6 BUON COMPLEANNO NAOMI.
Mi svegliai alle sette,e mi infilai subito sotto la doccia. Asciugai i capelli e poi misi un maglioncino nero,un jeans skinny scuro e le scarpe aireforce nere. Mi truccai e mi spazzolai i capelli. Mi lavai i denti e presi il portafoglio,il cellulare,una bottiglietta d'acqua,e le sigarette,che misi in borsa con altre cose.Presi una penna e lasciai un bigliettino con su scritto che,ero andata in palestra e sarei ritornata nel tardo pomeriggio. Aprii la porta e poi la richiusi a chiave. Scesi le scale e uscii dal palazzo,ritrovandomi davanti alla moto di Axel. Axel stava fumando ed era poggiato alla ghiaia del giardino che c'è fuori il palazzo. "Buongiorno bella addormentata." Disse sbadigliando "Buongiorno." Dissi infilando la borsa nel porta cose della sua moto. "Perché mi hai fatto scendere alle otto,se i negozi aprono alle nove?" Io sfoderai il sorriso più falso nella storia dei sorrisi "Oh povero.Svegliarsi alle otto,per sdebitarsi con la ricercatrice di fidanzate. Io non sono cupido,e non ho tutto il giorno quindi butta quella sigaretta e andiamo a fare colazione." Lui buttò la sigaretta e alzò gli occhi al cielo. Il viaggio non mi risvegliò del tutto ma quasi. Mi portò in un paesino dove il Natale sembrava l'unica festività importante. Era decisamente una brutta giornata e stava per piovere. Fermò la moto,e io scesi guardando il cielo un po preoccupata. "Hai una giacca più pesante vero?" Lui mentre incatenava la moto a un palo annuì e si sentii un rombo. Axel uscì i due giacconi e io mi tolsi il mio,lui lo prese e me lo mise nella borsa che mi diede. Ci infilammo entrambi la giacca ed entrammo. Io più che una persona,sembravo un fantasma vestito e imbottito. Il locale,era una vecchia caffetteria,che sembrava un pezzo di antiquariato. "Perché mi hai portata qui?" Lui sorrise mentre si tolse la sciarpa "Uno:In questo paesino ci abita mia madre. Due:fanno caffè spettacolari. Tre:Un po' più avanti ci sono dei negozi dove puoi comprare vestiti,regali,addobbi natalizi o di compleanno,e una buonissima pasticceria dove fanno delle torte stupende e buonissime. E poi c'è un piccolo locale dove puoi trovare computer,fogli colorati,matite,penne e tante altre cose per gli inviti alle feste." Disse sorridendo. Io lo guardai con gli occhi brillanti "Devo consigliare a quei quattro di trasferirci qui."
Axel mi condusse al bancone e salutó il barista. Era un signore anziano,alto,con ancora tutti i capelli in testa e un paio di baffi. Aveva gli occhi azzurri e quando li vidi ne rimasi scioccata. Io quegli occhi li avevo visti, non sapevo dove,ma li avevo visti e mi si geló il sangue. Feci finta di niente e sorrisi. "Tu sei un'amica di Axel?"annuii "Insomma,non abbiamo un bel rapporto ma ci siamo conosciuti da poco..." lui si portó la pipa alla bocca e sorrise "Axel è bravo ragazzo." Axel sorrise e portò la lingua alla guancia e poi abbassó la testa. "Comunque volete qualcosa? Lei signorina?" Annuii e sorrisi "Un cappuccino con la panna." L'anziano sorrise "Questo posto è magico. Cara puoi scegliere la tazza." Lo guardai stupefatta. Non mi era mai successo. "Ehm c'è una tazza semplice lilla?" Annuì e si addentró in una stanza dietro il bancone.
"Ma che posto è?" Dissi rivolgendomi ad Axel "Ci veniva mio padre." Calai la testa e respirai a fatica. Mi si spezza il cuore quando sento parlare di queste cose.
Il locale era popolato da vecchietti con le pipe,o con le sigarette. "Non ti manca?" Fece un sorriso,più falso dei miei e annuì "Ormai da quattordici anni." Appena finì la frase il barista uscì dalla tenda con le nostre ordinaordinazioni,più una ciotola di marshmellow. Ne misi un po sul cappuccino e bevvi il contenuto e poi mangiai il mio cornetto. "Allora ti rivedremo Carola?" Sgranai gli occhi appena disse il mio nome "Scusi ma come sa il mio nome?" Axel si alzó e guardó il barista con un ghigno "Lui sa tutto."
I negozi in quel paesino erano vintage,classici e allegri. Mi sembrava di aver affrontato gli anni 90. Dopo che visitammo alcuni negozi molto strani,ne trovammo uno che sembrava carino. Le pareti erano,metà di legno e metà rosa antico. Guardavo i manichini,le crucce,i completi ...Ma poi trovai il vestito per Naomi. La rispecchiava in tutti i modi possibili. "Wow!" mi girai e avevo il respiro di Axel sul collo. Era rimasto anche lui affascinato da quel vestito "Beh te l-l-o pr-pro-vi ?" Scoppiai a ridere "Axel non lo comprerei per me.Insomma guardalo! Non mi rispecchia." Abbozzò un sorriso "E allora per chi è?" Sorrisi "Guarda che io sono un'amica fantastica. La migliore in assoluto. Tutti mi vorrebbero come amica. Ma la fortunata è quella nera di Naomi,e io non sono un'amica,io sono l'amica e come tale,comprerò questo vestito alla mia migliore amica." Fece una smorfia che era sullo sbalordito,e mezzo sorriso "Modesta la principessa." Siccome io e Naomi avevamo la stessa misura,me lo provai per evitare di rivenire in questo negozio. Prima che entrassi in camerino,Axel mi fermò per il braccio "E il tuo vestito?" feci spallucce ed entrai in camerino. "Lo cerco dopo." Gridai.Quando mi infilai il vestito sembravo un'attrice,una celebrità che doveva interpretare la parte,di un'altra ragazza di un libro. Era aderente con le bretelle spesse,nero. Un corpetto favoloso. Uscii e chiesi un parere ad Axel che era impegnato a giocare col cellulare. "Secondo te va bene?" Appena alzò gli occhi su di me fece un verso di approvazione "Non nego che sia un bello spettacolo,ma hai profondamente ragione. Tu non sei così cupa,tu se solare e devi trovare il tuo vestito,non quello degli altri." Sgranai gli occhi "Wow. Non immaginavo che un idiota come te,potesse dire cose sagge." Sorrise "Smettila di fare la chiacchierona e prova questo." Mi diede un vestito con le maniche lunghe,corto,aderente e bianco crema. Lo provai e quando mi guardai allo specchio,un sorriso a trentadue denti comparve sulla mia faccia. A quel punto comprai anche le scarpe e poi sentii il rumore della mia carta di credito diminuire,e questo spezzò molto il mio cuoricino.Axel mi portò a comprare gli addobbi per la festa e mi aiutò a fare gli inviti,e poi mi portò alla pasticceria dove ordinai la torta. Finimmo verso le tre del pomeriggio e ad entrambi,iniziò a brontolare il pancino.Mentre ci accomodavamo in un tavolo al ristorante,io feci una smorfia di dolore e mi sedetti "I miei piedi chiedono pietà." Axel sorrise e poi ordinammo dei panini e le patatine fritte. "Allora Bella Addormentata. Ti sei divertita ad uccidermi per tutta la mattinata?" Sorrisi e annuii "Certo. Avrei preferito vederti strisciare verso la sedia senza un minimo di forza,ma mi va bene anche così." Lui assottigliò lo sguardo "Sei sadica." Sollevai un sopracciglio. "Io? Sadica?" Sorrise "Si sei sadica." Passammo il resto del pomeriggio a consegnare inviti. Axel ebbe l'onore di conoscere mia sorella,e quella subdola della sua amica che mi stava sul cazzo,e a fine giornata consegnai anche a lui l'invito "Anche se mi hai fatto impazzire,te lo sei meritato." Gli consegnai il biglietto mentre scendevo dalla sua moto e prendevo i sacchi. "Ah e grazie. Il vestito è favoloso." Sorrisi e poi entrai nel palazzo dopo un saluto con la mano. Axel l'indomani mi aiutò a cercare un locale dove organizzare e poi mi aiutò a sistemare la sala,e poi a organizzare la festa a sorpresa più divertente del mondo. Stanca mi feci una doccia e andai a letto. Crollai subito. Appena mi svegliai andai in camera