Finché non vedo mia sorella maggiore.
{ FLASHBACK }
Aveva 16 anni quando è morta,mentre io ne avevo 10.
Si chiamava Johanna.
Era una ragazza solare e simpatica.
Era dedita alla scuola e al pattinaggio su ghiaccio.
Era una ragazza seria.
Una sera d'estate,Johanna era andata ad una festa.
La sua prima festa.
Insieme a lei c'erano due sue amiche e i loro fidanzati.
Un ragazzo aveva 19 anni,perciò aveva la patente e la macchina.
Alle 21.30 arrivarono davanti a casa nostra.
Entrarono nel cortile e suonarono il campanello.
Andai ad aprire e vidi i suoi amici.
All'epoca per me erano dei giganti,dato che io ero alto un metro e un tappo.
Chiamai mia sorella e le dissi di scendere che erano arrivati i ragazzi.
E lei scesi subito.
Appena arrivò al pianterreno la vidi,per la prima e ultima volta,vestita in modo elegante.
Aveva un vestito lungo fino a metà coscia,azzurro.
Indossava delle scarpe col tacco altissime,e anche queste azzurre.
Aveva una collana bianca e un braccialetto abbinato.
Mi passo affianco,mi saluto dandomi un bacio sulla guancia e fu l'ultima volta che la vidi.
Lei e i suoi amici uscirono.
Salirono in macchina e se ne andarono.
All'una di mattina Johanna non era ancora arrivata e i miei erano preoccupatissimi.
Si chiedevano dove fosse e perché non fosse ancora tornata a casa.
Alle 2.00 qualcuno busso alla porta.
Svegliato di soprassalto corsi ed andai ad aprire la porta pensando di vedere mia sorella sulla soglia.
Invece mi ritrovai davanti due omoni mai visti prima.
Erano davvero imponenti.
Notai che erano vestiti in modo strano.
Dopo che li osservai per qualche secondo,vidi dietro di loro una macchina che lampeggiava.
Allora capii.
Erano dei poliziotti.
Mi chiesero:
"Dove sono mamma e papà?"
"Stanno dormendo"
"Puoi andarli a svegliare?"
"Si,ma perché?"
"Perché dobbiamo parlargli"
"Su che cosa?"
"Te lo diranno poi loro,okay?"
"C'entra mia sorella,vero?"
"Si piccolo"
"Dov'è? Sta bene? È viva?"
"Piccolo,te lo diranno poi i tuoi genitori"
"Okay,anche se ho già capito"
Mi girai,e pensai al fatto che mia sorella non stava bene.
Andai di sopra.
Entrai nella camera dei miei genitori e li svegliai.
Li per li mi chiesero se fosse arrivata Johanna e io gli dissi di no,ma che c'erano dei signori che volavano parlargli.
E pure loro capirono subito che c'era qualcosa che non andava.
Scesero di corsa.
Si posizionarono davanti ai poliziotti e cominciarono a sparare domande a raffica.
I poliziotti non riuscivano nemmeno a finire di rispondere,che dovevano pensare alla risposta ad un altra domanda.
I primi anni,i miei mi dissero che mia sorella era andata in cielo,perché era tanto buona e brava e doveva aiutare della gente.
Ma io non ero scemo,e capivo che Johanna era morta per non so quale motivo.
Comunque feci finta di credere a quello che mi dissero i miei genitori.
Pensavo: "se loro vogliono così,ci sarà un motivo."
Dopo qualche anno i miei mi dissero la verità.
Johanna stava tornando a casa in macchina.
Il 18enne era ubriaco,e gli altri non sapevano guidare.
Si misero lo stesso in macchina perché quel cretino aveva rassicurato tutti.
Lo scemo,prese male una curva a gomito.
La peggior curva di tutta la collina,infatti li ci sono spesso incidenti.
Comunque,ha preso la curva troppo larga ed è andato contro il guardrail.
Ha fatto un testa coda e si è fermato in mezzo la strada.
In quel preciso istante stava arrivando un tir e gli ha presi in pieno.
Mia sorella era proprio dalla parte in cui il muso del tir ha centrato in pieno l'auto.
Non ha avuto via di scampo.
L'unica volta che era uscita per svagarsi un po',è morta.
Tutta colpa di un deficente sprovveduto.
[ FINE FLASHBACK ]Johanna è davanti a me.
Era da tantissimo che non la vedevo.
Però è rimasta uguale a come me la ricordavo.
<< Ora avrebbe 24 anni.
Il suo sogno era fare criminologia.
Voleva diventare una profiler.
Trasferirsi in America e lavorare per l'FBI. >>
I miei pensieri sui sogni di mia sorella furono interrotti dalla sua voce.La sua voce unica.
La voce che non sentivo da troppo tempo.
La voce che mi raccontava le fiabe prima di andare a dormire.
La voce che mi rassicurava quando ero insicuro o pensavo di non riuscire a fare qualcosa.
La voce in cui mi sentivo al sicuro quando avevo paura.
La voce che mi proteggeva dai compagni bulletti.
La voce che mi dava corda quando i nostri genitori mi rimproveravano.
La voce con cui non ho mai litigato,perché non ne ho avuto il tempo.
La voce che mi mancava da morire.
La voce che non ha nessuno.
Perché nessuno è lei.
Perché nessuno è mia sorella.
Perché nessuno può sostituirla.
Perché qualcuno me l'ha portata via materialmente,ma nessuno la porterà via dai miei pensieri o dal mio cuore.La sento dire:
"Vedi quella luce bianca la in fondo?" - dice indicando la luce di prima
"Si,è stupenda vero?"
"Si,è bella,ma non ci devi andare"
"E perché no? È bella,calda e accogliente. È semplicemente perfetta"
"Perché io sono andata incontro a quella luce e non sono più tornata"
"Come?" - chiedo sbigottito
"Si Jacopo. Quella luce è la morte,il Paradiso per l'esattezza"
"E perché l'hai attraversata?"
"Perché come te,mi faceva sentire bene. Stavo vicino a quella luce e non ero più stanca e affaticata"
"E allora perché non dovrei attraversarla pure io?"
"Perché tu hai tutta una vita davanti"
"Cazzo,anche tu avevo tutta una vita davanti! E per colpa di quel coglione,ora non ci sei più!" - dico tra le lacrime
"Ehi,piccolo,proprio per questo non devi attraversare quella luce. Per non far sentire la gente che ti ama come ti sei sentito tu quando sono morta"
"E se per una volta volessi essere egoista e pensare solo a me stesso?"
"Ma Alessia è parte di te"
"Come fai a sapere di Alessia?"
"Prima di tutto ti piaceva fin da piccolo. E punto secondo,anche se sono morta,vedo tutto e tutti. Vedo te e mamma e papà. Vedo i miei amici. Vedo le mie amiche. Vedo e vivo. Vivo,anche se in una maniera differente"
"E perché non potrei fare come fai te?"
"Semplicemente perché non potresti stare più con mamma e papà e soprattutto con Alessia"
"E allora?"
"Come e allora! Ma se tu sei in questa situazione solo per lei!"
"Okay...e se ora avessi cambiato idea?"
"Ma mi prendi per scema?!"
"No"
"Allora non dire queste assurdità,per di più,pensando che ci creda!"
"Va bene,la amo alla follia.
Con lei mi sento completo.
Con lei sono di nuovo felice.
Con lei sto semplicemente bene"
"Stai meglio con lei,o con quella luce bianca?"
"A dire la verità con la luce bianca..."
"Okay,lo so che quella luce ti fa sentire in Paradiso. Ma il perchè è semplicissimo. Quella luce è il Paradiso! Ed essere in Paradiso vuol dire essere morti. Essere morti vuol dire non tornare più indietro. Essere morti,vuol dire non provare più niente. Essere morti vuol dire far soffrire un sacco di gente. Vuoi far soffrire Alessia?"
"No,ovvio. Ha già sofferto abbastanza"
"Allora muovi quel culo da atleta che ti ritrovi,fai la retromarcia e ritorna da dove eri prima"
"Ma io non voglio perderti di nuovo!"
"Ehi,piccolo,ma cosa hai pensato appena hai sentito la mia voce?" - mi chiede con la sua voce rassicurante
"Eh?!"
"Non hai pensato forse che qualcuno mi ha portata via materialmente,ma che nessuno mi porterà via dai tuoi pensieri o dal tuo cuore?"
"Si,ma come diavolo fai a saperlo?"
"Uno dei pochi pregi del fatto di essere morti"
<< essere morti,io non voglio essere morto. Io voglio essere vivo!>>
"Allora muoviti e vattene"
"Mi mancherai da morire sorellona!" - le dico fiondandomi addosso a lei per abbracciarla
"Anche tu"
La stringo forte forte,ma lei si stacca e mi dice:
"Quando eri piccolo potevi farlo,perché eri un nanerottolo per me. Ma ora sei cresciuto,e ormai sei un bestione!" - dice sommessa dalle risate
"In effetti è vero..." - dico anche io ridendo a crepapelle - "sappi che ti vorrò sempre un bene dell'anima"
"Lo so fratellino,lo so. Te ne voglio pure io,ed è per questo che ti dico che te ne devi andare"
"E come faccio?"
"Basta che ti giri,e cominci a camminare dalla parte opposta rispetto alla luce bianca"
"Okay"
Mi giro e non mi volto indietro. Perché so,che se lo facessi,non sarei abbastanza forte da rivedere mia sorella e continuare a camminare e allontanarmi da lei.
Vado avanti per la mia strada.
Mi dico di non voltarmi e che tutto andrà bene.
Ma ad un certo punto sento il mio corpo essere scosso violentemente da qualcosa.OOOOOOOO Spazio autrice OOOOOOOO
Ciao a tutti. Ho visto le 718 visualizzazioni e ho aggiornato subito.
Spero che il capitolo vi piaccia.
Aggiornerò a 850 visualizzazioni.
Così che possa pensare bene al seguito.
Vi voglio bene.
Leggete e fate pubblicità!
Ciao ciao!
Dalla vostra
~ book-infinitylove
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Non riesco a lasciarti andare (#WATTYS2016)
Lãng mạnSinceramente non so manco io come descrivere questa storia. Posso solo dire che parla di un amore complicato tra due ragazzi opposti. Questa coppia descrive perfettamente la frase: gli opposti si attraggono. Posso solo dirvi che è una storia diversa...