Ian Somerhalder
Sono due giorni che ho litigato con Ronny. Due fottuti giorni che non la sento.
In teoria dovrei fregarmene, perché.. insomma, non la conosco neanche, non l'ho mai vista, l'ho sentita solo una volta al telefono, ma quella voce. Dio, quella voce mi faceva venire i brividi. E quelle labbra, Dio quelle labbra mi mandavano a puttane il cervello.
Non mi sono mai sentito così per una ragazza. Mai. Neanche con Caroline, con lei era più chimica a letto. Alla fine non la conoscevo poi così bene, ma il suo corpo! Oh quello si che lo conoscevo. Tutti sapevano che stavamo insieme solo per il sesso, ma io pensavo di amarla, ma capì che non era cosi quando scoprii che mi tradì con un mio amico e, semplicemente, troncai con lei. Non mi sentivo ferito, usato. Nulla. Ero normale, neutro. Ma con Ronny è diverso. Quando mi ha detto quelle parole, o meglio, quando ho letto quelle parole, mi è caduta la terra da sotto i piedi. Non pensavo che si sarebbe arrabbiata così sentendo parlare della madre. Forse però sono stato troppo indelicato, ho esagerato. Di sicuro era troppo presto, anche se sono passati anni dalla sua morta, mi ha detto che per lei era difficile parlarne e che, anche se andava a trovarla, non riusciva a spiccicare parola.
Mi sento una merda ora.. ho sempre quel dannato senso di amarezza che odio. Paul sa tutto oramai e mi ha consigliato di lasciarla perdere ma.. Non riesco. Continuo a pensare a lei nonostante tutto, continuo a chiedermi come sta. Le avevo promesso di starle sempre accanto ma invece.. mi sono allontanato proprio quando aveva più bisogno di me.
"Amico?"
"Paul, entra"
Vedo il mio migliore amico oltrepassare la porta, mi guarda con un sorriso tirato, poi sospira sedendosi sulla sedia vicino al mio letto.
"Ma vedi come ti sei ridotto?" Mi chiede, alzando le sopracciglia.
"Come?" Chiedo sopsirando esausto. È da due giorni che mi chiede di uscire con lui per fargli da spalla per il suo appuntamento con Nina, ma ogni volta rifiuto.
"Come?! Cazzo amico.. sembri uno zombi!"
Sospiro di nuovo e mi porto alle labbra la sesta bottiglia di birra della giornata. Guardo l'orologio. Segna le 15.36.
Sbuffo.
"Ian.. sono preoccupato.. Non ti sei mai ridotto così per nessuna... devi uscire. Distrarti."
"Lo so.. va bene, sta sera andremo al Briux con Nina, dille di chiamare un'amica.. Non voglio fare da candela!"
"Ooh grazie, sei il migliore fratello che abbia mai avuto" dice abbracciandomi e dandomi un bacio sulla guancia. Lo guardo schifato ma poi scoppio a ridere per la sua faccia troppo buffa.
Mi divertirò sta sera e non penserò a Ronny.
~~~~~~~~
È tutto il pomeriggio che penso a questa sera. Sono in ansia. Paul mi ha mandato un messaggio.
Quando l'ho letto, sono rimasto scioccato.. c'era scritto.
Paul: sta sera c'è Caroline.. che le dico? Annullo anche sta volta?
Me lo immaginavo con lo sguardo triste e la fronte preoccupata, così gli risposi.
Ian: tranquillo, va bene lo stesso ;)
Non andava bene per nulla! Lei era sempre riuscita a capirmi al primo sguardo. Non voglio che sappi di Ronny.
Ora sono qua, davanti al mio armadio indeciso su cosa mettere. Guardo l'orologio, segna le 17.57.
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Message ~Ian Somerhalder
RandomRonny Gale è solo una ragazza di diciasette anni, fredda e distaccata con il mondo da quando, all'età di quindici anni, ha perso la madre. Ora vive con suo padre Matt e suo fratello Josh, uniche persone con le quali riesce ad essere se stessa, con l...