NIALL' S POV
Prendo di corsa il giubbotto ed esco da casa sbattendo la porta. Ce l'ho fatta, finalmente ho scoperto dove tengono rinchiusa Amber. Dalla scena in aeroporto sono passate quasi due settimane. Sento la mancanza di Amber più ora di quanta ne abbia sentita appena uscito dal coma, prima sapevo che era al sicuro, ora invece non so se sta bene. Corro fuori dal vialetto di casa di Amber, uso i miei poteri per diventare invisibile. Arrivo di fronte al palazzo, il palazzo dove lei è rinchiusa; l' Organizazione. Un gran palazzo nel centro di Londra. Non so cosa sto facendo, non ho un piano, l'unica cosa che so è che uscirò da questo palazzo con Amber di fianco a me, non con lei in braccio morta. Entro dentro il palazzo. Arrivo al piano dove è rinchiusa Amber, il trentaduesimo. Davanti a me si apre un lungo corridoio bianco, le stanze sono su entrambi i lati, posizionate sfalsatamente. C'è una porta in particolare che attira maggiormente la mia attenzione, una porta in ferro con una piccola finestrella in ventro grande appasta per guardare all' interno della stanza e scoprire se dentro c' è o meno Amber. Mi avvicino alla porta lentamente, non vedendo nessuno ritorno visibile per non sprecare energia preziosa. Sto per poggiare la mano sulla maniglia della porta, ma senza alcun preavviso, la porta si spalanca, ritrovandomi di fronte Amber. I suoi capelli lunghi biondi le ricadono sulle spalle arruffati, i suoi occhi gialli mi scrutano cone se dovesse farmi i raggi x, le si intravedono gli zigomi sotto la pelle, i vestiti le calzano grandi sul corpo esile. Il mio cuore minaccia di uscire dal petto. Prima che possa proferire parola le poggio una mano sulla spalla sinistra per spostarla dalla porta che richiudo alle mie spalle, senza mai perdere il contatto visivo con i suoi occhi.
-Che ci fai qui?- mi chiede sussurrando.
-Ero venuto per farti uscire di qui- faccio una breve pausa per guardarmi intorno. Poi continuo -ma vedo che ci hai già pensato tu a questo-
-Allora, hai un piano?- chiedo.
-No, io ero lì che mi esercitavo con i poteri telecinetici e finalmente sono riuscita ad usarli- sussurra in risposta. -Tu?- aggiunge.
-Neanche.- ammetto sorridendo.
-Perfetto.- sussurra ironicamente.
Non riesco a distogliere lo sguardo dalle sue labbra, sono così... Perfette.
Poggio una mia mano sulla sua guancia destra. Con il pollice gliela accarezzo delicatamente. Intervallo lo sguardo tra le sue labbra e gli occhi, non so quale dei due dovrei guardare, sono entrambe perfette. Il mio cuore martella nel petto incitandomi a continuare, a fare di più. Poggio l'altra mia mano sul suo fianco magro, lei porta le sue mani a cingermi il collo. Le sue mani giocano nervosamente con il colletto del giubbotto. E finalmente le mie labbra sono sulle sue, come due calamite quando si attraggono. Schiudiamo le labbra all'unisono come se non fosse la prima che le nostre lingue si scontrano appassionatamente. Siamo talmente vicini che riesco a sentire il suo cuore che le paltpita nel petto, sarebbe quasi impossibile non sentirlo. Stacchiamo le nostre labbra. Poggia la sua testa sul mio petto, puo sentire il mio cuore che pulsa senza sosta, le sue mani cingono il mio busto, la stringo tra le mie braccia subito dopo, poggio la testa dopra alla sua per tranquillizzarla, per farle capire che l' incubo è finito e che ora ci sono a proteggerla: può contare su di me. Dopo non so neanche quanto tempo si sposta. Lascio il suo corpo a malincuore. Parlo subito per evitare che un silenzio imbarazzante si liberi tra di noi.
-Dai su, credo che sia il momento giusto per farti uscire di qui- sussurro prendendole la mano, con la scusa (vera) che senza contatto non riuscirei a renderla trasparente.
Poi entrambi diventiamo invisibili, spalanco la porta e la trascino immediatamente lungo il corridoio dopo che lei ha chiuso la porta alle sue spalle. A metà corridoio spezza il silenzio.
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Nothing |z.m/n.h| #Wattis2015
FanficDal capitolo 6: «-Come ti senti?- mi chiede aprendo il quadernetto. -Meglio rispetto alla settimana scorsa - rispondo sincera al dottor Malik . -Visto che il medicinale che ti ho prescritto funziona ?- mi chiede serio , credo sia serio , è indeci...