Capitolo 40

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Le vacanze di Natale sarebbero iniziate il giorno seguente.

Ero felicissima del regalo che mia madre mi aveva spedito per Harry.
Il fatto che non conoscesse nemmeno l'aspetto dei suoi genitori era terribile.

Lo avevo visto felice, ma sempre provato.
Non saprei cosa avrei fatto al suo posto.
Lo ammiravo per la sua forza, questo era certo.

Dopo cena le ragazze ed io ci precipitammo nella nostra stanza euforiche per il ritorno a casa.

Solo Merlino poteva immaginare quanto mi erano mancati tutti.

Hogwarts però mi piaceva ogni giorno di più: sembrava una seconda casa; una casa in cui potevi tornare quando ne avevi bisogno.
Un luogo grande, accogliente e caldo; be' caldo non proprio, diciamo solo in senso figurato.

In quelle ultime settimane il freddo era diventato veramente insopportabile e l'intera scuola era attraversata da spifferi gelidi che ti congelavano da capo a piedi.
Ero rimasta stupita dal fatto di non essermi beccata nemmeno un raffreddore.
Per non parlare delle lezioni di pozioni con Piton nei sotterranei: dovevo oltre alla camicia, al maglione e al mantello invernale, indossare una maglina di lana pura sotto alla camicia e la sciarpa durante le lezioni.

"Cos'è non sei abituata al freddo? Forse dovresti tornare in Italia dai tuoi babbani." Mi diceva ogni volta Malfoy alla fine della lezione; che ragazzo noioso.

La funzione della sua esistenza? Ancora sconosciuta.

In ogni caso l'indomani sarei stata a casa, tra le braccia della mia famiglia, e non avrei più visto il suo muso per un bel po'.

Pensando a questo presi tra le mani la foto di famiglia che tenevo sul comodino: eravamo tutti così felici e sorridenti che mi si scaldò il cuore.

Finì di preparare il baule infilando come ultima cosa proprio la cornice.

Andammo tutte a dormire emozionate come non mai.

La mattina seguente ci vestimmo con i nostri vestiti normali, non indossando la divisa dato che le lezioni erano finite.
Decisi che era giunto il momento di scambiarci i regali natalizi: così tirai fuori quattro pacchetti da sotto il letto.

Quello col fiocco verde era per Margaret, quello fucsia per Lucinda, quello blu per Beatrice e quello giallo per Felicity.

A loro volta tirarono fuori sedici pacchetti, e fu il disordine più totale:

"No, no quello è mio per Eleonora!"

"Mettilo giù, non è per te Margaret!"

"Oh per Merlino, non ricordo se era quello arancione o quello verde il tuo..."

Disperata mi misi una mano sulla fronte facendomi scappare una risata.

"Non ridere di noi!" Squittì subito Lucinda

"Non rido di voi...forse solo un pochino- ammisi- stavo pensando al fatto di come abbiamo legato in così poco tempo. Voi quattro siete il mio regalo di Natale."

"E tu, insieme alle altre, sei il mio." Sorrise Felicity

"Abbraccio di gruppo SU-BI-TO!" proclamò Lucinda

"Venite qui strambe." Rise Margaret

Dopo aver capito bene a chi spettava ogni singolo pacchetto (grazie alla mia direzione dei lavori, altrimenti sarebbero passati dieci anni) decidemmo di aprirli tutte insieme in quel momento.

I miei regali erano per fortuna piaciuti.
Le ragazze erano entusiaste: Margaret girava per tutta la torre con il suo abbonamento stagionale nella tribuna di famiglia mostrandolo a tutti; Lucinda aveva subito provato una delle numerosissime creme della confezione.
Felicity aveva indossato subito l'anello e mi aveva stretta in un dolce e caldo abbraccio.
Beatrice era felicissima della collana e, dopo averle spiegato il significato del ciondolo, si era messa a piangere abbracciandomi.

