26 SALVEZZA.
"Carola!Quanto tempo! Mi sei mancata..." mi voltai verso il buio totale e riconobbi subito la chioma bionda e il tono rude. Incrociai le braccia sotto al seno "Kevin." Dissi alzando gli occhi al cielo. Di lui non avevo paura. Era degli Abicrom che non mi fidavo. "Che?! Non mi saluti?" "No! Vai via." Lui si avvicinó e mi inchiodò al muro. Mi guardai attorno e non vidi Matteo "Bastardo!" Ghignó e mi sollevó per i gomiti. Cominciai a dare calci al vuoto nel tentativo di beccarlo,ma i miei risultati furono vani.
Kevin non mi amava più e lo sapevo quindi mi chiesi cosa volesse "Kevin! Mettimi giù! Adesso!" Credo che avesse paura di me. Sapeva che potevo essere molto violenta,e anche se ero piccolina,potevo stenderlo e resistere ai suoi pugni e ai suoi calci. Mi mise a terra e lo guardai negli occhi "Cosa vuoi da me?" "Da te niente. Il tuo amichetto mi deve la bellezza di tremila euro. E adesso li voglio." Alzai un sopracciglio "Kevin! Lui vive da me perché non ha più soldi per pagare l'affitto. Non può pagarti." Annuí "Il pagamento va a discapito tuo." Contrassi le sopracciglia "In che senso?" "Nel senso che se non mi da i soldi,tu subirai le conseguenze." "Ma non ha senso! Che intendi fare?" "Gli Abicrom sono a Milano,e sono pronti a farti del male." "Come hai fatto a..." mi interruppe "Gli ho promesso la metá del guadagno. Ah e sappi che Lorenzo c'è rimasto male..." alzai le sopracciglia. Avevo paura. Avevo tanta paura. "Ehi! Che succede quí?!" Sentii la voce di Axel e sorrisi "Ciao traditore!" Lo salutó Kevin con un ghigno schifoso "Kevin! Buone maniere,è una femmina!" Lui alzó un sopracciglio "Mi devi dare i miei soldi,altrimenti le faremo del male." Mi indicó. Io mi strinsi alle spalle e mi grattai il braccio "Entro quando?" "Due giorni." Rispose con fermezza. Lui annuí e Kevin scomparve nel nulla. "Stai bene?" Cambiai subito discorso "Come cazzo fai a trovare tremila euro entro due giorni se non lavori più!" Lui emise un sospiro affranto "Non lo so." Incrociai le braccia "E perché hai promesso?" "Non ho altra scelta,e nemmeno tu." Mi infuriai "Sei sempre il solito! Stai di nuovo scappando dai tuoi problemi." Incominciai a gesticolare dicendo cose senza senso. Ad un certo punto mi bloccó il polso e me lo strinse "Se non do i soldi entro due giorni,ti ammazzano. Lo vuoi capire?!" Mi arresi e lui mi lasció il polso "E adesso che facciamo?" "Scappiamo. Che altro dobbiamo fare?" Alzai un sopracciglio "Magari chiamare la polizia?" "Non abbiamo prove e scatterebbe la denuncia. E quindi sarebbe peggio." Sbuffai "E se ci parlassi?" Si grattò la testa e negó con la testa "Non credo funzioni..." annuii e tornai al pub,presi la borsa e la giacca e insieme ad Axel andammo in macchina "Ti sei divertito?" "Insomma..." mi guardai le scarpe e lui partí "Ti avevo detto di non fidarti di Matteo." Lo trafissi con lo sguardo "E io ti ho detto che ti amo." "E questo cosa c'entra." Gli tirai un pugno sul braccio "Cazzo Axel! Ti ho visto che stavi rimorchiando quella..." "Per questo sei andata con lui?" "Puoi chiamarmi stronza ma si..." Chiuse gli occhi e accostó. Mi accarezzó la schiena e si chinó a guardarmi negli occhi "Perché non fai mai ció che ti viene detto,o fai sempre ció che ti è vietato fare?" Mi misi dritta "Perché tu scappi sempre dai problemi." "Questa non è una risposta attendibile." Presi la borsa e scesi dalla macchina. Lui scese dalla macchina e prese una sigaretta "Non sali?" "Si. Appena finisco di fumare ti raggiungo. Intanto tu sali." Feci come aveva detto,per una volta lo avrei accontentato.
POV'S AXEL.
Avevo paura. Tanta paura. Ma in quella posizione,non potevo fare molto. Sbuffai e dalla mia bocca uscí una nube di fumo denso,credo più per il freddo che per il fumo.
"Ei! Tu!" Alzai lo sguardo e vidi due ragazzi venire verso di me "Cosa volete?" Chiesi impassibile "Rivoglio la MIA Carola." Alzai un sopracciglio "Posso sapere chi sei?" Era alto quanto me,ed era vestito tutto di nero,ma era incappucciato e non riuscivo a vederlo. Lui si tolse il cappuccio e mi guardò con un ghigno "Giá mi presento! Lorenzo degli Abicrom.E voglio sapere dov'è." Sbarrai gli occhi e strinsi i pugni. Da quello che mi aveva detto Carola,lui doveva avere circa ventisette anni. "Perché dovrei dirtelo? L'hai quasi uccisa e ora la pretendi?" Aveva gli occhi scuri e i capelli castani. Non incuteva paura,ma dopo ció che avevo sentito sul suo conto...
"Ci vediamo tra due giorni." Buttai la sigaretta a terra e quando fui certo che se ne fossero andati,salii in casa. Mi precipitai da Carola che stava guardando il PC. "Cazzo! Avevi ragione. " contrasse le sopracciglia "Su cosa?" "Kevin si è alleato con gli Abicrom. Mi hanno minacciato e hanno minacciato anche te." Alzó gli occhi al cielo e incroció le braccia "Non posso rischiare. Devo parlare con loro." Chiamó Giulia e le spiegó che aveva bisogno di lei. Le raccontó tutto e poi chiuse la telefonata. Poi raccontó il tutto anche a Naomi e Marco. Durante la notte scoppió a piangere. La sentivo singhiozzare in silenzio per non svegliarmi "Stai bene?" "Si si tranquillo." La abbracciai da dietro e le diedi un bacio in guancia "Non è vero." Lei sorrise e poi mi accarezzó il braccio "Giuro che sistemeró tutto." "Tu devi smettere di fare cazzate. Conosco questa gente,è pericolosa..." feci sfiorare il suo collo con le mie labbra "Lo so. A me piace il pericolo." Dissi accarezzandole il collo "E io sono un pericolo?" Chiese "Ti ho appena detto che mi piace il pericolo." Si mise a ridere e la guardai negli occhi.
La baciai e la strinsi a me. Mise la testa sul mio petto e le misi una mano sulla schiena. "Che hai? Sei fredda e distaccata." Si mise a sedere e mi guardò "Cosa pretendi? Rimorchi una ragazza e quando ti conviene,vieni da me e prendi a pugni una persona che non conosci,solo per far vedere che io sono tua. Io non sono di nessuno." Rimase in silenzio,come se cercasse di mantenere la calma,poi fece un lamento isterico e cominció a saltare sul posto con le ginocchia,e poi scoppió a piangere "Ti amo!" Mi misi a sedere "Questo che c'entra con Kevin?" "Niente...ho accettato di uscire dal locale solo perché volevo farti ingelosire. Ma tu sei il solito stronzo e non lo capisci." mi avvicinai e le alzai il viso mettendole l'indice sotto il viso "Quindi eri gelosa?" "Noo?! Tu che dici?" Disse sarcastica.
Dopo un po,mi avvicinai di più e la baciai violentamente "E adesso sei gelosa?" Negó con la testa e sorrisi "Dai su! Dormiamo."
Si distese e si addormentó quasi subito,poi feci la stessa cosa.
Mi svegliai a causa di Carola. Quando è sveglia,è composta e si muove con grazia,il problema è quando dorme. Mi da pugni,calci e schiaffi. Poi certe volte mi si distende addosso e comincia a tirarmi i capelli e mi da anche qualche pugno,e spesso parla nel sonno e dice cose senza senso.Certe volte,dormire con lei è un incubo,ma se non dormo con lei incomincia a fare brutti sogni.
Mi alzai e presi una copertina,per poi mettermi sulla poltrona. Carola cominció ad agitarsi e saltare sul letto e mi ringraziai mentalmente di aver lasciato il letto prima,altrimenti mi avrebbe ucciso. Ad un certo punto si calmó e ricominció a dormire tranquillamente. Dopo un po di tempo si sveglió e si stupí di trovarmi sulla poltrona "Che ho combinato?" Sorrisi "Hai un sonno molto agitato. E sei aggressiva." Sorrise ed annuí "Domani che faccio? Non posso uscire..." mi grattai la testa "Passiamo un po di tempo insieme? Naomi e Marco sono andati sulla neve per un paio di giorni,invece Alfy e Alex sono andati a Roma." "Perció abbiamo casa tutta per noi..." disse alzandosi. Quando uscí dalla stanza,non riuscii a fare a meno di guardarle il sedere. Misi le mani sugli occhi e sospirai. Diedi un pugno al materasso "Maledizione!" Quando mi calmai,andai al bancone. Carola stava lavando i piatti con un pantaloncino del pigiama linguinale e una camicia abbastanza larga "Ti odio." Dissi guardandola,lei si girò e si poggió al bancone "Perché?" "Ti devi vestire. Ora! Subito!" e le lanciai un pantalone a caso. Lei lo buttó a terra e ricominció a lavare i piatti "Certe volte sei più strano di me..."
Il mio autocontrollo era scappato e mi ritrovai ad abbracciarla da dietro. Misi le mani sui suoi fianchi sotto la camicia e le sussurrai delle parole dette con sentimento e passione "Ti odio perché non mi ascolti mai e fai ció che vuoi tu. Ti odio perché vorrei riscaldare la tua pelle con la mia,ma rimarresti sempre fredda. Ti odio,perché la mattina mi fai questo effetto." La sentii irrigidirsi quando misi la mano sul seno "Axel non è il momento..." la sua freddezza era incredibile "Lo so. Ma ormai ci siamo dentro." Lei si voltó con il corpo,ma teneva la testa girata. Non mi voleva guardare. Incominciai a morderle il collo e a baciarle la mascella. Mise la sua fronte sulla mia e finalmente mi guardò negli occhi "Perfavore. Dimmi che mi salverai,dimmi che ci salveremo. Io non ho paura ne di Kevin,ne degli Abicrom,io ho paura di te,e ti prego,fammi del male,fammi tutto ció che vuoi,ma te lo chiedo perfavore,salvami da te." "E tu promettimi che anche se non andrá a finire come vogliamo per entrambi,non ti dimenticare mai di me. Perché è il tuo modo di salvarmi dal mondo intero." Annuí e la baciai. La misi sul bancone e le tolsi quella dannatissima camicia "Axel,ti voglio. Ti amo." Non riuscii a darle una risposta e nel mentre la facevo mia,scoppió a piangere "No. Non piangere. Perché piangi?" "Perché ho paura. E tu non puoi difendermi." "Hai paura dell'amore? Di me?" Lei scosse la testa "No. Ho paura del rifiuto." "Non ti ho mai rifiutata. Ma sono cresciuto in mezzo a persone che mi hanno fatto del male dopo che avevo dimostrato amore per loro. Ma credimi che un giorno riusciró a dirtelo e a urlarlo al mondo intero." Sorrise in mezzo alle lacrime "Promesso?" "Promesso." E subito dopo ritornai sulle sue labbra.
NOTA AUTRICE:
D'accordo,manca poco alla fine di questo libro e verso metá Febbraio,pubblicheró il siquel "frammenti". Intanto pubblicheró la storia di Stefano e Vanessa "Tutto molto odioso".
In "frammenti" pubblicheró il cast ufficiale visto e considerato che FINALMENTE ho il PC.
Volevo ringraziare anche AlexGiannelli per avermi citata sul suo libro.
GRAZIE di cuore.
Ciao ciao! Al prossimo capitolo!
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PEZZI MANCANTI-IN REVISIONE-
أدب المراهقينCarola ha 20 anni,non frequenta l'università e non fa il lavoro dei suoi sogni. Viene da un paesino marittimo,ma si è trasferita in una metropoli con degli amici. Axel,di anni ne ha 23,ha lasciato la scuola a 15 anni,e non ha un lavoro in grado di s...