Era San Valentino. Avevo scritto una lettera la notte prima per la mia ragazza.
E in più avevo comprato pure un regalino.
Dopo la scuola gli chiesi di vederci.
Al solito posto, era lì ad aspettarmi.
Gli diedi il regalo con la lettera.
Lei entusiasta mi abbracciò e mi prese a baciare.
Bene il regalo gli era piaciuto.
La lettera l'avrebbe letta a casa.
Lei non mi aveva fatto nulla.. ero abituato.. non mi regalava mai nulla.
Tornai a casa.
Pomeriggio palestra.
A fine palestra saremmo dovuti andare al compleanno di Nicola, l'amico di mio padre.
Al solito pub credo ci sarebbe stata quella ragazza.
Mi vesti in modo poco elegante.
Jeans camicia pesante blu scuro e le solite scarpe nere da tennis.
~
Le settimane prima al pub avevo fatto amicizia con la famosa signora che mi fissava la sera scorsa. Il suo nome era Tanya.
Mi insegnò a ballare i balli Latino Americano.
La salsa e altre robe così. Tutte di coppia. Mi sarebbe servito prima o poi saper ballare non si sa mai.
~
Arrivati al pub non c'era ancora nessuno nonché il festeggiato e altre persone tra cui la ragazza di Nicola e Tanya
Mi sistemai nei posti vicino Tanya e dall'altra parte avevo mio padre.
Mancavano ancora molte persone tra cui quella ragazza.
Dopo qualche minuto di attesa arrivò assieme a suo padre e la sua compagna Licia.
Gli unici posti rimasti erano i tre di fronte a me.
La salutai col mio solito sorriso stampato sulla faccia.
Lei fece un sorriso forzato.
Si sedette di fronte a me.
Tanya accanto mi continuava a parlare. Il mio obiettivo era ignorare la ragazza per farla in un certo senso incazzare o ingelosire. Magari non gliene fotteva niente ma intanto ci provavo.
Per attirare la sua attenzione raggiunsi suo padre e gli mostrai al resto del gruppo la mia nuova foto a petto nudo mostrando la mia muscolatura. Beh ancora mancavano gli addominali ma in fin dei conti era un bel vedere.
Mi accorsi che stava fissando la foto anche lei. Bene. Brava guarda.
Tornai a posto cominciammo a parlare. Al solito ero io a cominciare una conversazione o a stuzzicarla.
Portarono gli stuzzichini. Mentre mangiavo come un affamato mi accorsi che lei non mangiava.
《Che sei a dieta che non mangi?》
Gli dissi scherzosamente con un sorriso furbo.
《Non ho fame.》
Che freddezza.
《Ma sono solo salatini.》
《Mangiali tu che ti servono per fare muscoli》
E così aveva notato i miei muscoli eh?
Perfetto le sorrisi ancora con soddisfazione.
La situazione era piuttosto noiosa.
Mi venne un idea , presi il mio cellulare e mentre lei era presa a messaggiare gli scattai una foto a sgamo. Almeno così avrei attirato la sua attenzione. Così fu.
Gli mostrai la foto ridendo. Lei divenne rossa come un peperone e mi strappò il cellulare dalle mani.
Cancellò la foto e lo tenne ancora in mano. Preoccupato che potesse vedere le foto con la mia ragazza glielo strappai dalle mani.
Lei fece una faccia dubbiosa.
Al solito aveva ripreso a messaggiare.
Gli chiesi con chi stesse parlando.
Lei molto giù mi disse che in realtà non stava messaggiando con nessuno.
Che tipa strana.
《Beh allora parla con me》
Subito posò il cellulare e mi sorrise.
Sorrisi anch'io.
《Di dove sei?》
Gli chiesi.
《Di Giarre》
Nonché il paesino dove l'anno scorso avevo passato le "vacanze" dai nonni con mio padre.
In realtà già lo sapevo ma era tanto per parlare di qualcosa.
《Io ho molti parenti a Giarre.》
Gli elencai i nomi dei miei cugini e a quanto pare li conosceva ma di vista.
《Quanti anni hai?》
Continuai.
《12 quasi 13 tu?》
Rimasi incredulo. Dio sembrava una mia coetanea!
《Io 17.. davvero hai 12 anni? Sembri molto più grande!》
《Sì me lo dicono tutti..》
Fece una risata sarcastica.
《E tu invece ? Di dove sei?》
Mi chiese.
Finalmente mi fa una domanda lei miracolo!
《Catania》
《Ah.. peccato!》
Subito spalancò gli occhi e diventò un po rossa.
《Perché peccato?》
Gli chiesi con aria stronza.
《Nulla nulla..》
E riprese il cellulare. Avrei voluto disintecrarlo.
Nel tavolo vicino al nostro c'era una signora che cantava in modo stonato e io e lei ci scambiavano occhiate e risatine divertite prendenola in giro per come cantava.
Avevamo preso un po di confidenza.. almeno un passo avanti.
Prima o poi si sarebbe ballato sta sera e questa volta avrei voluto ballare con lei. E non come l'ultima volta. Ma di coppia.
Misero la musica. Lei andò subito in bagno forse per evitare di ballare non so. Mi alzai poco dopo anch'io raggiunsi la porta del bagno e aspettai che uscisse.
Uscì dalla porta quasi in corsa.
Ma la bloccai e l'avvicinai a me facendogli fare una piroette.
Cominciammo a ballare. Lei mi disse che era una pessima idea dato che non sapeva ballare di coppia.
Gli sorrisi e la strinsi ancora più forte a me. Durante i balli la guardavo fissa negli occhi. Lei era imbarazzatissima e abbastanza rigida.
Mi piaceva il fatto che la mia presenza la imbarazzava così continuavo a guardarla negli occhi.
Era rossa rossa e percepivo i battiti del suo cuore che stava impazzendo.
Danzammo per circa tre balli di seguito finché lei si allontanò da me e mi disse che si sentiva male.
Rimasi deluso.
Mi sedetti vicino a lei.
Mi disse che gli faceva male il fianco.
《Tu balla tranquillo》
《No mi fa male il fianco.》
Risposi prendendola in giro facendole capire che mi ero offeso.
《Sei fidanzata?》
《Mi sono lasciata ma credo che torneremo assieme.》
Vaffanculo.. in fin dei conti era davvero stupenda. Chiunque l'avrebbe desiderata.
Quella risposta mi diede rabbia.
Non capisco perché in fondo pure io ero fidanzato e avevo la scia di ragazze dietro.
Allora mi arresi.
La mandai letteralmente a fanculo.
Facciamola soffrire allora la stronzetta.
Chiamai Tanya , gli chiesi di ballare.
E danzammo in un modo abbastanza provocante. Mi misi apposta davanti a lei. Notavo fastidio nel vederci danzare. Bene guardaci e divertiti.
La voglia di averla mia era passata.
Che si fotta io tanto ho la mia ragazza.
Ma mi sbagliavo..