Appena arriviamo al pub non sento il solito odore di alcool invadermi le narici le narici, no. sembra u posto abbastanza tranquillo.
Io e Maya prendiamo posto a uno dei tavolini in legno scuro e ordiniamo due cocktail .
Mentre parliamo tranquillamente sento una voce maschile resa metallica dagli amplificatori.
Mi volto verso il palco e noto un uomo sui quarantacinque anni -più o meno- presentare un po' impacciato. L' uomo aveva i tratti maschili resi più delicati dal passare degli anni, e gli occhi incorniciati sa piccole rughe.
-Sono lieto di presentarvi un gruppo di ragazzi che stanno coltivando il loro sogno. Tra poco saliranno sul palco-.
All' improvviso vedo tutta la stanza girare e le voci diventare ovattate;aspetto che passino le vertigini.
-Tutto apposto?-Mi chiede Maya
-Tutto ok , solo un calo di zuccheri!... scusa, dammi un attimo, vado a darmi una rinfrescata....-le rispondo in modo più dolce possibile.
<ok devo solo trovare il bagno> penso,<e devo cercare di non farmi riconoscere anche qui>.
Mentre sono assolta nei miei pensieri urto qualcosa, o meglio...qualcuno. Alzo lo sguardo e vedo un paio di occhi verdi scrutarmi incuriositi.
-Ehm...scusa, non volevo- si scusa il biondino con la quale mi sono scontrata.
-No, non preoccuparti, è colpa mia-sento un insolito calore sulle guance, quindi sto sicuramente diventando paonazza. Noto sulle sue guance un accenno di vermiglio che lo fa inizialmente sembrare dolce ma come tutti i ragazzi deve anche mostrare la sua sfacciataggine quindi forse per ego o forse per orgoglio maschile si mette a ridacchiare.
-hey , stai attenta a dove vai!
-s-si...scusa ancora!- mi voltai per andare ma mi afferrò il polso. Sembrava voler rimediare all' "errore" di prima:-Ehy, in ogni caso...io sono Alex-mi porse la mano
-Io sono Alice, Bhè ora vado... ci si vede!?
-Ok, alla prossima- mi voltai e finalmente riuscii nel mio intento di andare in bagno.
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Alex's pov
Mi ero appena scontrato con una ragazza , ma che dico: era un angelo.
Era bellissima e sembrava volersi nascondere dietro alla sua ingenuità. Quel viso poi: era perfetto,nei suoi tratti femminili e delicati. Alice sembrava muoversi con una tale leggiadria che per un attimo avevo pensato quasi non fosse umana-in senso buono-.
Ma la domanda più grande era: cosa mi succedeva? Io il solito scorbutico,chiuso in se stesso, e arrogante...ero imbarazzato?!
Non sapevo cosa stessi provando ma di sicuro, qualunque cosa fosse quella notte non mi avrebbe fatto chiudere occhio.
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#Spazioautrice
Ok, anche se non è un gran che, il capitolo sembra abbastanza carino. Commentate e al prossimo capitolo!
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Il colore del mare
RomanceAlice è una ragazza che dall' America, a causa del lavoro del padre, è costretta a trasferirsi a Livorno. La sua vita non sarà semplice, da quando incontrerà Alex: il solista di una band, dai capelli biondo miele e gli occhi verdi come il mare la ma...