Capitolo 11 pt. 2

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"Ora dove si va?" Chiesi a mia madre
"Che ne dici di andare al Ghirigoro a prendere i libri?"

Entrammo così in quell'enorme libreria stracolma di libri fino al soffitto.
Controllammo la lista e ci dividemmo per fare più in fretta.

Mi soffermai davanti ad un libro: Maledizioni e Contromaledizioni (Stregate gli amici e confondete i nemici con le vendette all'ultimo grido: Teste Rapate, Gambemolli, Languelingua e molte altre ancora).

Un sorriso compiaciuto si formò sul mio viso. Quanti scherzetti avrei potuto fare a quei miei dolci cuginetti?

"Non ci pensare nemmeno." Disse ad alta voce mia madre che era dall'altra parte della stanza e per giunta girata di schiena. Come cavolo aveva fatto a vedermi?

Dopo aver sbuffato in modo da farmi sentire, riposi il libro nel suo scaffale e continuai la ricerca.

Una volta trovati tutti i libri e aver pagato, uscimmo dal negozio.

Ci recammo dallo speziale. Quel luogo puzzava veramente moltissimo, ma era pieno di cose interessanti.

"Mancano solo la bacchetta e l'animale che mi porterò."

Durante le spese, pacchi e pacchetti si erano fatti numerosi.
Ovviamente papà portava tutto.
"Sei un ottimo facchino." Lo derisi
"Se se grazie..." Bofonchiò in evidente difficoltà

"Ecco qui Ollivander!" Esclamò mia madre

L'insegna diceva: "Ollivander: fabbrica di bacchette di qualità superiore dal 382 a.C."

Entrammo facendo suonare il campanello.
Quello che doveva essere il signor Ollivander ci diede il benvenuto.

"Sembra ieri che è venuta a comprare la sua bacchetta, Anna."
Mia madre gli sorrise in risposta.

Quell'uomo era anziano e aveva dei grandi occhi grigi che ti incantavano, ma che ti facevano accapponare la pelle allo stesso tempo.

"Questa deve essere sua figlia allora- continuò l'anziano mago- vi assomigliate molto. Sta cercando la sua bacchetta, non è vero signorina?"
"Sì, signore."
"Dico che lei sta cercando la bacchetta, ma è la bacchetta che sceglie il mago...sarà la bacchetta a trovare lei."

Detto questo iniziò subito a tirare fuori delle scatole lunghe e strette dagli alti scaffali, mentre un metro a nastro mi misurava.

"Con quale mano usa la bacchetta?"
"Con la mano destra."

Iniziò a farmene tenere in mano qualcuna, ma non succedeva nulla.

"Bacchetta di larice con nucleo di unicorno, undici pollici e mezzo, flessibile" sussurrò passandomene un'altra

Avvertii fin da subito un calore improvviso alle dita. La mossi un po' sferzando l'aria, e accadde la magia.
Delle scintille uscirono dalla punta.

"È lei, è lei." Affermò mia madre

La mia bacchetta.

Dopo aver pagato 8 galeoni, uscimmo dal negozio trovandoci nuovamente nella via affollata.

"Perfetto abbiamo finito!" Esclamò mia madre
"No mamma ci manca ancora l'animale..."
"No, tesoro. Abbiamo finito."

Qualcosa non quadrava.
Ci dirigemmo verso la macchina passando per il Paiolo Magico, per poi arrivare a casa dopo circa un'ora e mezza di viaggio.

La stella nell'oscurità||Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora