Bussai alla porta terrorizzata, eravamo giunti alla resa dei conti. Non sapevo se essere felice di rivederlo o in ansia per quello che avrei dovuto dirgli. Forse, forse più la seconda.
Passò un minuto e la porta ancora era chiusa. I minuti passarono e l'ansia cresceva sempre più.
"Forse è uscito" mi dissi sottovoce.
All'improvviso sentì dei passi provenire dall'interno della casa e iniziò a battermi forte il cuore. Non riuscivo più a respirare.
Vidi la maniglia abbassarsi, la porta cigolò e.. per poco non svennì.
Vidi apparire dinanzi a me Ian, con uno sguardo strano, sembrava lo stesso del sogno e cercai di non far vincere la paura e scappare. I suoi occhi ghiaccio mi fissarono intensamente finché non fece quello che mai mi sarei aspettata.
Si fiondò su di me e mi abbracciò forte. Mi strinse tra le sue braccia e il suo intenso profumo di gelsomino mi invase le narici. Lo respirai a lungo, quasi fosse l'unica fonte di ossigeno e lo strinse a me più forte che potei, sperando di non svegliarmi all'improvviso di nuovo. Questo sogno era molto meglio del primo, decisamente.
"Ian.." mi fermai incapace di dire altro."Ronny.." sussurrò lui, a due centimetri dal mio orecchio.
"Scusa! Ti prego scusami.. ho fatto un errore così grande..Non mi importa quello che hai fatto! Mi sei mancata così tanto che.. ho pensato di morire!" Mi confessò.
Le lacrime mi inondarono il viso, non potevo credere che si stesse scusando.
"Ian io.. sono stata una stupida, lo so. Ti prego perdonami, mi sei mancato un sacco anche tu!"
"È tutto passato!" Mi strinse ancora a se e quando sentì che stavo tremando si allontanò e mi sorrise. "Entriamo?" Proprose. Annuì felice. Era stato più facile di quel che pensassi.
[°°°]
"Ian veramente ahaha non è necessario!" Risi per la sua assurda proposta di andare a cena fuori.
Passammo tutto il pomeriggio a baciarci, abbracciarci e finalmente stammo insieme, senza preoccupazioni. Lui mi aveva perdonata per averlo tradito con Jeremy e io per avermi tradita con Caroline. Certo.. Lui ha fatto molto peggio, andando a letto con la sua ex, però.. Non mi importa. È stata una ripicca, ammise, questo voleva dire che non provava nulla per lei, questo mi rincuorò."Dai, voglio portarti a cena fuori" protestò con il labbro all'infuori. Sembrava un cucciolo.
"Ahaha ok, non posso resistenti se fai il cucciolo!" Mi rassegnai bacandogli il labbro. Lui mi strinse a se e mi baciò appassionatamente, da togliermi il fiato.
Era questo il fatto: quando mi baciava mi toglieva il fiato, mi sorprendeva sempre.
Quando mi baciava, mi sembrava di vedere il paradiso.
Quando mi stringeva, mi sentivo al sicuro.
Quando mi guardava, mi sembrava di essere una principessa.[°°°]
"Quindi, se ho capito bene, mi stai dicendo che Madison ha una cotta per tuo fratello da praticamente tutta la vita e ha chiesto ripetizioni a te, solo per conoscerlo?" Chiese divertito Ian. Stavamo cenando in un ristorante davvero delizioso, era molto carino davvero. Sembrava uno di quei locali a cinque stelle, ma in verità era un locale di città, semplice e rustico quasi. Eravamo seduti in comodissime sedie di legno e, intorno a noi, le note di "Quattro stagioni" di Vivaldi riecheggairono.
Ian mi guardava con un sorriso sulle labbra, mi faceva arrossire. Mi guardava così intensamente.
"Cosa c'è?" Chiesi abbassando il capo, vergognandomi.
"Sei bella" disse solo, facendomi arrossire ancora di più.
[°°°]
La serata si svolse benissimo, tra sorrisi, battute spiritose, complimenti e piedini. Il viaggio di ritorno fu molto strano, si sentiva una specie di tensione all'interno dell'abitacolo. Tensione erotica. Non facevo che muovermi nel sedile, strusciarmi le mani sui jeans, cercando di asciugarle. Avevo il respiro affannoso e anche Ian era agitato.
Ci fermammo davanti casa sua e non avevo la forza di alzare lo sguardo su di lui. Sentivo che mi stava fissando e avevo l'ansia. Non so dove trovai la forza, sta di fatto che, quando incrociai gli occhi con i suoi, venni catapultata in un mondo pieno di desiderio. I suoi occhi, quegl'occhi, non potrò mai dimenticarmeli.
Deglutii faticosamente e avvicinò una mano sul mio viso, mi accarezzò la guancia e piano piano si sporse verso di me. Tutta questa lentezza fu completamente differente dal bacio che ne seguì. Fu un bacio forse troppo atteso, diverso da quello precendenti. C'era qualcosa in più, qualcosa che ci portò a sbattere contro la porta di casa senza riuscire più a staccarci. Non ci separammo nemmeno quando Ian cercò di aprire la porta.
"Non trovo il buco, merda" disse contro la mia bocca. Mi allontanai un poco e risi guardandolo negli occhi.
"Non è un buon inizio " mi guardò intensamente prima di ritornare a divorare le mie labbra.
A fuori di fare così me le avrebbe staccate.
Ma chi siamo noi per lamentarci ?!
Arrivammo a fatica nella sua stanza e in meno di due secondi la sua maglia si ritrovò sul pavimento. Mi sospinse fino al bordo del letto e mi fece cadere sul materasso, raggiungendomi subito dopo. Sentii il peso del suo corpo sopra il mio, ma volevo essere a contatto con la sua pelle, perciò cercai di alzarmi per sfilarmi la maglia, ma fui anticipata da lui e me la sfilò andando ad incontrare la sua maglietta.
Si fermò un secondo e sospirò non appena mi guardò negli occhi. "Sei una meraviglia" disse sorridendomi. Sorrisi anche io e gli avvolsi le mani dietro al collo per riappropriarmi della sua bocca splendida. Sentii le sue mani scendere sul mio ventre e rabbrivii di piacere. Spostai le mie mani sulla sua schiena cercando di avvicinarlo ancora di più. La sua mano si spostò sul bottone dei miei jeans e lo slacciò velocemente, tirò giù la cerniera e via anche i pantaloni. Ero in intimo sotto di lui ma non mi sentivo per niente imbarazzata, anzi.. mi sembrava così giusto e naturale..
Si tolse velocemente anche i suoi pantaloni e si posizionò meglio tra le mie gambe. Sentii le nostre intimità sfregarsi e sospirammo entrambi.
Ci fermammo, ci guardammo entrambi con il respiro affannoso, entrambi con il cuore che scoppiava, entrambi pieni di desiderio.
Iniziò a baciarmi il collo. Quei baci che ti mandano in paradiso. Si avvicinò all'orecchio, lentamente. Respirava forte. Sentivo il suo respiro sulla mia pelle. Sentivo il suono che emanava il suo cuore. Un suono forte. Bum, bum, bum. Il mio suono preferito. "Vuoi fare l'amore con me?" Sussurrò. Mi baciò. Mi ri-baciò. Eravamo impazziti, entrambi. Volevo toccarlo, sentire la sua pelle su di me. Volevo fare l'amore con lui. L'amore vero. L'amore che possono fare solo due pazzi. Sorrisi. Lo baciai. Non ero io. E neanche lui. Eravamo noi. Un'unica cosa. Noi l'amore, quello vero. Fu così che capii che spesso le persone che si conoscono per caso, sono quelle a cui ci si affeziona di più. Quando un legame è forte, la distanza è nulla. Odio quando qualcuno mi abbraccia perché, anche se solo per pochissimo tempo, entra in contatto con il mio mondo.. ma con lui è diverso, lui fa parte del mio universo, non è qualcuno che vuole infiltrarsi. Si è preso una parte del mio cuore e ora si rifiuta di ridarmela, ma sapete cosa? Può tenersela, perché sotto la sua tutela, quel cuore, sarà al sicuro. Lo so.
"Ti amo" disse tra le labbra venendo dentro di me. Lo strinsi così forte che ebbi paura di fargli uscire sangue.
"Ti.amo." sussurrai nel suo orecchio, venendo a mia volta.
L'amore è quell'attimo che non aspetta nemmeno un secondo, che rincorre il minuto, anche 60 volte, fino a che non arriva l'ora di vederti. L'amore è quell'onda di argento vivo che lega gli occhi al cuore indissolubilmente. Tutto quello che vedrà il cuore si guarderà dagli occhi e tutto quello che si guarderà dagli occhi si vedrà dal cuore, e adesso che so tutte queste cose: proteggimi, difendimi, voglio fidarmi di te!
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Message ~Ian Somerhalder
RandomRonny Gale è solo una ragazza di diciasette anni, fredda e distaccata con il mondo da quando, all'età di quindici anni, ha perso la madre. Ora vive con suo padre Matt e suo fratello Josh, uniche persone con le quali riesce ad essere se stessa, con l...