ALESSIA: LE SCOPERTE

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Dopo tutta quella scenata vedo entrare i miei genitori e Daniele. Mio padre inizia subito a chiedermi come ho fatto ha capire il loro piano. Allora, a questo punto, mi riparte l'embolo e gli urlo contro:

"Ma con chi credi di parlare? Quanti anni pensi che abbia? Credi che sia stupida?!"

"No, certo che non credo che tu sia stupida! Ma, non capisco come tu abbia fatto a scoprirci."

"Come tu saprai meglio di me, ho un QI elevato, molto elevato. Davvero credevi di poter fare tutto questo teatrino senza essere scoperto? In più sai quanto ci tengo a Jacopo!"

"Perché tieni cosi tanto a lui? Dopo tutto quello che ha fatto lo ami ancora?!"

A quel punto vedo la faccia di Daniele inscurirsi e diventare molto triste. Mi viene una morsa al cuore. Sinceramente non so se sia per il fatto di vedere Daniele triste per colpa di una bugia o per colpa della pura verità, che magari non conosco nemmeno io. Comunque sputo tutto d'un fiato:

"L'ho amato e tanto, con tutta me stessa. Gli ho dato il mio cuore, ma lo ha frantumato, e ben due volte. Gli ho dato la mia anima, ma l'ha lasciata volare via. Gli ho dato tutto quel che potevo, ma lui in queste due volte non è riuscito a trattenermi e proteggermi. Pensavo di non amarlo fino a poco tempo fa, ma appena ho saputo che il suo aereo è crollato, che rischia di essere morto e che ha preso quell'aereo per venire da me, il mio cuore si è riaperto per lui. Quel lucchetto che avevo messo per non farlo più entrare è crollato insieme a quell'aereo. E se lui è morto, quando lo scoprirò, il mio cuore morirà insieme a lui. Ma, se invece scoprirò che sarà ancora vivo, che il destino gli ha dato una seconda possibilità, gliela darà anche il mio cuore. Questo perché, molto semplicemente, i nostri cuori sono collegati dalla prima volta che ci siamo visti molto tempo fa. Purtroppo può fare tutto ciò che vuole con me, perché io gli ridarei mille occasioni per cercare di rifarsi. Non chiedetemi il motivo perché non lo so."

"Perciò tutto quello che abbiamo passato era una menzogna?" - mi chiede sconvolto e triste Daniele

"Mamma, papà, potreste uscire?" - rispondono in coro di si, cosi aspetto che escano e poi mi rivolgo di nuovo a Daniele.

"No, tutto ciò che abbiamo passato non è una menzogna. Tutto ciò che ho passato con te è stato bello e importante. Rifarei tutto con te, dall'inizio alla fine. Tutto ciò che ho provato è stato vero. "

"Allora perché mi lasci per lui? Cos'ha lui più di me?!"

"Non ha niente più di te. E' solo che per lui provo emozioni più forti"

"Ah, ho capito. Penso di poter andare allora" - si gira e si avvia verso la porta. Io, però, lo fermo fiondandomi su un suo braccio. Guarda male la mia mano e poi rivolge il suo sguardo verso i miei occhi e li tiene fissi aspettando una risposta.

"Non voglio che tu te ne vada. Ho bisogno di te, ho bisogno di averti al mio fianco per aiutarmi ed appoggiarmi in questo momento difficile. Poi, se mai dovrà toccare a te, io ci sarò. Però, ora te devi esserci per me"

"In poche parole sono la tua ruota di scorta"

"No! Tu non sei la mia ruota di scorta. Tu sei una delle quattro ruote che servono per andare avanti, e non voglio dover usare davvero la mia ruota di scorta"

"Io ci sarò sempre per te. Anche quando ti renderai conto di aver sbagliato, sarò la tua spalla su cui piangere, come prima del viaggio"

"Grazie, anche se è stato un colpo molto basso sottolineare il fatto che ciò che potrebbe succedere è già successo" - dico ridendo

"Non è colpa mia se mi è venuto un déjà-vu e l'ho detto" - dice anche lui ridendo

"A dire la verità il déjà-vu è un blocco neurologico che ci fa credere di aver già vissuto una cosa che sta succedendo solo ora..."

Non riesco a lasciarti andare  (#WATTYS2016)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora