-41-

43 4 1
                                    

Byron e Zafira

"Siamo spacciati, ormai non c'è più speranza per noi." Pensò afflitto Byron. "Avrei voluto fare tante cose...avrei voluto salvare Astrid e la mia gente, ma purtroppo non sarà possibile."
Ormai aveva perso il conto di quanto tempo avevano passato lui e Zafira in quella cupola protettiva, la lava continuava a ricoprirla, rendendo l'incantesimo sempre meno efficace.
Dopo vari tentativi spesi per cercare di tirarsi fuori da quella situazione, Byron aveva capito che la lava era incantata, un subdolo tranello ideato da qualcuno molto tempo addietro, messo lì a protezione dell'arma.
"Spero solo che Astrid stia bene."
Byron guardò Zafira per qualche istante, soffermandosi sui tratti del suo volto. "Una ragazza così bella e allo stesso tempo così perfida e forte. Merita veramente di morire così?"
《Allora è veramente la fine eh?》mugugnò Zafira.
《Allora sei sveglia...speravo che almeno tu avresti potuto soffrire di meno continuando a dormire.》rispose Byron con tono forzatamente gentile.
《Sciocchezze, questa è la mia vita e voglio viverla finché non mi sarà strappata via dalle mie stesse mani.》rispose decisa. 《Di norma non accetterei così facilmente di morire, ma ormai credo di non avere più nulla da perdere.》
Zafira, ancora molto debole, cercò di mettersi seduta appoggiandosi con tutto il peso del corpo sul braccio di Byron. 《E così finirò stroncata da un mucchio di lava bollente eh? Avrei preferito una fine più eclatante, ma credo che mi accontenterò.》Disse divertita.
《Beh, credo che non abbiamo molta scelta. Le ho provate tutte, questa trappola deve essere stata ideata da uno degli alchimisti, non credo che nessun altro sia capace di fare una cosa del genere.》le disse Byron.
Zafira si girò verso di lui e lo guardò fisso, con le lacrime agli occhi, facendo cedere la maschera di durezza e menefreghismo che aveva portato fino ad allora.
《Zafira...》
《No. Non parlare, perché sbagliaresti.
Queste lacrime non sono causate dall'idea della mia morte imminente, se è questo che credi.》Disse decisa. Seguì un lungo minuto di silenzio, poi riprese. 《In realtà, sto piangendo per tutto quello che è stato prima. Non sono mai andata d'accordo con i miei genitori e non sono mai riuscita a farmi amare veramente da qualcuno. Ho sempre saputo di avere un carattere difficile, reso ancora peggiore dal muro che mi sono costruita attorno. Così facendo non mi sono resa conto troppo tardi di essermi trasformata in....in un mostro.
Non ti biasimo se mi odi, anzi, ti capisco. Non sei il primo e, se non stessi per morire, non saresti neanche l'ultimo.》prese una pausa, asciugandosi le lacrime con la mano.  《Sai, non ho avuto un'infanzia felice, non che ti importi, ma, come dire...sono stata costretta a diventare quella che sono oggi...
E con questo non sto cercando di biasimarmi, ma volevo che almeno tu sapessi la verità. Volevo che almeno qualcuno a questo mondo, prima della mia morte, sapesse chi è veramente Zafira. La vera me stessa. Non che cambi qualcosa,  visto che stiamo per morire.》Zafira si interruppe, soffocando una risata nervosa e sdraiandosi nuovamente.
Byron tentennò un pó prima di sdraiarsi al suo fianco, allungando le braccia per circondarle la vita.
《Posso?》Chiese titubante.
Zafira non rispose, ma prese le mani di lui e se le portò al petto, stringendole a sè.
Byron strinse più forte, avvicinandosi a lei con fare protettivo, e cercando di reprimere l'isteria pre-morte che minacciava di uscire fuori.
《Tutti noi abbiamo una storia, ognuno di noi ha il diritto di tenerla per se. Io non posso sapere cosa ti è successo...ma in qualche modo sento di esserti vicino. Sono onorato che tu abbia deciso di condividere con me la tua storia, te ne sono grato.》
Disse Byron.
In risposta, Zafira strinse ancora di più le sue mani, piangendo e singhiozzando.
Rimasero in quella posizione finché non si fu calmata.

《Senti...ormai la mia energia magica è al limite...la barriera ben presto crollerà su di noi...uccidendoci...ne sei consapevole? 》Cominciò Byron.
《Lo..lo so.》rispose lei, girando si verso di lui e guardandolo negli occhi.
《Tu hai fatto tutto quello che era in tuo potere, e per questo io ti ringrazio.
Avrei solamente un'ultimo  favore da chiederti....》
《Dimmi.》 Rispose Byron.
《Ho...ho cambiato idea, non voglio essere cosciente quando...quando la barriera crollerà. Saresti disposto ad usare l'incoscentium su entrambi? In questo modo credo che tutto sarebbe più....più veloce e indolore.》Chiese Zafira imbarazzata, guardando ovunque tranne che negli occhi di lui.
《Va bene. Anche io penso che sarebbe il modo migliore.》
L'incoscentium è l'incantesimo di incoscienza totale, chi ne viene colpito cade in uno stato catatonico da cui difficilmente può essere svegliato. "In questo modo eviteremo anche il dolore fisico. Ma sì, in fondo, cosa c'è di meglio del lasciare questo mondo sognando?" Byron si concentrò,  incanalando tutta la forza magica che gli rimaneva e concentrandola nell'incoscentium, estendendo l'effetto anche su Zafira.
《Incoscentium.》bisbigliò con voce tremante.
Un sottile velo di nebbia si posò quasi immediatamente sugli occhi di entrambi, trascinandoli sempre più nelle profondità dell'incoscienza.
L'ultima cosa che sentirono fu una voce, una debole, disperata e stridula voce che pronunciava i loro nomi urlando.

The legend of AstridDove le storie prendono vita. Scoprilo ora