Message ~Ian Somerhalder

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Pov's Ian

" Ian... Non so da dove iniziare per scusarmi. Davvero non mi ricordo quello che è successo, ma una cosa la so: ti amo più della mia stessa vita. Non ho mai amato una persona come amo te e mi dispiace per averti fatto soffrire. Sei l'ultima persona che se lo merita e mi scuso ancora. Spero che riuscirai quantomeno a capire e perdonarmi. Se mi darai la possibilità di rimediare, lo farò. Ma ti prego rispondi, mi manchi e mi manca la tua voce"

Mi asciugo con violenza le lacrime che mi rigavano il viso. Lacrime! Che amarezza.. Ian Somerhalder non piange mai per nessuno! Mai nessuno era riuscito in questo arduo compito di farmi piangere. Nessuno, a parte Ronny. Quella ragazza mi aveva fatto provare sensazioni mai provate prima. Era stata l'unica a farmi rabbrividire per un semplice bacio. Non ero più io. Lo sentivo, mi aveva cambiato completamente, mi aveva scombussolato la vita. L'amavo, più della mia stessa vita ma.. mi aveva tradito. Come ho fatto ad essere così stupido? Ero così accecato dall'amore che non mi resi conto del distacco da parte sua. Da quando ci eravamo visti si era allontanata sempre più, ma non volevo accettarlo, era troppo per me avere la certezza che lei si fosse in qualche modo staccata. Quando la sua amica mi ha scritto quel messaggio, non volevo crederci. Mi sono sentito svuotato, come se una parte del mio cuore si fosse staccato da me. Ed è proprio così che mi sento. Vuoto, spento, inesorabilmente distrutto.

È la quarta volta che ascolto il suo messaggio, la sua voce disperata, i suoi singhiozzi e sono talmente tanto masochista che non riesco a smettere. So che così facendo sto causando tanto dolore sia a me che a lei ma..

Suona il campanello, era all'incirca una mezz'ora che lo ignoravo e lui, puntualmente, continuava a suonare. Deciso che è venuto il momento di affrontare la realtà e vado ad aprire la porta.

"Ma cosa salta in mente?" Mi urla Nina ancora sulla soglia. Già, ho avuto quella strana debolezza di confidarmi con lei. Sia di Ronny, sia di.. Caroline.

Mi spinge per farsi strada e sospiro stanco.

"Accomodati pure.." dico, sedendomi di nuovo sul divano.
Nina si siede vicino a me, mi guarda truce poi sospira. Mi appoggia una mano sul braccio e, quando incrocio i suoi occhi, mi sorride.

"Non è ancora tutto perduto Ian.."

"Non posso perdonarla.. mi ha tradito, capisci?"

"Si lo capisco.. Ma lei ti ama e tu.. beh tu la ami"

"Si ma non ha neanche avuto il coraggio di dirmelo!"

"Ci credo Ian.. prova a metterti nei suoi panni.. tu riusciresti a dirle che l'hai tradita con Caroline?!"

"È diverso.."

"Cosa Ian? Cosa è diverso?" Aveva alzato il tono di voce.

"È diverso per il semplice fatto che io l'ho fatto per ripicca!" Sbuffo esasperato.

"Ti senti? Per ripicca.. Non sei nemmeno sicuro che lei l'abbia fatto davvero!"

"Non è questo il punto! Lei mi ha tradito dopo avermi detto di amarmi e per di più era ubriaca!!" Mi altero anche io.

Nina sospira e si appoggia allo schienale del divano.

"Ian.. mi.. dispiace, davvero"

"Non ho bisogno della tua compassione!"

"No! Non è compassione la mia. È solo impotenza.. Non so come aiutarti."

"Non devi aiutarmi, non devo fare nulla io. Potrò sembrare una ragazzina ma questa volta ha sbagliato lei ed è lei che deve farsi perdonare." Sospiro esausto.