di Naomi "Auguri bionda." Lei mi sorrise. Era tardi e i tre erano al lavoro -bugia che dissi a loro di raccontare,perché si occupassero del catering- "Che si fa oggi?" Sorrisi "Stasera ho organizzato una cenetta al ristorante e andremo lì,se per te non ci sono problemi." Fece spallucce "No tranquilla. Staremo a casa a scherzare e piangere davanti a serie TV strane." Sorridente esclamai "Perfetto. Spero che il pigiama era sottointeso..." Scoppiò a ridere "Ovvio altrimenti noi non saremmo amiche." Battei le mani "Allora biondona ! Si va a fare caos dal nostro amico Ivano con la D muta." Scoppiò a ridere mi prese la mano. Siamo state tutta a mattinata a ridere,scherzare,tirarci cuscini,piangere e mangiare. Iniziò il pomeriggio con due bottiglie piene di energizzante e un brindisi alla bionda."Ti ho fatto un regalo." Dissi tutto insieme. Presi il sacchetto e lei lo aprì. Quando estrasse il vestito e lo guardò,si girò verso di me con la bocca spalancata "Buon compleanno migliore amica bionda." Lei mi abbracciò. Poi,quando ci staccammo dall'abbraccio assottigliò lo sguardo "Smettila di chiamarmi bionda. Io ho i capelli neri che mi rendono più sexy." Sorrisi e poi sfregai le mani "Porca miseria che freddo. Prima di andare al ristorante,dobbiamo passare dal locale di un mio amico che mi deve dare dei documenti da parte del capo,e poi i tre moschettieri ci aspettano direttamente al ristorante. Hanno detto che si cambiavano negli spogliatoi dell'ufficio." Fece spallucce "D'accordo." Verso le cinque ci iniziammo a preparare e lei,come previsto si mise il vestito che le avevo comprato e anche le scarpe. Cazzo era bellissima. I capelli neri e lisci le ricardevano sulla schiena e i suoi occhi azzurri sprizzavano felicità da tutti i pori. Le scarpe erano stupende "Bionda quasi quasi non ti riconoscevo. Apparte gli scherzi,sei bellissima." Lei sorrise "Grazie rossa. Anche tu sei bellissima. Hai scelto due vestiti che ci rispecchiano in tutto." Sorrisi e poi indicai il mio vestito,arrossendo "Veramente questo l'ha scelto Axel." Adesso che ci pensavo,mi chiedevo come avesse fatto a scegliere quello giusto. "Carola scusa hai appena detto che questo l'ha scelto Axel?" Era sconvolta quanto me "Si. Ma come accidenti ha fatto!" Alzò le sopracciglia e mi sorrise "D'accordo andiamoci a truccare." Annuii e andai nella mia stanza a truccarmi. Verso le sette eravamo pronte e andammo in macchina. Le indicai la strada del locale dove lavorava il 'mio amico' e quando arrivammo,inviai un messaggio a Marco. "Vai io ti aspetto in macchina." Mi lamentai per finta "No dai vieni anche tu. Da sola mi vergogno." Lei alzò le mani in segno di resa e spense la macchina per poi scendere. Ci incamminammo verso l'entrata e quando aprii era tutto spento,feci un sorriso falso e finto "Aspetta che accendo la luce. Sai si stava preparando per andare." Quando accesi le luci tutti esclamarono "Buon compleanno Naomi!" E mi abbracciò "Hai organizzato tutto tu?" io mi staccai dall'abbraccio e negai con la testa "Io e Axel ci siamo occupati dell'organizzazione e i tre moschettieri si sono occupati del cibo." Lei mi riabbracciò esclamando un grazie a trentadue denti e poi le dissi "Buon compleanno Naomi."
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PEZZI MANCANTI-IN REVISIONE-
Ficção AdolescenteCarola ha 20 anni,non frequenta l'università e non fa il lavoro dei suoi sogni. Viene da un paesino marittimo,ma si è trasferita in una metropoli con degli amici. Axel,di anni ne ha 23,ha lasciato la scuola a 15 anni,e non ha un lavoro in grado di s...