The legend of Astrid

-16-

ASTRID

Byron, Zafira e Davis stavano ancora guardando Astrid sconcertati. Ormai erano più di dieci minuti che lei cercava di fargli capire quello che intendeva, "ma a casa loro la storia non si studia?" Pensò Astrid. La famiglia Luthien era sempre stata attaccata alle tradizione e ai fatti accaduti durante la storia, infatti, tutti i componenti della famiglia sapevano a memoria la storia della grande guerra e le conseguenze che ne seguirono. A quanto pare alle altre famiglie tutto ciò non interessava, si poteva essere più ottusi?. 《Davvero non ci arrivate?》 Chiese. I tre ragazzi si lanciarono un'occhiata interrogativa per poi rispondere in coro "No!". Astrid si arrese all'evidente mancanza di istruzione dei suoi compagni e, sbuffando teatralmente, aprì il vecchio librone impolverato. Si fermò su una delle ultime pagine del tomo, in cima era segnato il capitolo "duecentouno-come si mise fine alla grande guerra". I ragazzi guardarono incuriositi le pagine tempestate di figure e di scritte minuscole che sembravano antiche di generazioni; le pagine erano logore e i colori dei disegni sbiaditi, in alcuni punti comparivano macchie indistinte che coprivano parti dello scritto. 《Cosa dovremmo farcene di questo ciarpame? Ti sembra che leggendo un libro possiamo sconfiggere un'esercito? Certo che sei più ottusa di quel che pensavo....》 gongolò Zafira. Astrid, che cercava di reprimere un evidente scoppio di rabbia, disse con voce più calma e amabile possibile 《non è il libro il problema! Quello che c'è scritto qui sopra potrebbe aiutarci a fermare la guerra! Ma non capite? L'arma!》improvvisamente nella biblioteca calò il silenzio. Le facce dei tre compagni persero visibilmente colore e Davis guardava Astrid come se fosse pazza, nessuno dei presenti poteva credere che volesse davvero ricorrere all'arma...che aveva causato lo sterminio del primo popolo invisibile. Certo, aveva messo fine alla guerra e era stata molto utile contro gli invasori, però aveva portato anche morte e sofferenza, aveva spazzato via la prima generazione di Jinx esistenti insieme agli invasori, erano morti quasi tutti; eccezione fatta per alcuni superstiti delle loro cinque famiglie, per questo erano loro a regnare su Rho. 《Ma, ma....sei forse impazzita Astrid?》Era Byron che aveva riacquistato miracolosamente l'uso della parola, stessa cosa non si poteva dire degli altri due che continuavano a rimanere muti fissando il vuoto. 《No che non sono impazzita! È l'unico modo! Come potremmo mai battere quell'esercito altrimenti? A meno che non vogliate morire tutti, questa è l'unica soluzione possibile.》Terminò Astrid leggermente alterata, sentiva la rabbia montarle dentro a una velocità pazzesca. 《No, tu sei impazzita Astrid!》questa volta era stato Davis a parlare, 《Vuoi che tutto il nostro popolo sia spazzato via per la seconda volta? Moriremo comunque se usiamo l'arma, tanto vale combattere, almeno avremo qualche chance di rimanere vivi.》 I restanti due componenti del gruppo annuirono vistosamente. 《Lo so, per questo volevo proporvi un'altra cosa. Invece di rimanere tutti qui a Rho, dopo aver attivato l'arma potremmo andarcene, così da evitare che il flusso di magia faccia una seconda strage.》 I tre la guardarono interdetti. 《E dove dovremmo andare secondo te? L'arma ha un raggio d'azione che copre tutto il nostro mondo, non possiamo andare da nessuna parte.》 Sentenziò Zafira. 《Un posto c'è....》 I tre si avvicinarono di più a Astrid per sentire meglio. 《Il mondo degli umani.》 Rispose secca, lasciando di sasso i suoi compagni. Prima che uno di loro potesse aprire bocca, la preside della scuola entrò nella biblioteca. 《Ragazzi è ora che andiate nelle vostre stanze, domani vi aspetta una giornata di duro allenamento e per questo dovete riposare. Non voglio vedere nessuno aggirarsi per i corridoi o nelle camere di altri alunni, ora andate.》 Astrid mimò con le labbra la frase "Giovedì qui alla stessa ora." Il resto del gruppo annuì e si diresse nei propri dormitori. Un clima di dubbio e paura sembrava aver invaso la scuola.