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Eravamo pronti, mio padre sarebbe arrivato a breve. Ho fatto ripetere il piano almeno centocinquanta milioni di volte a Nina, per essere sicura che sembrasse reale al 301%. Naturalmente era perfetto. Nina è perfetta. Troppo. Però.. cerco di non farci troppo peso, in fondo ci sta aiutando.

"Ok, è arrivato. Siete pronti?" Chiedo per l'ennesima volta, Ian mi guarda con uno sguardo esasperato ma poi sorride e annuisce, Nina invece sembra averla presa proprio sul serio. Sembra che stia per andare in guerra.

Il campanello suona e io sobbalzo come una deficiente, Nina si affretta ad aprire la porta, non prima di aver dato al volto un'espressione del tutto naturale.

"Signor Gale, che piacere conoscerla!" Esclama, facendolo entrare. Non vedo Josh, deve essere rimasto in macchina. Meglio, mio fratello alle volte può essere troppo sveglio.

"Tu devi essere Isobel" dice mio padre con aria interrogativa, avanzando nell'umile dimora di Somerhalder.

"Esatto, ma la prego si accomodi, le posso offrire qualcosa?" Chiede gentilmente Nina.

Ok, ammetto che è davvero brava!

"Un bicchiere d'acqua, grazie".
Nina scompare in cucina e io sospiro di sollievo: la prima parte è passata. Mi accorgo che sta fissando Ian e, istintivamente, mi allontano da lui. Non dovrei strargli così vicino. Mi avvicino invece a mio padre.

"Papà, che bello rivederti" lo abbraccio e gli do un bacio sulla guancia. Mi stringe a se e mi saluta.

"Ti sei divertita?"

"Certo.. però mi dispiace andarmene " confesso.

"Lo so, ma potrai venire qua ancora, o magari può venire Isobel da te" dice con disinvoltura.

"Davvero?" Esclamo entusiasta. Mi giro verso Ian e gli sorrido ma poi mi rendo conto che dovrà venire Isobel/Nina e non Ian. Il mio sorriso svanisce mentre mi sciolgo dall'abbraccio.

"Lu-lui è Ian, il.. il fratello maggiore di Isobel" balletto distratta, cercando di ricordare le battute a memoria, ma in quel momento nella mia testa si sta manifestando un putiferio, ho sbagliato tutto, fin dall'inizio. Non avrei dovuto mentire, mai. Ora ne pago le conseguenze.

"Piacere di conoscerla signor Gale" dice Ian stringendogli la mano.
Nina torna dalla cucina con un vassoio pieno di biscotti e bicchieri d'acqua. Mi si è chiuso lo stomaco e credo che mi stia per venire un conato di vomito. Mi allontano sbiascicando un "scusate" e mi avvio al bagno. Entro dentro e mi chiudo la porta alle spalle andandomi a sedere sul pavimento.

Ho lo sguardo perso nel vuoto, non posso credere di aver rovinato tutto. Un bussare insistente alla porta mi fa trasalire e tornare alla realtà.

"Amore.. sono io, fammi entrare" dice Ian da dietro la porta. La apro e torno a sedermi nella mia stessa posizione. Lo vedo sedersi vicino a me, dopo aver chiuso la porta. Mi stringe tra le sue forti braccia e mi fa sedere sulle gambe. Mi lascia un bacio sulla fronte.

"Ronny.. " Non ce la fa nemmeno lui a parlare, abbiamo sbagliato tutto. Mio padre non accetterà mai Ian, ma soprattutto non mi perdonerà mai per avergli mentito.

"Ian, abbiamo.. ho sbagliato a mentire a mio padre"

"Lo so.. mi dispiace che tu abbia dovuto farlo"

"No Ian no. Io non mi pento di essere qua, solo di non aver detto la verità a mio padre"

"Pensi che ti avrebbe lasciato venire se avesse saputo?"

"Non lo so, non lo potrò mai sapere"

"Amore.. io ti amo, lo sai. Sistemeremo tutto e, ti prometto, che troverò un modo per venire da te. Ok?"
Annuì sul suo petto e mi strinsi a lui più forte.

Message ~Ian SomerhalderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora