della sera, un venticello freddo mi sfiorò la pelle facendomi rabbrividire. Mi girai e vidi Davis addormentato al mio fianco, i ricordi di qualche ora prima affiorarono prepotentemente nella mia mente, facendomi arrossire violentemente. Era così bello anche mentre dormiva, i capelli corvini arruffati, i muscoli del viso rilassati e un'espressione serena aveva preso il posto della solita preoccupazione che avevo imparato a riconoscere sul suo bellissimo volto. Schiuse lentamente gli occhi stropicciandoseli, quando si rese conto della mia presenza di fronte a lui sorrise dolcemente. Mi guardò e cominciò a giocare con un ciuffo dei miei capelli rossi, restando in silenzio per un pó. Ci alzammo e, con un'incantesimo, facemmo sparire la coperta. Quando fummo pronti cominciammo a dirigerci verso la scuola. 《Prima di cena che ne dici di allenarci un pó, almeno nelle cose basi, giusto per essere sicuri》Mi chiese. Giusto domani c'era l'esame, dopo quello che era successo me ne ero completamente dimenticata. 《Certamente, poi dopo aver mangiato direi di riunirsi con gli altri per parlare del piano, visto che in questi giorni l'abbiano leggermente trascurato.》 Mi guardò e annuì 《Allora a tra poco.》 Mi salutò
《A tra poco.》ci baciammo delicatamenre e poi corse via, verso la sua stanza. Mi diressi in camera mia con un sorriso enorme stampato in faccia e ancora un leggero rossore sulle gote.

Salve belli bimbi!
Che ne dite di questo capitolo? Ho deciso di mettere un po di passione che non guasta mai hehehe. Sinceramente lo adoro, mi piace molto come è venuto. Voi che ne pensate? Fatemi sapere!

Bye!

The legend of AstridDove le storie prendono vita. Scoprilo ora