La stella nell'oscurità||Draco Malfoy

Capitolo 21

La mattinata di lezioni era passata abbastanza velocemente; se non ci fosse stata la lezione di Storia della Magia avrei potuto dire che era passata in un lampo.

Eravamo in Sala Grande per il pranzo e, come mi ero ripromessa quella mattina, stavo scrivendo la lettera per la mia famiglia.

Cari mamma, papà, zii, zie, cugini e, per ultimo ma non meno importante, nonno

Sono arrivata ad Hogwarts da quasi un giorno ormai.

La scuola è meravigliosa, proprio come me l'avevate descritta, se non più bella.

Ieri sera ho affrontato la cerimonia dello smistamento e per la gioia di Alessandro sono stata smistata in Grifondoro!

Complimenti cugino hai vinto la scommessa contro Filippo... 1000 galeoni ben guadagnati.

"Hanno scommesso MILLE GALEONI per il risultato del tuo smistamento?" Chiese esterrefatta Beatrice che stava sbirciando il contenuto della lettera
"Di solito scommettono anche cifre più alte. Si sono contenuti." E mi misi a ridere ripensando e raccontando quella volta in cui si erano giocati cinquemila galeoni per una gara di corsa coi sacchi di patate.

Ti sta bene Filippo; così impari a fare scommesse sulla casa Serpeverde. - ripresi a scrivere la lettera

Mamma mi dispiace moltissimo per non essere stata smistata in Corvonero. Spero tu sia fiera di me in ogni caso.

Vi scrivo per raccontarvi un po' della mia nuova vita qui e per raccontarvi della giornata di ieri.

Sono ufficialmente una Testurbante!
Il cappello infatti era indeciso: come aveva detto il nonno, sarebbe stato difficile capire in quale Casa collocarmi.
La prima che il cappello ha tolto è stata la casa Tassorosso (mi dispiace zia Mari).
Poi quella Corvonero.

Il cappello c'ha messo cinque minuti e dieci secondi per decidere se prevaleva in me il cuore coraggioso di una Grifondoro o il cervello furbo di una Serpeverde.

Ma sono ufficialmente una Grifondoro!

Oggi abbiamo avuto le prime lezioni, e sembrano tutte interessanti, ma comunque difficili.

Ho già fatto amicizia con molti Grifondoro qui. Vi racconterò più avanti.

Ora sto pranzando in Sala Grande.

Siete sempre nei miei pensieri.
Aspetterò impaziente una vostra risposta,

Vi voglio tanto bene,
Eleonora Anastasia Caramell

Piegai la lettera in tre per poi riporla in una busta, che avrei sigillato con il timbro di Hogwarts (per non anticipare il risultato dello smistamento che sarebbe stato chiaro con il timbro Grifondoro) e che avrei spedito nel pomeriggio recandomi alla guferia dopo le lezioni.

Finii in fretta la mia fetta di dolce ai frutti di bosco e mi incamminai con gli altri verso l'aula di Trasfigurazione.

La professoressa McGranitt ci aspettava con lo stesso atteggiamento severo della sera precedente.

"La trasfigurazione è una delle materie più complesse e pericolose che  apprenderete a Hogwarts. Chiunque faccia confusione nella mia aula sarà spedito fuori e non sarà più riammesso. Siete avvisati." Ci mise in guardia subito

Ci consegnò dei fiammiferi che avremmo dovuto trasformare in un ago.
Prendemmo moltissimi appunti, ma alla fine l'unica che era riuscita a cambiare qualcosa del suo fiammifero era Hermione.

Il mio si era leggermente appuntito, una cosa veramente impercettibile.

Uscimmo alquanto sconsolati e abbattuti da quell'aula.

Essendo trasfigurazione l'ultima ora della giornata tornammo alla nostra sala comune.
Grazie alla mappa, che avevo fatto durante il pranzo, le ragazze ed io riuscimmo a trovare quasi subito la strada senza perderci.

Una volta entrata nella sala mi diressi verso una delle scrivanie dove avevamo a nostra disposizione i timbri per le nostre lettere da spedire.

Timbrai la mia e mi diressi di nuovo verso l'uscita per incamminarmi poi verso la guferia.

"Aspettaci!" Beatrice e Felicity erano dietro di me
"Dovete spedire anche voi delle lettere?"
Annuirono insieme
"Ok allora andiamo. Magari in tre non ci perderemo." Risi

La guferia si trovava in una delle tante torri del castello. Da essa provenivano centinaia di versi prodotti dai gufi, civette e barbagianni che vivevano al suo interno.

Iniziammo a salire la lunga scala esterna della torre che portava direttamente all'entrata della guferia.

Stavo salendo tranquillamente le scale, qualche gradino più avanti delle altre due, quando alla curva delle scala mi scontrai con qualcuno.