Frequent smiles

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Alex' s pov

Sto andando da Alice per passare del tempo con lei.

Prima al telefono ha fatto finta di tossire, e credevo spesse che non sono così scemo.

Mentre penso alla serata che mi aspetta, le mani tremano sul manubrio della mia Honda;

so che non devo avere troppe aspettative, ma è più forte di me, e prima che riesca ad accorgermene, sto immaginando Alice con una crocchia disordinata in testa che cerca di ripulire alla meno peggio mentre arrivo, Alice che mi porge la ciotola con i pop corn, Alice che si accoccola stanca alla mia spalla.

Dopo dieci minuti circa, verso le 18:20, sono arrivato alla mia destinazione.

Parcheggio la moto e suono il campanello.

Ad aprirmi è una Alice in pigiama e ciabatte, e i capelli raccolti in una crocchia disordinata, molto simile a quella che avevo immaginato. Ma quanto può essere tenera?

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Alice' s pov

Verso le 18:20 circa, suonano il campanello.

Apro la porta e mi trovo davanti Alex.

-Uhm... vuoi entrare?- mi guarda con un sopracciglio alzato come per dire: secondo te?

Ridacchio falsamente per sdrammatizzare, ma ottengo l'effetto opposto; perchè per la testa mi passano certe idee di merda? Bho ...

Ci sediamo entrambi sul divano, e io cerco di allontanarmi il più possibile. Alex sembra accorgersene ma non dice nulla.

Premo play, e ogni tanto, con la coda dell' occhio spio Alex che sembra guardare più me che il film.

...Ma ci rendiamo coto delle cose che penso? Ho bisogno di uno psichiatra...pure bravo.

Alla fine di Breaking Dawn, mi alzo per una breve pausa.

-Ehi...uhm , posso offrirti qualcosa?

-Acqua

-Certo, arriva subito- dico e mi dirigo in cucina.

Mentre preparo le ciotoline con gli snack, canticchio Lazy Song di Bruno Mars e improvviso passi di danza a caso, facendo ondeggiare i fianchi e muovendo le spalle. Vengo interrotta dal suono delle sue risate. Cazzo che suono meraviglioso, lo ascolterei per ore senza stancami mai. Quasi quasi gli chiedo di farmelo registrare, così posso usarlo come suoneria. [no dai, non sono seria...vero?]

Mi giro cercando di tenere su il broncio più credibile che ho, ma a stento riesco a trattenere un sorriso; per un attimo vedo passare qualcosa nei suoi occhi verdi, ma sparisce subito.

-Non farlo- mi dice

-Scusa ma non credo di essere così male- mi sento offesa...

-No no, io intendevo.. non trattenerti dal sorridere. Per favore...

-Oh... ok- ora sorridiamo entrambi, di quel sorriso che prende anche gli occhi e ti scalda il cuore.

-Stavo pensando, ti va di uscire un po'?...Sempre se vuoi certo, altrimenti- è troppo bello quando è imbarazzato.

-Ehi ...sì vengo, ma tu oggi non vai al pub?

-Giusto. E se andassimo insieme, con la mia moto?

-Oh, certo, dammi il tempo di mettere su qualcosa-

Vado in camera e opto per degli skinny e un top rosso semplice sopra. Ai piedi le mie converse nere.

Metto solo un po' di matita e mascara, preparo la borsa e raggiungo Alex in cucina.

Sta seduto sul divano a scrivere qualcosa al telefono; appena mi vede si alza e gli si pianta in faccia uno di quei sorrisi da paralisi facciale. Ed è qui che mi sorge un dubbio: ma ho io qualcosa fuori posto, o cosa?...mhà

Chiudo a chiave la porta e cerco di salire sulla Honda senza fare figuracce, ma indovinate un po'? Cado perfettamente seduta e spero di non avere un livido sul sedere.

-Ahahahah... possibile che non sei mai salita su un motorino?

-Scusa se ci tengo alla mia vita

-No, non ci sei mai salita, altrimenti non potresti più farne almeno- forse ha visto la mia espressione confusa/sconvolta, perché gli viene la magica idea di esordire con :- Capisci cosa intendo, vero?

E a me viene la ancora più magica e pazzeschissima idea di esclamare un convinto "no", alla quale sicuramente seguirà una più che estenuante spiegazione sull'adrenalina e il vento tra i capelli.

E INVECE NO, si limita a fare spallucce e ad aiutarmi a salire, per poi seguirmi a ruota.

Mi tengo ai laterali della seduta, ma lui mi prende dolcemente le mani per accompagnarle ai suoi fianchi.

Appena parte, mi sento come balzare in avanti e d'istinto mi tengo più stretta a lui.

Posso sentire il suo profumo, One million, credo e una nota inconfondibile: lui.

Durante il tragitto guardo nello specchietto e lo vedo sorridere; che sia io a fargli quest' effetto?

Appena arriviamo vedo qualcosa di abbastanza inaspettato.


Il colore del mareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora