"12 - Gioco intrigante "

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La mattina mi svegliai piuttosto giù.
Quel sogno mi aveva confuso le idee più di prima.
Cosa aveva quella ragazza? Mi attirava particolarmente.
Forse la sua aria enigmatica mi faceva venire voglia di scoprire il motivo del suo sorriso triste. Dei suoi occhi spenti. Ma che sto dicendo.. non me ne deve importare nulla a me di lei.
Sono fidanzato cazzo.
La sera Manuela avrebbe fatto un altra festa.
Questa volta avrei portato la mia ragazza con me. Volevo evitare che capitasse qualcosa di strano.
Manuela e ylenia si odiavano parecchio. Spero non succeda nulla di spiacevole.
~
《È questa la casa.》
《Manuela lo sa..?》
《Sì.. ti ha invitata lei.》
Suonai al citofono.
Mi aprì lei.
Aveva un espressione assassina.
La presenza di Ylenia dentro la propria casa la urtava parecchio ma sapeva che se non avrebbe fatto venire pure Ylenia io non sarei venuto nemmeno.
La serata andava bene.
Musica , cibo , scherzi.
Avevo portato anche Alex il mio migliore amico.
Fece amicizia quasi subito con la comitiva.
D'un tratto Manuela attira l'attenzione.
《Ragazzi! Che ne dite di giocare a mosca cieca?》
Pessima idea.. Sapevo cosa aveva in mente.
Tutti erano d'accordo.. anche Ylenia.
Mi costrinsero a giocare.
La prima volta toccò al ragazzo della mia migliore amica , Raffy.
La stanza era piuttosto grande.
Mi nascosi assieme a Ylenia vicino al divanetto.
Il primo urlo fece capire che aveva preso qualcuno. Manuela.
Toccava a lei adesso. Si mise la fascia agli occhi. E continuò a cercare.
Mi allontanai dal nascondiglio e dopo qualche secondo prende Ylenia.
Toccava a Ylenia.
Rimasi nascosto vicino la porta dello sgabuzzino.
Mi sentì accarezzare il braccio. Qualcuno mi prese la mano.
《Ylenia? 》
Sussurrai.
Mi mise un dito alla bocca come per dirmi di fare silenzio e mi baciò delicatamente le labbra per poi passarmi un mano sotto nei jeans.
Il suo profumo.. Manuela!
Si allontanò da me.
Ylenia era lontana, la sentivo parlare chiedendo dove fossimo.
Qualcun altra mi si avvicinò.
Capelli ricci.
Profumo.. Carmen.. cosa vuoi fare..?
Mi mette una mano anche lei sui jeans.
Si erano messe d'accordo per caso?
il gioco Continuò per ore. I baci anonimi continuavano.
A giocare erano molte ragazze.
Carmen, Manuela, Raffy, Ylenia, Sabrina, Alessandro.
Sto gioco dei bambini mi sembrava più un gioco pervertito.
La sera tornai a casa ancora più dubbioso.
Non potevo continuare così.
Non potevo continuare a ferire Ylenia.
Andai a dormire.
A scuola. Durante la lezione di Matematica mi arriva un messaggio.
《Heii》
Una ragazza su facebook che mi aveva aggiunto qualche giorno prima mi cerca.
Il suo nome era Elena.
Occhi stupendi. Capelli lunghi lisci e neri. Aveva un bel visetto.
Ultimamente ci scambiavamo dei like a vicenda sulle foto senza mai parlarci. E così aveva deciso di cercarmi eh?
Presimo a parlare.
Molto simpatica , stava allo scherzo.
Mi chiese il numero.
Tornato a casa mi contattò su whatsapp.
Parlammo tutto il giorno.
Ci siamo scambiati qualche foto. Non era male. Aveva un bel fisico.
E così la mia cerchia di ragazze si allargava.
~
Passavano i giorni.
Arrivò un sabato.
Mio padre.
《David sta sera vado al pub, ti va di venire?》
Non avevo nulla da fare e poi avevo voglia di ballare.
《 D'accordo..》
~
So che non c'è. Inutile farsi film mentali. Arriva una telefonata, mio padre dato che stava guidando mi chiese di rispondere.
《Pronto?》
《Hey bello, a che punto siete?》
《Nicola, siamo per strada.》
《Mancate solo voi sbrigatevi.》
Stavo per chiudere.. mi venne un flash.
《Nicola!!》
《Dimmi.》
《La figlia di Orazio.. c'è? 》
《Sbrigati si sta annoiando.》
Rispose lui con una risatina.
Chiusi il cellulare.
Il cuore mi prese a battere.
Cosa mi prende?
~
Arrivammo, questa volta mi catapultai dentro il locale senza aspettare mio padre.
Eccola li seduta.
Ha due posti liberi alla sua sinistra.
Presi di mira la sedia vicino a lei.
Mi guardò con un aria enigmatica.
Non capivo se era felice o no di vedermi.
La salutai con uno dei miei soliti sorrisi.
Ero felice di vederla.
Il suo profumo.. dio.
Quanto cazzo mi sei mancata ragazza noiosa eh?
Salutai gli altri mi avvicinai nuovamente a lei e gli dissi:
《Direi che posso sedermi no?》
《Vedi altri posti liberi?》
Avevo dimenticato quanto fosse antipatica.
Feci un lungo sospiro e subito mi sedetti vicino a lei.
Al solito telefono aria triste.
Molto più triste.
《Ehm.. allora. come va?》
《Va. Tu?》
《Sisi, tutto bene.》
Aveva un espressione troppo seria.
《Successo qualcosa ?》
Le chiesi con aria comprensiva.
《Ho litigato col mio ex..》
E così avevano nuovamente litigato.
Non c'era notizia migliore.
Cercai di nascondere un sorriso ma non ci riuscì.. sperai non se ne accorgesse. Cosa avrebbe pensato? Che la sua tristezza mi faceva ridere?
《Ma come una ragazza bella come te single?》
Improvvisai.
《Ho dovuto allontanare tutte le persone che mi stavano dietro per lui..e adesso eccomi qua tutta sola.》
Mi fece un sorriso finto.
Prese il cellulare e mi fece leggere qualche chat col suo ex.
《Una persona come questa è meglio perderla guarda.》
Divenni serio. Una rabbia improvvisa mi invase. Mantenni la calma.
Presi a mia volta il cellulare.
E così la signorina qui aveva la scia di ragazzi dietro?
Non volevo sentirmi inferiore. Così le mostrai le chat con le mie ammiratrici.
Un sorrisetto soddisfatto mi si stampò in faccia.
Improvvisamente Nicola ruppe i nostri discorsi.
《Ragazzi per il matrimonio vi presto la mia macchina eh》
Parlava di me e lei.
Io sorrisi fissandola.
Lei imbarazzata lo richiamò ridendo come una bambina.
Finalmente la vedo ridere.
Mi sei mancata..
Notò la mia collana mezzo cuore.
Merda.
《E quella?》
Disse indicando la collana.
《La mia migliore amica.》
Faccia sospetta.
Cercai di cambiare discorso.
《Ma allora, come mai non sei venuta?》
《Ho avuto degli impegni, che è ti sono mancata?》
Fece un sorrisino furbo.
《Chiedevo stupida.》
Mi diede una pacca sui pettorali.
Subito dopo me li fissò con ammirazione e le sorrisi compiaciuto.
Per passare il tempo gli mostrai alcune mie foto.
La vedevo alquanto pensierosa.
Che occhi.. diversi dalle altre volte.
Non usava il cellulare.
In fondo non è così male..
《Che occhi da bimba tenera che hai.. 》
Lei spalancò gli occhi e arrossì.
《Cosa?》
《 in fondo non sei così acida..》
《Ho solo chiuso il cuore in cassa forte e dimenticato la combinazione》
《Sta sera ti vedo diversa.. felice.》
Stava arrossendo e sorridendo allo stesso tempo. Ed io? Ero incantato da quegli occhioni meravigliosi.
Gli diedi il mio cellulare con la tastiera dei numeri.
Volevo il suo numero.
Mi guardò strana e si mise a scrivere il suo numero.
Speravo che lo salvasse scrivendo il suo nome e invece no me lo diede senza nome. Cazzo.
E ora cosa gli metto?
Lei mi guardava.. ehm.. "Rincoglionita"
Guardò il nomignolo fece una smorfia offesa.
《Stronzetto!》
Spensero le luci. Si balla.
Questa volta si alzò assieme a me.
Ballammo assieme tutta la sera.
Era meno fredda più dolce.. meno distante.
Guardarla negli occhi era impossibile.
I suoi occhi dio..
Improvvisamente se ne andò verso il bancone.
La seguì di soppiatto.
Aveva chiesto un bicchiere d'acqua per poi appoggiarsi sul bancone ad aspettare.
Vista da dietro sembrava una bambina da coccolare.
La voglia di abbracciarla fu inevitabile.
La abbracciai da dietro.
《Hey.. tutto bene?》
Tremava.
《 S-si》
Tornammo a ballare.
Alla fine della serata una volta in macchina la cercai solo per darle il numero.
《Hey, salvati il numero.》
《Bestia, ahaha notte.》
《Ahaha notte.》
Non avevo intenzione di cercarla. Avrei aspettato che lo facesse lei.
Non volevo fargli capire di avere interesse.
Esatto.
Interesse.

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