Io giorno dopo raccontai l'accaduto della Sera prima alla mia ragazza.
Sapevo che si sarebbe infuriata per aver ballato con una ragazza che non era lei.
Così fu.
Dovetti subire una delle sue tante romanzine.
Avrei potuto benissimo nasconderle tutto ma ho preferito dirglielo , forse avevo voglia di litigare.
Forse mi stavo stancando..
2 giorni a litigare finché poi grazie al mio carattere da stronzo riuscivo a manipolarla e a farla pentire delle cose che mi aveva detto facendo infine pace.
Ormai sapevo come fare con le ragazze.
Il mio trucco era studiarle, trovavo i metodi per comportarmi con la ragazza dolce, la stronza , la fredda, la depressa, la noiosa.
Mi compiacevo di me stesso.
~
Passavano settimane e della ragazza noiosa non c'era traccia. Non veniva più al pub. Che fosse tornata col suo ragazzo? Beh a me poco importava.
Le ragazze che mi andavano dietro aumentavano a dismisura ogni giorno.
Ma momentaneamente le misi tutte da parte dato che a breve sarei dovuto partire per fare le Gare di Lotta a Roma.
Andavo ogni giorno in palestra ad allenarmi.
Sarei dovuto arrivare a 63 kg per partecipare.
Così mi impegnai a fondo con tutte le mie forze.
~
Arrivò il giorno della gara.
Io e uno dei ragazzi partimmo assieme al mister.
Tutto filava liscio.
Arrivò il momento del peso per verificare se ero del peso giusto.
62,9 kg. Eccellente!
Dopo aver dato i nominativi andammo tutti al ristorante li a Roma.
Avevo fatto digiuno per settimane mangiando solo pochissima roba leggera e acqua.
Finalmente mi abbuffai come non mai.
La sera dopo aver raggiunto l'albergo fecimo una lunga chiacchierata io il mio amico.
Domani ci saranno le gare. Meglio dormire.
Mattino. Ore: 6:00.
Il mister ci svegliò urlando al suo solito nella camera. Non ci restava che alzarci.
L'aria era tesa. Era la mia prima gara.
Avevo ansia. Troppa ansia.
Il palazzetto dello sport era immenso.
Pieno di gente e lottatori come me.
Fecimo un breve riscaldamento e poi tornammo nelle tribune aspettando che la gara cominciasse.
La gara cominciò, i ragazzi lottavano in base alle categorie e al peso in 4 tappetini diversi.
Il mister mi chiama..
Tocca a te.
L'ansia mi invase come un orda barbara.
Sudavo freddo.
Avevo troppa ansia cristo.. non andava bene.
Il ragazzo con cui avrei dovuto lottare , era del nord. Biondino , alto , abbastanza palestrato. Troppo alto..
I due mister si misero agli angoli del ring a guardarci.
Ero di fronte a lui.
Mi tremavano le gambe.
La tensione era alle stelle.
Lui sembrava sicuro di sé.
Non mi guardava negli occhi.
Fissava per terra.
L'arbitro diede il fischio d'inizio.
Scattai immediatamente verso di lui.
Mi teneva distante con le sue lunghe braccia. Pezzo di merda.
Cercavo di rompergli la difesa ma aveva una grande resistenza.
D'un tratto riesce a prendermi per un braccio, mi blocca.
Il panico.
Il mister mi urlava di liberarmi.
Ancora più panico.
Lo respinsi con una spinta. Si allontana, gli vengo in contro.
Riesco a bloccarlo per la testa.
Era mio.
Ma fa una cosa che non mi aspettavo.
Riesce a scivolare sotto dalla mia presa bloccandomi per il bacino.
Era finita.
Una rovesciata e bum.
A schiena per terra.
Avevo perso..
Mi alzai , mi diede la mano.
Salutai il mister avversario.
Il mio mister aveva un aria delusa.
Lo avevo deluso..
Le gare finirono.
Ero arrivato settimo.
Chiamai la mia ragazza.. non rispondeva.
Avevo bisogno di sfogo.
Così chiamai mio padre.
Poco dopo ricevetti delle telefonate dalle mie amiche mi chiesero come era andata. Male.
Tornato a Catania in aereo.
Accesi il cellulare.
Erano le 11:00 sarei voluto andare a casa a riposare.
Mio padre mi chiese:
《Dove vuoi andare sta sera? Il gruppo si è organizzato al pub credo ci sia pure quella ragazza》
Quella ragazza.. mi si illuminarono gli occhi. Volevo vederla.
《Sì papà andiamo al pub》
Arrivati al pub stavano già ballando.
Salutai il gruppo.
Vidi il padre della ragazza.
Chiesi dov'era.
《Mia figlia non è voluta venire. Aveva da fare》
Bene.. mi tocca stare da solo sta sera.
Non so cosa mi prendeva ma beh.. mi mancava. Avrei voluto fosse qui.
Tornammo a casa molto tardi. Avevo bisogno di dormire.
La sognai quella notte.
Sognavo di danzare con lei ancora una volta.