Capitolo 21

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-Allora, tu attieniti al piano okay? ... Porta tutto ... Si si. .. Tu non preoccuparti a quello ci penso io... Anche lui... Fai ciò che ti dico e tutto andrà per il meglio, okay? ... Ciao- saluta e riattacca. Con un lieve sorriso in volto. È così da un paio di giorni, e oggi sembra particolarmente agitato e felice. Mi chiedo il perché di questo suo strano comportamento.

-Chi era al telefono?- chiedo a Zayn mentre poggia il cellulare sul tavolino di fronte al divano dove sono sdraiata io e dove poco prima era sdraiato anche lui.

-Ah niente, un ragazzo che ho conosciuto ad un bar che mi chiedeva consigli per una ragazza- conclude la frase ridacchiando.

-Fai ripartire pure il film- dice lui sedendosi di fianco a me sul divano, poco dopo mi sdraio sopra di lui che mi abbraccia finendo di guardare il film.

Dopo che la cagata di film che abbiamo visto è finito, rimaniamo per un bel po' così guardandoci a vicenda. Quegli occhi... mi incanteranno sempre.

-Tesoro, sai che i tuoi occhi continuano a diventare gialli?- sorride lui. Io no. Non so cosa significhi che i miei occhi diventino gialli, non so se dovrei preoccuparmi o meno.

-Ah ecco, cosa significa che i miei occhi diventano gialli?-

-Fa parte della tua evoluzione, quando avranno finito di diventare gialli sarai al massimo della tua evoluzione diciamo- dice lui espandendo il suo sorriso, io sono seria, parlare di me come un'animale non mi entusiasma moltissimo. -E mi sembra che tu sia già a buon punto dell'evoluzione.- conclude serio. Annuisco.

-Ah Piccola, ti va oggi pomeriggio alle 17 e venti di andare all'aeroporto a prendere quel mio amico del bar? Sai è appena tornato dalle vacanze in Scozia e volevo che lo andassimo a prendere- dice reprimendo un sorriso.

-Sì, mi farebbe piacere conoscerlo. Vorrei sapere un paio di cose su di lui così da non farci figure di merda- Dico mentre lui comincia ad accarezzarmi i capelli.

-Beh hai ragione...- esita schiarendosi la voce. -si chiama...- esita ancora -Andrew Brown e.... ha la mia stessa età. ..- esita, non mi sembra molto certo di ciò che dice ma lo ascolto. -E niente, fa il portinaio di un famoso Hotel del centro. - finisce rilasciando un sospiro che sembra quasi... di sollievo. C'è qualcosa di strano in lui in questo periodo e non so cosa. -lo dobbiamo andare a prendere alle Quattro del pomeriggio- annuisco.

Dopo la fine della nostra conversazione, mi dirigo in cucina per preparare il pranzo. Zayn viene con me per aiutarmi. Gli do la roba per preparare la tavola, quindi piatti, bicchieri, tovaglioli e posate. Mentre sono hai fornelli e sto per scolare la pasta sento delle grandissime mani sui miei fianchi. Sento delle labbra umide poggiarsi ripetutamente sul mio collo. Quando sento che lo morde rilascio un gemito, poi lo bacia per allievare il dolce dolore. Spengo il fornello, mi giro nella sua direzione e mi fiondo sulle sue labbra, lasciando innumerevoli baci a stampo, per poi mordere il suo labbro inferiore, gli sfugge un gemito. In quel momento schiudo leggermente le labbra per far si che le nostre lingue si scontrino, si accarezzino, giochino. Dopo questo gioco di lingue scendo per baciare la sua mascella, il suo collo, per mordicchiare il suo lobo. Prendo il bordo della sua maglietta e gliela sfilo velocemente, cercando di nuovo il contatto con le sue labbra. Le sue mani scivolano sulle mie cosce, lui mi prende in braccio, io con le gambe abbraccio il suo bacino. Zayn comincia a camminare verso il divano. Lui mi sdraia sul divano e lui si mette a cavalcioni su di me. Mi sfila la sua maglietta e comincia con la bocca e la lingua a stuzzicare i miei capezzoli, mi sfugge un gemito di piacere. Inverto le posizione per ritrovarmi sopra di lui, sento la sua erezione da sotto la patta dei pantaloni. Glieli sfilo velocemente e li butto in un punto imprecisato della stanza. Libero la sua erezione anche dai boxer, per poi prenderla in mano e comincio a pompare piano. Sento il suo respiro farsi affannoso e i suoi occhi puntati su di me. Faccio dei movimenti circolari sempre più veloci fino a quando mi tocca la spalla.

Nothing |z.m/n.h| #Wattis2015Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora