8 CAPITOLO

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8 VERITÁ E CONFESSIONI.
Erano passati diversi giorni. Axel durante tutte le notti entrava dalla finestra,e poi si addormentava accanto a me. Ma c'era anche un lato positivo,io mi sentivo al sicuro nel mio mondo parallelo,e quindi non facevo sogni orribili da giorni.
"Naomi mi annoio." Lei mi guardò mentre era in mutande e leggeva la sua rivista "Rossa ho la febbre e potrei mettermi a piangere da un momento all'altro,per disperazione e stress,quindi ho bisogno di riposo visto che domani avremo la festa in casa." Alzai gli occhi al cielo giocando col cellulare. "Naomi che facciamo? Io mi annoio." Lei chiuse la rivista e storse il naso "Hai ragione. Ma che facciamo?" Spostai gli occhi e mi stesi sul letto "Guardare la TV è troppo monotono." Lei non esitò a rispondere "Mh giá." Sospirai "Facciamo cosí. Andiamo nel salone e facciamo la cioccolata calda,con panna e i biscotti. E mentre assaporiamo l'inverno,giochiamo a indovina chi:la star. Ti piace l'idea?" Lei sorrise "Si cazzo! Non ce la faccio più a stare qua."
Mi alzai dal letto e andai nella mia stanza. Sentivo freddo e misi un maglione che mi aveva regalato mio papá per il compleanno. Io e mio padre eravamo molto simili,e per questo motivo litigavamo spesso,ma nonostante questo ci amavamo lo stesso.
Andai in cucina e trovai Naomi con le parigine,ancora in mutande ma si era messa un maglione lungo. "Tu e il tuo culetto sempre migliori amici eh?" Lei mi guardò sorridendo "Parliamo di te,Charlotte e Scarlett?" Mi misi accanto a lei "Ei! Le mie tette non c'entrano nulla con il tuo sedere." Lei scoppió a ridere "Oh guarda,tu non conosci le parti intime di tuo cugino." La bloccai "No grazie! Non voglio sapere niente di Marco e del suo amichetto." Lei si mise a ridere "No questa la devi sentire. L'ha chiamato Tyson." Scoppiai a ridere "Meglio Charlotte." Lei si poggió al bancone e incroció le braccia "Dai basta,perché il mio autocontrollo se ne sta andando su Plutone. Ingredienti:ricetta di tua madre?" Ritornai seria e come un soldato esclamai "C'è! Come tutti gli altri ingredienti,quindi meno chiacchere e più lavoro." Lei aprì il frigorifero e prese il latte "Chiama Giulia cosí abbiamo compagnia." Io la guardai poco convinta "Rossa! Che succede?" Sbuffai "Odio Veronica." Lei sorrise "Perché non dici a Giulia quello che combina?" Misi le mani in testa "Non mi ascolterebbe. Veronica non ha uno straccio di niente e Giulia la sostiene. Io ho l'impressione che la stia usando." Lei prese il telefono "Chiamala e dille che vogliamo stare sole con lei. Tanto per ricordarti dei miei problemi con Veronica." Feci una faccia perplessa ma poi la chiamai e lei si precipitó a casa mia senza l'oca bionda. Entró in casa,si tolse le scarpe e si mise il grembiule. "Si comincia!" Cominciai a mettere il cioccolato nel fruttatore,mentre Naomi riscaldava il latte e Giulia faceva l'impasto per i biscotti.
Dopo qualche minuto,nella cucina,si sentiva odore di cioccolato. "Giulia cambiati. Ci sono trentamila pigiami e quattrocentomila maglioni." Giulia scomparve per cinque minuti e poi ci raggiunse in pigiama e con una felpa di 'adventur time'. Mentre mangiavamo e giocavamo,un rumore rimbombó per tutto l'appartamento,andai nella mia camera e vidi Axel che rideva "Ma sei coglione? Mi hai fatta spaventare! Ti sei fatto male?" Lui aveva un'espressione di dolore "No guarda,sto cosí perché ho visto un unicorno nel cielo." Mi poggiai alla porta a braccia conserte "Il tuo sarcasmo è odioso." Lui si alzó e mi baciò sulla guancia "No! Tu sei odiosa." Alzai gli occhi al cielo e andò in cucina. Io lo seguii. Naomi e Giulia corsero ad abbracciarlo e io mi limitai a sorridere "Io non ci posso credere." Lui si girò verso di me sorridente "Prendi esempio Bella addormentata." Sollevai il mio dito medio e andai al bancone aggiungendo una sedia "Io ti odio." Lui si poggió al bancone "Se mi odi non avresti preso la sedia. Guarda,mia madre è più furba." Gli diedi un biscotto e sbarrai gli occhi "Mamma mia quanto parli. Ecco mangia cosí tieni la bocca chiusa."sentivo le risate de Naomi e Giulia che quasi,quasi,si prendevano i pop corn.
Dopo qualche ora,Axel si alzó e aprì il frigorifero "Avete birra?" Alzai gli occhi "No.Marco al ritorno la compra. Comunque sei assurdo. Ti abbiamo fatto la cioccolata,ritardando il nostro spuntino,quindi niente alcool per oggi." Lui alzó le sopracciglia incredulo a ció che avevo detto.
Axel verso l'ora di pranzo andó a lavoro e io mi buttai sul divano con Giulia,e Naomi andó a riposare. Io presi il telecomando e accesi la TV e in quel momento Marcó varcó la soglia della porta "Ciao ragazze!" Giulia si alzó e andó a salutarlo. "È inutile che ti alzi,tanto adesso si siede quí." Lui mi guardò e disse "Oggi no cuginetta. Devo farmi una doccia fredda e poi arrivo." Incrociai le gambe "Che è successo?" Lui sospiró "Ho fatto a botte con un collega e il capo mi ha detto che prenderá provvedimenti." Contrassi le sopracciglia e sussultai "E perché?" Lui si mise una mano in testa "Perché quel coglione ci prova sempre con Naomi,la fa ridere e io li guardo fulminando lui con lo sguardo." Mi alzai e gli misi una mano sulla spalla "Tranquillo. Se ti licenziano è meglio cosí la faccia di cazzo non guarda più Naomi." Lui sorrise e poi andó in bagno.
Mi ributtai sul divano e poi guardai Giulia che era strana "Che hai?" Lei caló la testa "Io e Veronica abbiamo litigato." Contrassi le sopracciglia più offesa che confusa "E perché?" Lei mi guardò "Ha fatto spese per una settimana con dieci capi per tre negozi,non mi funziona la carta e devo pagarmi le sigarette e l'affitto. Mi ha finito tutti i soldi." Boccheggiai incredula. Insomma immaginavo che la usava,ma non sul serio. "E lei?" Giulia incroció le braccia "L'ho cacciata. Insomma ho capito che mi ha usata,anche perché in una settimana non si è fatta vedere e nemmeno sentire. E ha usato anche te. Ha passato tutte le notti fuori ed usciva con Axel. " sgranai gli occhi "No no no! Impossibile! Axel ha passato tutte le notti con me! Cioè non ci sono andata a letto,abbiamo dormito assieme..." io arrossii e Giulia si stampò in faccia un sorriso malizioso "Uhuh. Interessante." Io cambiai discorso infastidita "No aspetta. Quindi io ho dormito con una persona che aveva addosso l'odore e "altro" di quella?!" Lei annuì "Non ci posso credere." Mi sarei voluta prendere a schiaffi,perché mi ero fidata di lui,anche dopo tutto quello che mi aveva detto. Scoppiai a piangere,Giulia si allarmó perché era un pianto isterico,mi aveva sentito fare così solo quando avevo il ciclo o mi facevo male "Shhh. Ei! Provi sentimenti per lui?!"scioccata da quella domanda,cominciai a parlare,e a dire cose non vere "No. Io provo un solo sentimento:l'odio." Giulia mi accarezzó la schiena e mi resi conto di esagerare,quindi provai a calmarmi e mi scusai "Ora ti do una notizia fantastica. Simone viene quí a Milano." Stavo per sputare il cuore. La mia famiglia è sempre stata legata,specie noi ragazzi. Simone e io siamo più legati. Ero contentissima di sentire quelle parole "Sul serio?! E quando?!" Dissi a trentadue denti "Verso la fine di Gennaio è a Milano." L'abbracciai entusiasmata.

Dopo un pomeriggio passato a piangere davanti a un film,Giulia decise di tornare a casa e io mi buttai sul letto con un nodo allo stomaco. Porca troia. Avevo dormito con un coglione che puzzava di sesso. Chiusi gli occhi,perchè ero stanca,volevo dormire,e non avevo fame,ma dopo un paio di minuti,un respiro caldo,si espanse su tutto il mio viso costringendomi ad aprire gli occhi. Appena vidi l'individuo davanti a me,e su di me,alzai gli occhi -chi meglio di lui- Io lo spinsi e lui si mise accanto a me "Che hai bella addormentata?" mi sussurrò all'orecchio. Io feci un sorriso,che sembrava più smorfia che finto,e ovviamente alzai il dito medio nella sua direzione. Lui sbarrò gli occhi e mi prese la mano,abbassando il dito "Non si fanno queste cose. Bambina cattiva." a quel punto esplosi e mi alzai di scatto dal letto puntandogli l'indice contro "Ah io sarei la cattiva? Mi hai mentito e sei uno schifoso che pensa solo a se stesso." Lui mi trafisse con lo sguardo "Che ho fatto adesso?" Feci una risata sarcastica "Tu hai dormito sul mio letto con la puzza di quell'oca bionda!Ecco che hai fatto Axel!" Lui alzò gli occhi al cielo e si alzò avvicinandosi. Io però non indietreggiai,volevo sfidarlo,sapevo di star giocando col fuoco,ma non mi potevo far fregare da lui. Girò intorno a me e certe volte si avvicinava per odorarmi il collo,poi si fermò davanti a me e mi spinse contro il muro,intrappolandomi tra le sue braccia "Lo sai che non devi giocare con me. E comunque stai tranquilla che non me la sono fatta ancora." Scoccai la lingua "E che ci aspetti?" Dissi con tono di sfida,lui calò la testa per alcuni secondi e poi la rialzò "Ascolta,no lascio mai le cose a metà. Quando mi farò te,mi farò anche lei." A quel punto ne avevo abbastanza e incominciai a urlare "Sei un porco! Non mi devi neanche sfiorare con il pensiero,nemmeno le seghe! Niente di niente!" Lui mi bloccò il viso con una mano "Sei troppo bella." abbassai gli occhi e respirai a fatica,stavo per abbandonarmi a lui,ma mi venne come un mancamento e subito dopo un attacco d'ira. Mi scollai da lui e mi chiusi in bagno,misi il pigiama che avevo portato con me di passaggio,e poi mi legai i capelli,aprii l'acqua e mi lavai il viso. Mi calmai. Mi asciugai il viso e mi guardai allo specchio,feci due bei respiri e poi aprii la porta buttandomi sul letto,chiusi gli occhi e mi abbandonai ad un sonno profondo.

Sentii un rumore accanto a me,mi stiracchiai,e aprii gli occhi e vidi Axel che era caduto a terra e che si era fatto male,incrociai le braccia e scoppiai in una risata divertita "Si ridi,divertiti. Non aiutare eh." Disse sarcastico. Mi alzai dal letto e gli porsi una mano,ma lui la tiro e caddi pure io battendo il braccio. Presi la prima cosa che trovai a terra e gliela tirai,ovviamente senza fargli male "Certo che te cadi spesso." Lui scoppiò a ridere "Ma sta zitta,che ho un mal di testa boia!" Incrociai le bracciai e mi insospettii "Che hai combinato?" Lui si accarezzò la testa "Ieri eri molto nervosa. Non mi andava di litigare,anche perchè litigare con te mi fa star male. Trovai dell'alcool e mi ubriacai e adesso stò così." Non sapevo se intenerirmi,o prenderlo a parolacce.

Dopo una bella doccia fredda e una colazione in casa,cominciai a sfogliare una rivista. Axel era andato a lavoro e Naomi era accanto a me sul divano che metteva lo smalto nelle unghia dei piedi "Dopo pranzo io mi occupo dei salatini e tu degli addobbi.Gli inviti?" Con lo sguardo sulla rivista dissi "Già tutto organizzato. Però io ho organizzato questa festa,per far conoscere al fratello di Axel,mia sorella quindi niente scherzi." Lei annuì e poi andò nella sua stanza,facendomi cenno di seguirla "D'accordo! Pensiamo alle cose più importanti." L'ascoltai con le braccia conserte e poggiata sulla soglia della porta "Sentiamo la cazzata." Naomi aprì l'armadio e si accasciò a terra "Che mi metto stasera?" Suonò più come lamento che come domanda. Alzai gli occhi al cielo e cominciai a guardare tutti i suoi vestiti. Mentre cercavo,notai una salopette di jeans chiara,larga di caviglie,e la presi ma poi trovai una gonna nera e un corpetto a fantasia floreale. Mi girai verso di lei con la salopette "Quella è tua. Mi sono scordata di restituirla." Sgrani gli occhi "Ma io non me la ricordo!" Lei sorrise "Non sono l'unica che ha tanti vestiti sai?" A quel punto me la presi e gli porsi l'outfit che avevo creato con top e gonna e lei approvò la mia scelta. Andai in camera mia alla ricerca di un top giallo,e delle scarpe col tacco a sandalo verde petrolio. Trovai tutto e mi provai gli indumenti. Mi arrotolai la fine della salopette e misi il top e i tacchi,per poi alzarmi le bretelle della salopette e mentre mi guardavo allo specchio,Naomi entrò e sorrise "Sei stupenda." Io mi girai sorridente e l'abbracciai "D'accordo. Ora mi cambio e mangiamo e poi FESTA!"

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