"22 - La nostra spiaggia"

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Io guardavo lei, lei guardava me, l'aria era fresca, gli uccellini cinguettavano, mi avvicinai. Mordeva le labbra, voleva baciarmi. Mi accorsi di essere in una foresta.. cosa ci faccio in una foresta?
《Kate! 》
La chiamai. Nessuna risposta.
Mi guardava con espressione triste.
Non può essere, non poteva essere che...
Improvvisamente mi svegliai di soprassalto. Era solo un sogno..
Era presto. Poco dopo alcuni minuti suonò la sveglia. Mio padre rigirandosi sul letto si accorse della sveglia e si alzò per staccarla.
Aprì la finestra.
《Papà ho come l'impressione che il bagno in piscina sia rimandato..guarda un po che vento che c'è.》
Mio padre guardò fuori, fece spallucce e disse:
《Ho pagato per divertirci. Un po di vento non fermerà la nostra vacanza!》
Aveva ragione. Al diavolo il vento.
Andai in bagno, mi diedi una sciacquata sul viso. Al solito capelli.
Misi i jeans e una maglietta aderente e giù dal bungalow.
Kate non era ancora pronta.
Salì le scalette esterne e bussai alla porta.
《 Un attimo!》
Rispose.
《Ancora non sei pronta? Apri su.》
Mi aprì la porta era già vestita doveva mettersi le scarpe.
Entrai in camera sua.
Un po in disordine ma vabbe dettagli.
Correva in giro per la casa.
Mi fisavo allo specchio.
Come sempre.
Poi vidi la mia camicia sul letto.
《La mia camicia, posso portarla o vuoi tenerla anche sta notte?》
《 Ci ho dormito come se fosse un pigiama, lasciamela.》
Rispose lei con tono dolce.
Le feci qualche foto a sgamo mentre era seduta sul letto a mettersi le scarpe.
Sentì suo padre uscire assieme a Licia dalla porta a fianco.
Spero non pensi male..
《 Prese le chiavi?》
《Sì, andiamo》
Spense le luci e Scendemmo per le scale.
Tutti erano sotto ad aspettarci.
Suo padre mi gettò un occhiataccia.
Lo ignorai.
《Sì va a fare colazione giusto?》
Chiesi.
Tutti annuirono.
La colazione era immensa come il pranzo e la cena della giornata precedente.
Dopo aver mangiato qualcosa tornammo in camera per mettere i costumi.
Il vento era piuttosto fastidioso.
Andammo di nuovo in piscina.
Questa volta eravamo solo io e Kate a stare a mollo.
Il resto si prendeva il sole.
《S-sto co-congelando!》
Disse lei tremando.
《Anche io.. u-usciamo? 》
Annuì.
Il vento stava rovinando la giornata.
Ci misimo sulle sdraio per prenderci il sole.
Mi venne un idea.
《Kate.》
《 Sì? 》
《Mi passeresti l'olio abbronzante?》
Almeno così avrebbe toccato il mio corpo. Credo che desiderava farlo ma non aveva il coraggio di dirmelo.
Prese l'olio e cominciò a spalmarmelo addosso.
Aveva delle mani d'angelo.
Mancava poco che mi addormentassi.
《Brava ragazza, almeno servi a qualcosa》
Gli dissi scherzosamente.
Mi lanciò una smorfia ridendo a sua volta.
Il mio corpo cosparso d'olio alla luce del sole faceva risaltare la mia muscolatura. Mi piaceva farmi ammirare.
La beccavo a guardarmi parecchie volte. Perfetto.
La mattina la Passammo a visitare il villaggio.
Poi a lei venne un idea.
《David, che ne dici di andare in spiaggia? 》
Era ancora molto presto.
《D'accordo》
Risposi.
La sabbia era piuttosto calda.
Qualcuno si faceva il bagno nonostante il mare fosse alquanto agitato.
Passaggiammo lungo la spiaggia. Finché non dovemmo tornare in dietro dato che era ora di pranzo.
Quel posto mi piaceva ci sarei tornato magari più tardi.
Il pomeriggio c'era una gara di freccette.
L'organizzatore era Baka il ragazzo di colore che la sera prima mi aveva dato il microfono per dire il titolo della canzone.
La partita mi divertiva.
Anche kate partecipò.
Compreso il gruppo e altra gente.
In fine.
《Allora chi vuole giocare a palla a volo sulla spiaggia?》
Disse Baka.
Alcuni si fecero avanti.
Compreso il gruppo.
Eccetto me e Kate.
《Voi non giocate?》
Chiese a noi.
《Ehm.. nono.》
Risposi. Volevo stare un po di tempo con Kate da soli.
Ci convinse ad andare.
Raggiunta la spiaggia Baka e il resto dei partecipanti si avviò verso il campo da gioco.
Tutti tranne me e Kate.
La presi delicatamente per il polso e gli feci cenno si seguirmi.
Lei si fece trasportare da me senza paura e senza esitazione.
La portai sulla riva.
Il mare era sempre agitato.
Ci misimo un po a parlare.
La fissavo.. I suoi capelli color oro brillavano alla luce del sole. Quel nasino.. le guanciotte rosse.
Fissava il mare. Era spensierata.
Si gira verso di me con un ampio sorriso.
《Che guardi?》
Disse lei ridendo dopo essersi accorta che la fissavo da un po.
《Sei dolcissima..》
Lei arrossì guardando in basso.
Mi avvicinai eravamo entrambi seduti.
Era momento di sciogliere il ghiaccio per bene.
La stuzzicai con qualche battutina.
Gli feci il solletico. Lo soffre parecchio.
Si rotolò per la sabbia. Finché non ci trovammo uno di fronte all'altro.
I nostri cuori cominciarono a battere fortissimo. Percepivo emozione da parte sua.
Mi avvicinai. Aveva capito che volevo baciarla.
Ma faceva la preziosa. Si girava non mostrandomi le sue labbra.
Che stronza.
《Meglio andare ci staranno cercando, non li sento più credo che la partita sia finita.》
Disse lei.
《Va bene. Andiamo.》
Risposi.
No mia cara.
Mi alzai. Mi chiese di aiutarla.
Vuoi essere aiutata? Certamente.
Mi diede la mano.
Mentre stavo per sollevarla gli feci lo sgambetto e cadde per terra ridendo.
《Stronzo!》
Urlò ridendo.
Mi trovavo sopra di lei.
Sdraiati sulla spiaggia.
Il rumore del mare.
Il vento delicato sulla pelle.
I suoi occhi questa volta mi guardavano seri.
Provai a baciarla niente da fare.
Mi arresi. Fanculo.
L'aiutai ad alzarsi.
Di nuovo. Ci guardammo negli occhi.
Mi avvicinai ancora una volta.. cosa fare? Baciarla? Mentre pensavo improvvisamente mi baciò.
Un bacio di 5 secondi.
Si allontanò imbarazzata.
Ci allontanammo dalla spiaggia.
Gli altri ci stavano cercando.
Dio. Finalmente. Ma non volevo un bacio di 5 secondi. Il desiderio di assaggiare un altro suo bacio mi invase i pensieri.
Tornai nella camera. Era quasi sera.
Dovevamo vestirci eleganti. Continuavo a pensare a cosa fosse accaduto un attimo prima.
Jeans chiari e camicia nera.
Raggiunsi il gruppo. Lei ancora non era arrivata.
Arrivò dopo qualche minuto. Non parlavamo. Solo sguardi e silenzio.
Questo silenzio mi stava cominciando ad annoiare.
Erano circa le 11 di sera.
《Kate, ti va di fare due passi?》
Annuì.
La portai dove il pomeriggio avevamo giocato a freccette.
《Hey, guarda un tavolo da ping pong!》
Disse lei.
《 Sai giocare?》
Le chiesi.
《Ehm.. no!》
Rispose.
《Perfetto nemmeno io!》
Scoppiammo a ridere e ci misimo un po a giocare.
La pallina andò fuori.
Andai a prenderla.
Mi avvicinai per dargliela.
《Allora? Me la dai la pallina?》
Mi chiese lei sorridendo.
《Mmh.. e tu che mi dai in cambio? 》
Mi guardò in un modo che non aveva mai fatto.
Ci avviciniamo ed ecco che prendiamo a baciarci.
Buttai racchetta e pallina per terra.
Gli misi la mano sul viso e continuai a baciarla.
Lingua, ci baciammo per minuti.
Non avevo mai provato questa strana sensazione. Da quanto tempo avevo desiderato quel momento..
Il cuore mi pulsava in continuazione.
Ogni tanto smettevamo solo per guardarci negli occhi.
Per poi riprendere a baciarci.
Il sapore delle sue labbra uniche.
Mi dava alla testa. Quei baci rischiavano di crearmi dipendenza.
Cosa stavo facendo?
Innamorarmi?
Beh ormai era troppo tardi. Mi ero fottutamente innamorato.
Ero pazzo di lei.
Quella sera tornai in camera con una felicità indescrivibile.
Dei messaggi..
Anna:
《Tu! Devi raccontarmi qualcosa?》
《Ehm.. no.. almeno che tu sappia qualcosa..》
《 So tutto.》
Gli raccontai tutto filo per filo.
Ero già pazzo di Kate da ben 5 fottuti mesi.
《Cosa ne pensi di tutto ciò? 》
Mi chiese.
Mille pensieri.. Ricordi.. persone.
Al diavolo tutti. È di Kate che sono innamorato.
Credo di amarla.

~09/05/2015

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