Sono ancora appoggiata al petto di Giosuè. Il suo respiro è tranquillo, regolare.. al contrario del mio che sembra impazzito.
"Angelica?" mi richiama improvvisamente.
"Si?"
"Chiudi gli occhi"
Io aggrotto la fronte e sollevo il capo, guardandolo negli occhi.
"Perché?"
"Non ti fidi di me?" chiede facendomi un sorriso da mozzare il fiato.
Annuisco e chiudo gli occhi. Lo sento avvicinarsi e..improvvisamente un fortissimo dolore al petto.
Gemo di dolore e apro gli occhi, mentre davanti a me non vedo più Giosuè ma..Federick.
Spalanco gli occhi e le lacrime si impossessano delle mie guance."Dormi Angelica.. dormi" mi sussurra, mentre io perdo i sensi.
La testa mi gira incredibilmente e in questo momento avrei solo voglia di sbatterla contro il muro. Il caldo è insopportabile e sto sudando terribilmente. In giro si sente odore di bruciato. Quando finalmente mi sveglio, mi accorgo di essere legata ad una tavola di legno. Urlo immediatamente aiuto, anche se temo che nessuno verrà in mio soccorso.
Mi guardo intorno e noto che sono in una stanza abbastanza piccola e senza finestre.
Improvvisamente la porta si apre e la mia concentrazione si focalizza su Federick."Federick! Liberami subito!" grido, per poi tossire violentemente.
"Calma principessina. .immagino che prima vorrai farmi qualche domanda..."
"Liberami!"
"Non è una domanda" dice aggrottando la fronte.
"Sono all'Inferno.. non è vero?"
Federick annuisce.
"Benvenuta nel mio regno"
"Sono morta? Sono stata così cattiva da meritarmi gli Inferi?" domando agitandomi e cercando di muovermi, ma mi è impossibile.
Federick mi si avvicina e mi libera dalle catene semplicemente.. spezzandole.
Lo guardo sbigottita e lui si apre in una risata."Puoi muoverti adesso ma fai lentamente.. la ferita al petto potrebbe riaprirsi"
Mi guardo immediatamente la zona dove sono stata colpita e noto che non vi sono né graffi, né sangue.
"Ma..non c'è alcuna ferita" mormoro non capendo.
"Ti ho colpita con un pugnale maledetto. Ti ferisce ma non ti uccide" risponde.
"Quindi.. vuoi dire che tutte quelle parole.. i baci.. erano tuoi e non di Giosuè?" domando infuriata.
"Ovviamente"
Mi alzo immediatamente dal tavolo di legno e mi avvicino a lui con l'intenzione di colpirlo ma appena arrivo a pochi centimetri da lui mi fermo.
Lo guardo negli occhi e scuoto la testa prima di dargli piccoli pugni sul petto mentre i miei occhi liberano lacrime amare."Sono una stupida" dico allontanandomi e dando un pugno al muro, facendomi terribilmente male e sanguinando.
"È meglio se usciamo di qua" dice dirigendosi verso l'uscita.
"Chi ti dice che non scapperò? " domando.
"Se sei intelligente, non lo farai"
Chino il capo e lo seguo, mentre il caldo comincia a diventare davvero insopportabile.
"Federick. .non mi sento bene" confesso cominciando a barcollare.
Il demone mi guarda con i suoi occhi color petrolio e mi prende prontamente in braccio, correndo come un fulmine e portandomi ad un giardino, dove prendo aria e tossisco. L'aria fredda riempie i miei polmoni, mentre mi accorgo che il giardino è circondato da delle mura.
"Stai meglio?" mi chiede Federick.
"Sì...grazie" rispondo stupendomi delle mie stesse parole.
Federick sospira e si siede sotto un albero, mentre io lo raggiungo e mi metto di fronte a lui.
"Come hai fatto ad entrare in Paradiso?" chiedo pacatamente.
"Non ci sono entrato" risponde facendo una smorfia.
"Ma.. insomma, colui che credevo fosse Giosuè mi ha condotta all'Eden"
"È stato grazie ai miei poteri. Ho creato delle allucinazioni, in modo che potessi incontrarmi. Colui presente nell'Eden, ero io"
Mi imbarazzo all'idea di averlo baciato.
"Perché?" sbotto.
Federick alza un sopracciglio.
"Cosa perché?"
"Perché tutto questo? Perché? Il Paradiso, l'Inferno. .cosa ci faccio io qui? Perché sono ancora in vita?" domando esasperata.
"È la domanda che tutti noi ci stiamo ponendo" risponde freddo.
"Ma.. ci sarà un motivo per cui mi hai condotta qui.. volete farmi passare dalla vostra parte, vero?"
"Vogliamo scoprire cosa ha in serbo Lui" dice puntando l'alto "nei tuoi confronti"
Abbasso il capo e annuisco, pensando che in realtà Giosuè non sa niente di tutto questo. Sono stata una stupida a pensare che il mio angelo possa essersi innamorato di me.. è impossibile.
"Stai pensando a Giosuè?" mi domanda Federick.
Annuisco.
"Angelica.. probabilmente adesso mi odierai. .ma è molto meglio che in realtà sia stato io quello che tu hai baciato e no Giosuè. Il tuo angelo lo avrebbe fatto con affetto, mentre io solo per i miei piani, lo sai benissimo. I Serafini e gli Arcangeli gli avrebbero strappato le ali e condannato alla pena eterna.. avresti voluto questo?"
Lo guardo e scuoto la testa.
"No. .che stupida sono stata"
"Voi umani siete strani. Basate le vostre azioni sui sentimenti. Noi demoni invece usciamo l'intelletto, la logica"
"E in questo modo evitate di soffrire"
"E di provare le sensazioni più pure come l'amore" dice sorridendomi.
"Sicuro di essere un demone?" chiedo arricciando il naso.
"Fino alla punta delle mie corna" risponde ridendo, strappandomi un sorriso.
"Oh, eccolo finalmente un sorriso! Cosa vuoi fare Angelica? Tornare al Paradiso o restare qui?"
"Ma che domande sono? Lo stesso rimarrei qui" protesto.
"Certo, era solo un modo per sembrare gentile" dice alzandosi e scompigliandosi i capelli corvini, con una grazia non indifferente.
Mi alzo anche io e lo seguo all'interno dell'inferno, dove mi conduce verso una stanza.
"Questa, durante il tuo periodo di permanenza qui, sarà tua" mi informa Federick.
"Davvero?"
"Certo. Và a dormire e riposati. Oh, ricordati di chiudere la porta a chiave. Potresti attirare l'attenzione di altri demoni"
Annuisco e gli sorrido.
"Grazie" mormoro stupendolo ed entrando in camera.
"Grazie? Ahh, che strani gli umani" lo sento borbottare mentre mi butto sul letto, dove mi addormento immediatamente senza fare sogni.
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Angel- Destinazione paradiso
ParanormalAngelica è una semplice ragazza di 19 anni. Non ama la discoteca, non ama le feste, e allo svago preferisce un buon libro. Un giorno, di ritorno da una festa a cui non voleva andare, il suo fidanzato sbanda con la macchina ed hanno un terribile inci...