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Ian Somerhalder: Sei sicura?

Ronny: mai stata più sicura!

Ian Somerhalder: guarda che io non mi faccio problemi eh! xD

Ronny: ci avrei scommesso -.-"

È da sta mattina alle 10 che continua a chiedermi se io lavoro al night Sex, dicendo che gli sembra di avermi vista li, ed è da sta mattina che continuo a dirgli che io li dentro non ci ho mai neanche messo piede.

Ian Somerhalder: dai scherzo..

Ronny?

Sei svenuta guardando una mia foto?! :")

Ronny: ah ah ah.. si stavo guardando le tue foto ma ero in bagno a vomitare..

Ian Somerhalder: sicura che non facessi altro in bagno?! ;)

Ronny: Ian Somerhalder sei un pervertito!

Ora devo andare.. ci sentiamo più tardi :)

Ian Somerhalder: dove vai?

Non gli rispondo anche perché non saprei cosa dirgli. Non voglio che sappia che vado a trovare mia madre. Nessuno lo sa.

Ian Somerhalder: ok.. a dopo :(

Sorrido per i cambi d'umore di Ian.. a volte mi sembra un vero e proprio bambino, a volte fa anche dei ragionamenti intelligenti, ma solo a volte eh!.

Mi cambio velocemente, mi metto un paio di legghins marroni scuro e una maglia lunga grigio tipo con il disegno di una donna con una maschera. Quando l'ho comprata ero così convinta che quell'immagine mi rispecchiasse in pieno, e ne sono ancora convinta. Quando sono con i miei parenti, cosa che succede raramente, indosso una specie di maschera, una corazza. Non voglio che capiscano che sto male, che mi sento morire ogni volta che mi guardo allo specchio, che ogni notte impiego almeno mezz'ora per addormentarmi ripensando a quella donna meravigliosa, piena di vita che era mia madre. Aveva così tanto amore da dare.. e invece è stata strappata via da noi. Mi ricordo ancora cosa mi chiese mio fratello quella sera.

#flashback#
Ero seduta sul dondolo del mio giardino. Avevo lo sguardo perso, come se stessi guardando ma non guardassi davvero. Ero lì, avvolta in una coperta, con una tazza di thé ormai fredda tra le mani, che cercavo di capire il vero motivo di tutto quello che era successo. Non riuscivo a crederci, mia madre non è morta, sta solo dormendo. Si è addormentata in quel letto d'ospedale perché era stanca, non è ancora arrivata la sua ora.. Ma mi sbagliavo. Era stato tutto un casino colossale, è successo tutto troppo in fretta. Mia madre ha avuto un infarto, un infarto? A trentacinque anni come puoi avere un infarto?!
Quel giorno ero li, seduta ai piedi del suo letto e la guardavo riposare. Quando si svegliò mi rivolse un sorriso e mi fece segno di avvicinarmi. Così feci, le andai vicino e le presi una mano fredda e delicata tra le mie calde e paffute. Mi guardò negli occhi e parlò con una voce flebile.
"Promettimi, tesoro, che sarai forte."
Iniziai a piangere timidamente, non erano singhiozzi solo lacrime che scendevano sulle mie guance. "Promettimi che crescerai sempre così, che non cambierai mai per nessuno"
Strinsi più forte la presa nella sua mano sentendola cedere. "Mamma". Mi avvicinai a lei e le lasciai un bacio sulla sua profumata testa, tra i suoi capelli castani che sapevano di vaniglia." Ti voglio bene" mi sussurrò. Io le rivolsi un sorriso triste e le dissi "salutami il nonno". Lei chiuse gli occhi e mi lasciò la mano. Piansi, piansi troppo quel giorno, usai tutte le lacrime che avevo in corpo, e mi promisi di non piangere più. Mai più nessuno avrebbe visto le mie lacrime, perché erano solo per lei. Lei che le ha viste quando sono nata e quando è morta.

Message ~Ian SomerhalderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora