5 DIVERSITÁ O UGUAGLIANZA.
Arrivammo a casa verso le sei del pomeriggio,e mentre maledicevo quel dannato ragazzo,per avermi non solo uccisa,ma anche sporcato e scombinato i capelli,scesi. "Bella addormentata,è stata una bella giornata." Ammiccò. Tutto sommato mi è piaciuta,quindi sorrisi riconoscente "Apparte le tue capacità di guida,anche a me." Sorrisi e lo salutai con la mano. Dalla borsa estrassi il mazzo di chiavi e aprii il portone,salii al mio piano con l'ascensore,e aprii la porta di casa. Mi tolsi la giacca e sbuffai. Buttai la borsa sul divano e poi gridai "Sono a casa!" Nessuna risposta,allora mi stranizzai. Andai verso la camera di Naomi,l'aprii e notai tanti vestiti sparpagliati per terra e i due piccioncini sul letto che dormivano. Io assunsi un sorriso abbastanza divertito e poi mi rintanai nel salotto e presi una pacco di patatine dalla dispensa. Poi mi inginocchiai sotto la TV davanti il divano e presi un DVD . Non aveva nome,allora lo inserii per curiosità. Era big daddy con Adam Sandler,il mio film preferito di quando ero piccola. Quando Alfi arrivó si precipitó a vederlo con me "Oggi che hai fatto?" Mi domandó. "Mica sei mio padre o mia madre?" Scoppiammo entrambi a ridere "Dai era per curiosità." Sorrisi e incrociai le gambe "Sono uscita con l'intensione di fare delle foto,ma poi quel ragazzo mi trovó. E voglio sapere perché vi siete presi sta confidenza per chiamarmi Bella addormentata!" Lui scoppiò a ridere "Ah perché anche lui ti chiama così?!" Incrociai le braccia,e volevo far finta di essere infastidita,ma infondo quel nomignolo mi piaceva "Si... vabbe lui lavora da sandwich on the fly e mi ha portata a mangiare lì..." Alfy sorrise "Insomma una specie di appuntamento?" Scoppiai a ridere "No! Ma che dici?! Nemmeno mi piace!" Alzó un sopracciglio e fece un sorrisino furbo "Sicura?" Feci una smorfia sarcastica "Sicura." Lui scoppiò a ridere per la mia faccia,poi mi girai verso di lui un po frustata "Scusa ma Alex quando arriva?" Lui sospiró triste "La prossima settimana...Carola mi manca da morire." Ritrassi le labbra dentro la bocca e chiusi gli occhi "Tranquillo. La prossima settimana ti rifai." Lui mi guardò triste "Ei che c'è?" Domandai "Lui è a Roma,perché sta cercando di essere ammesso alla State University di Los Angeles. Non potrei sopportare una distanza così..." rimasi scioccata. Alex al liceo era stato bocciato diverse volte,come infatti ero sbalordita da quell'iniziativa. Però a Milano c'era una buona università,perché andare a Los Angeles e soffrire? Perché poi non conosci nessuno,e devi sforzarti di parlare un inglese perfetto. "Perché andare a Los Angeles se qui ci sono molte università?" Lui tratteneva le lacrime "Dice che vuole espandere le sue conoscenze culturali." Guardai nel vuoto con uno sguardo affranto,e non so se era per l'amicizia con Alex,o per il fatto che il mio migliore amico stesse soffrendo. Gli accarezzai la testa "Io non voglio impedirglielo. Certe volte mi chiedo e se vado con lui? Ma poi mi ricordo di te,del tuo passato,del fatto che i tuoi si sono affidati a me,poi però penso come faccio senza di lui?"
Gli misi una mano sulla spalla "Senti. Comunque andranno le cose,Alex è sempre il tuo fidanzato,e comunque avete tanti mezzi per vedervi,anche con la webcam. Poi ci sono le vacanze di Primavera,e quelle di Natale. Se non dovessero accettarlo,magari lui decide di stare a Milano e espandere le sue capacità culturali anche qui..." lui mi sorrise riconoscente "Grazie tesoro." Io sorrisi e lo abbracciai. Continuammo a guardare il film ridendo,poi però mi misi a piangere perché il film era commovente,e io sono molto sensibile. Quando il film finisce Marco attira la nostra attenzione,uscendo finalmente dalla camera "Alla buon ora!" Dissi ridendo "Buonasera" disse un po frastornato "Ci avete dato dentro eh?" Dissi e entrambi scoppiarono a ridere,compresa me stessa "Naomi è sveglia?" Lui col sorriso annuì e io andai in camera loro.
"Buonasera porcellina." Lei sorrise "Vedo che qualcuno quí è di buon umore." Sorrisi "Ah io dovrei essere di buon umore?!" Scoppió a ridere e buttó la testa indietro "Tu? Che hai fatto?" Mi domandó "Ti ricordi lo stronzo di ieri? Stamattina me lo sono ritrovata in stanza. Era salito dalle scale antincendio,poi è andato via. Poi però mentre facevo le foto,è ricomparso e abbiamo passato la giornata assieme..." lei sorrise sorpresa "Uhuh." Sorrisi "Però c'è qualcosa di strano in lui... è decisamente un cattivo ragazzo,però c'è qualcosa di triste in lui..." Naomi sospiró e uscì il labbro inferiore per fare la faccia triste "Dai non ci pensare. È stata una bella giornata no?" Sorrisi a labbra strette e annuii "Giá. Io chiamo la pizzeria,è tardi,sono le sette e non va a nessuno di cucinare." Chiusi la porta alle mie spalle e andai verso il soggiorno,la cucina era vuota. Alfi era ritornato in camera sua e Marco era andato a rinfrescarsi un po. Io intanto andai verso il telefono di casa. Composi il numero e stavo per cliccare la cornetta verde,ma ad un certo punto la porta si aprì e sull'uscio comparve Alex. Prima sgranai gli occhi,e poi urlai di felicità e gli saltai addosso "Oddio! Sei quí! E Roma?!" Lui si mise a ridere e mi accarezzó le spalle "Anche tu mi sei mancata. Ho deciso di lasciare l'idea di andare alla State University di Los Angeles,perché a Milano c'è una buonissima università,e mi manchereste quindi... eccomi quá." Il mio sorriso si allargó di più e lo riabbracciai. Quando entró sorrise e si guardó in giro "Casa dolce casa." Intanto Alfi urló dal corridoio "Oh Carola ma chi è..." sgrana gli occhi quando vede Alex e lo abbraccia,lo bacia,piange,tanto che mi sono commossa. Dopo che Alex ha salutato tutti,mi viene in mente un'idea. Riunisco tutti e sorrido "Allora,Alex è tornato a casa,e noi non abbiamo una cena decente,che ne dite di andare a mangiare fuori?" Marco ridacchia "Per me va bene. Ma non ci portare dal tuo amico eh." Sorrido "No Marco,non è un locale adatto. Andiamo da Nightmare." Tutti annuiscono e ci andiamo a preparare. Mi infilo nella doccia e mi lavo i capelli. Poi esco e metto un paio di skinny jeans chiari,e un top corto,e le scarpe col tacco nere. Mi trucco pesantemente e mi pettino i capelli in una crocchia elegante,ma scombinata. Prendo una borsa dove metto il cellulare,le sigarette,e il portafoglio. Quando esco dalla camera vedo Naomi che indossa un vestito nero,corto,un rossetto molto scuro e indossa delle scarpe col tacco nere verniciate,aveva come al solito i suoi capelli neri e lunghi,piastrati e sorrideva. Eravamo tutti eleganti e di buon umore. Andammo a mangiare al Nightmare,che oltre a essere un ristorante era un pab,e diciamo che eravamo tutti un po brilli. Io ridevo per la minima cazzata,Naomi e Marco a malapena lo facevano in pubblico e Alfi rideva con me. L'unico sobrio era Alex. Io cantavo e mi ero tolta i tacchi perché i miei piedi,stavano soffrendo,poi Naomi insistí ad andare alla platea. La platea è una specie di arena,dove spesso vanno gli Skater per allenarsi nelle battles. Ci andavano anche aspiranti rapper,dove si buttavano sul freestyle,tutto questo solo di giorno,di sera o è vuoto,oppure ci sono ubriachi e strafatti. Grazie al cielo quella sera la platea era vuota. Quando la sbronza mi passó,presi una sigaretta e mi misi accanto ad Alex,mentre quei tre ubriaconi ballavano al centro. "Sono troppo ubriachi." Disse ridendo Alex "Ale,ma perché sei cosí triste?" Lui mi guarda "Non ho fatto gli esami a Roma,perché non saprei cosa fare senza di voi. Non voglio andare a Los Angeles senza di voi. Io voglio andare lì per studiare e divertirmi,non solo per studiare." Accennai un sorriso e gli misi una mano sulla spalla "Senti io sono un po andata per consolarti,ma ti puoi sempre confidare." Decisi di stare un po sola e salii. Mi sistemai negli ultimi posti e accesi la seconda sigaretta e guardai la platea quando... "Eii bella addormentata!" Alzai gli occhi al cielo e mi giarai "Perché mi tormenti così?!" Lui scoppiò a ridere "Perché ti ho detto che non ti libererai mai di me." Lo guardai mentre si metteva accanto a me. Eravamo in silenzio e il mio cervello faceva ragionamenti assurdi,ma poi mi ricordai del rappirto con mio padre "Axel? Perché se si è uguali,si tende a litigare,e se si è diversi anche ma in modo più violento?" Alzó un sopracciglio "Credo che si tratti di autostima. Se ti odi,se non ti piaci,è ovvio che tendi a litigare con una persona simile a te. Perché è come avere una versione umana di te stessa e finalmente puoi arrabbiarti con questa parte. Quando si è diversi,è perché le idee gli orizzonti,sono diversi. Oppure hanno entrambi un carattere forte. Non so darti una risposta ben precisa,quindi l'unica conclusione è questa." Feci uscire un nuvola biancastra dalla mia bocca "Non è solo questo vero?" Lui annuì "Perché mi hai fatto questa domanda?" Guardai i gradini e ci impiegai un po prima di rispondere "Io e mio padre siamo uguali,e non abbiamo avuto un buon rapporto. Tu e tuo padre?" Lui si accese una sigaretta e guardó il cielo "Non lo so. Lui è morto quando avevo quattordici anni,non assomiglio a lui,ci assomiglia mio fratello." Sgranai gli occhi "Oddio scusa! Mi dispiace..." lui mi guardò e abbozzó un sorriso "Tranquilla." "Se non assomigli a tuo padre,assomigli a tua madre." Lui scoppiò a ridere "Non sai quanto. Quando sono stato bocciato lei mi ha detto 'Fai bene ad assomigliare a me.' È molto ironica e sarcastica,quando parla del suo passato. Tu?" Scoppiai a ridere "Mio padre è sempre stato molto severo. Per la minima cazzata mi rimproverava. Non gli piace chi è diventato e non voleva che diventassi come lui. Però dopo quello che ho passato ha cercato di aiutarmi con calma." Lui abbassó lo sguardo e poggió i gomiti sulle ginocchia "Che hai passato?" Distolsi lo sguardo e muovevo la testa da destra a sinistra "Scusa,ma non mi va di parlarne..." lui annuì e si arrese. "Quando fai il compleanno?" Mi domandó tutto a un tratto. Mi ricordai che il 25 novembre era il compleanno di Naomi. Sgranai gli occhi,quando mi resi conto che il suo compleanno era fra tre giorni mi paralizzai "Che hai?" Scoppiai a ridere "La vedi quella scema che corre con i capelli neri? Tra tre giorni è il suo compleanno e io me ne sono dimenticata." Axel alzò gli occhi al cielo "Cosa devi fare?" Ghignai "Io ti sto aiutando con tuo fratello,ma tu mi dovrai aiutare con lei. Domani alle otto sotto casa mia. Porta la moto." Sorrise "D'accordo Bella Addormentata."
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PEZZI MANCANTI-IN REVISIONE-
Fiksi RemajaCarola ha 20 anni,non frequenta l'università e non fa il lavoro dei suoi sogni. Viene da un paesino marittimo,ma si è trasferita in una metropoli con degli amici. Axel,di anni ne ha 23,ha lasciato la scuola a 15 anni,e non ha un lavoro in grado di s...