-Alice scusa davvero,... io non volevo... ero solo ubriaco
-Lo so ma ho paura
-Fidati
-Io mi fidavo, tu mi hai perso la mia fiducia
-Lo so , mi perdoni?
-No, è troppo presto. Ho bisogno di tempo
-Ok, ma sappi che qualsiasi cosa accada io ci sono, io resto.
-Perché?
-Perché voglio essere una costante nella tua vita, voglio essere il raggio di sole che ti sveglia la mattina, voglio essere voglio essere il tuo sorriso e la tua gelosia.- inizia a dissolversi
-Ale, Alex perché scompari?
-Non lo so, Alice aiutami, Ali è tutto nelle tue mani.
Mi sveglio all' improvviso, con la fronte imperlata di sudore e il respiro che trema insieme ai battiti cardiaci.
Era un incubo.
Mi alzo per andare in cucina a bere un po'; nel frattempo guardo l'orario sul telefono. Sono le 6:40.
Verso l'acqua nel bicchiere e inizio a sorseggiare piano. Nel frattempo penso al significato di quel sogno: perché Alex stava scomparendo?
Forse perché sto uscendo dalla sua vita, o perché lui sta scomparendo dalla mia? Non ci capisco più niente.
Approfitto dei venti minuti di anticipo per fare una doccia calda, tanto non mi sarei riaddormentata comunque.
Vado in bagno e preparo la doccia facendo scorrere l'acqua, nel frattempo prendo l'intimo e i vestiti. Opto per dei leggins neri e una felpa lunga sopra dato che il freddo inizia a farsi sentire.
Entro nella doccia e mi insapono sia i capelli che il corpo con calma, inebriandomi dell'odore dolce e floreale del mio bagnoschiuma.
Quando esco dalla doccia sono le 7:15.
Asciugo i capelli e mi vesto applico un filo di matita e sono pronta anche oggi per andare a scuola.
Prima di uscire controllo di aver preso le chiavi e il telefono, poi mando un messaggio di buona giornata ai miei genitori ed esco.
Il tragitto casa-scuola è più travagliato del solito dato che in mente mi ripassano le scene dell'incubo.
Arrivo a scuola e Maya mi viene in contro felice come una pasqua <<Beata lei!>>, penso.
-Giorno! Ieri sono uscita con Diego mi ha portata in campagna a vedere le lucciole abbiamo parlato fino a tarda notte poi mi ha portata a casa sua...
<<Ma non prende mai aria questa?>>
...era dolcissimo vedessi poi che casa...
<<Ok, basta è troppo anche per me>>, decido di fare finta di ascoltarla per sopravvivere almeno fino alla mia classe.
Entro e mi siedo al mio solito posto accanto alla finestra.
Inizio a tirare fuori la roba finchè non noto un particolare. C'è un post-it giallo attaccato al mio banco.
"Scusa, dovevo farlo". Il biglietto è anonimo ma non credo sia difficile capire la sua provenienza.
Lo appallottolo e lo butto nello zaino, per poi prendermi la testa fra le mani e accasciarmi sul banco.
Cosa doveva fare? Andare a letto con quella? O c'è qual cos'altro che non so?
Vengo interrotta dall' arrivo in classe della prof di greco.
<<Bella giornata mi aspetta!>>
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Il colore del mare
RomanceAlice è una ragazza che dall' America, a causa del lavoro del padre, è costretta a trasferirsi a Livorno. La sua vita non sarà semplice, da quando incontrerà Alex: il solista di una band, dai capelli biondo miele e gli occhi verdi come il mare la ma...