Dopo aver finito di aprire pacchi e pacchetti, corremmo in Sala Grande: era come sempre maestosa e bellissima, ma le decorazioni natalizie la rendevano ancora più speciale.
Ti facevano scorrere lo spirito natalizio nelle vene.

I tavoli erano ricoperti di cibo per soddisfare tutti gli alunni per un'ultima volta quell'anno.

"Così voi Weasley rimarrete qui." Chiesi a Fred
"Già. I nostri genitori sono andatati in Romania da Charlie- scrollò le spalle- perciò rimarremo qui."
"Ho dei regali per voi due." Dissi con sguardo malizioso
"Non serviva!- Esclamarono contemporaneamente
"Ma di certo un regalo lo si accetta, giusto Fred?"
"Giusto George!"

I soliti, pensai divertita.

Gli passai così le due scatoline.
"Le apriamo ora?"
"Sì, assolutamente."

Si scambiarono uno sguardo divertito per poi cominciare subito a scartare i loro rispettivi pacchetti.

Quando li aprirono le loro facce sarebbero state da immortalare in una foto per poi incorniciarla.

"Sono dei veri guanti di pelle di drago per battitori di Quidditch!" Esclamarono felicissimi

Avevo deciso di regalarglieli per Natale quando in una delle partite avevo notato le condizioni in cui riversavano i loro poveri guanti: erano visibilmente usati da anni e anni.

"Chissà quanto li hai pagati..."
"Oh George non ci pensare, sul serio. Non è nulla. Siete degli amici fantastici, era il minimo."
"Grazie!" mi abbracciarono, o soffocarono per meglio dire
"Abbiamo anche noi un regalo per te!"

"Ragazzi...non serviva sul serio."
Mi passarono un pacchettino ignorando le mie proteste.

Lo aprii curiosa scoprendo una sciarpa di un bellissimo viola.

"È una vera sciarpa Made in Weasley?" Domandai divertita
"Proprio così." Risposero insieme
"È bellissima ragazzi - e dicendo questo la indossai- ringraziate tantissimo vostra mamma e grazie ad entrambi per il pensiero, anche se non serviv-"
"Shhh sappiamo quanto soffri il freddo." Mi interruppero
"Vero.- ammisi- Grazie ancora. È caldissima e sofficissima." Sprofondai nella morbidissima sciarpa

"Ehi! Ma quella sciarpa era anche da parte mia!- Ron arrivò di corsa dopo averla notata da lontano al mio collo- ti hanno detto che era anche da parte mia?"
"No... veramente no...grazie mille Ron." Lo abbracciai "se i tuoi fratelli non si dovessero ricordare, cosa molto probabile- risatina conosciuta in sottofondo- ringrazia tua mamma da parte mia."
"Va bene." E si girò per andarsene
"Ehi Ron dove vai! Ho un regalo anche per te!"

I suoi occhi scintillarono per la felicità.

Gli diedi così la grande scatola che aveva la forma del forziere misterioso.

Lo analizzò tastandolo con le dita, per poi girarlo su se stesso un paio di volte.
Evidentemente non aveva mai visto un forziere dei pirati.

"Aprilo e basta." Gli gridarono dietro i gemelli

Ron aprì così la serratura ad incastro del forziere scoprendo una quantità industriale di dolci, dolcetti e caramelle: cioccorane, bacchette di liquirizia, gelatine, dolci babbani italiani, chi più ne ha più ne metta.

"Miseriaccia! -Esclamò tutto contento- grazie! Cercherò di farmeli durare, promesso...credo."

Risi a quel credo.
Era già tanto se gli sarebbero durate tre giorni.

"Eleonora dobbiamo andare." La voce di Felicity alle mie spalle mi ricordò l'orario della partenza

"Buon Natale ragazzi! Grazie ancora! Ron scriverò io a tua madre, non mi fido di voi Weasley!" Gridai mentre correvo verso l'uscita della sala grande.

Casa mia mi stava aspettando.
La mia famiglia mi stava aspettando.

"Buon Natale Eleonora!" Sentii la voce di Fred alle mie spalle

La stella nell'oscurità||Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora