Capitolo 14.

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Il triangolo no! Non è nemmeno originale...*

Gente, non prendiamoci per il culo: Cupido non esiste. Insomma, pensate davvero che se anche fosse esistito qualcuno non lo avrebbe fatto fuori? A meno che non sia incredibilmente bastardo, e incredibilmente astuto...
... ok, ammettiamo per un momento che esista. Ora, mi viene spontaneo pormi una domanda: perché? Perché no, io il triangolo non l'avevo considerato, e non era proprio un'opzione. Ok, magari nemmeno io e Scorpius che camminiamo felici in riva al Tamigi, mano nella mano, era un'opzione, però...
È che i triangoli li ho sempre odiati. Geometricamente, sentimentalmente e in qualsiasi altro senso possano essere intesi. Tanto più che il triangolo in cui ero incappata, geometricamente parlando, non era per niente isoscele: il lato che congiungeva il vertice D al vertice S era decisamente più corto di quello che congiungeva il vertice R al vertice S. E, sempre geometricamente parlando, perché questa è una pura e semplice questione di geometria euclidea, la cosa non mi stava affatto bene.
E infatti, come volevasi dimostrare...

***

«Primo bacio con un maschio? »
«Terzo anno. Adam Corner. Avevo perso una scommessa. »
«Primo bacio non per scommessa? »
«Ma che cavolo è questo, un terzo grado? »sbottai, alzandomi dal divano «Non ho ucciso nessuno, o grande Auror! »
A quel punto, nelle mie intenzioni, avrei dovuto percorrere il soggiorno a grandi passi, spalancare la porta e, dopo essermela sbattuta alle spalle con un gesto altezzoso, andarmene non si sapeva bene dove. Ma la mia onorevole uscita di scena fu rovinata da James Potter, su cui andai a sbattere il naso non appena aprii la porta.
«Miseriaccia, James! »sbottai «Cosa ca...? »
La sua espressione minacciosa mi convinse a tacere. «Ciao, Rose. »disse, digrignando i denti con tanta forza che li sentii stridere gli uni sugli altri «Passavo di qua e ho deciso di venire a trovarti, perché sai... mi chiedevo se magari c'era qualcosa che volevi dirmi... »
«Ehm... no... direi che non ho proprio niente da dirti. » mi affrettai a rispondere, con un sorriso talmente falso che sarebbe bastato da solo a far scattare uno Spioscopio.
L'espressione di James si fece ancora più affabile, ma la vena sulla sua tempia pulsava così tanto che temevo potesse scoppiare da un momento all'altro. «Oh, davvero? »chiese «Sicura? Niente che riguardi una certa... Kathie... magari? »
Draco si sistemò meglio sul divano, seguendo la conversazione con interesse; gli mancava solo la ciotola di popcorn in mano, e poi sarebbe stato perfetto.
Avvertii un netto cambiamento di temperatura sulla superficie delle mie guance. «Oh... ehm... Kathie... »metaforicamente parlando, indossavo imbrago e caschetto e mi stavo dedicando alla scalata della parete dello specchio del soggiorno «Kathie chi? Sai, ci sono un sacco di... »
«Katherine Harrison, sedici anni, Grifondoro. Dorme nel letto a sinistra del tuo nove mesi all'anno. »
Alle parole di James il moschettone che fissava l'imbrago alla corda cedette, e precipitai ingloriosamente nel vuoto. «Oh, quella Kathie... »borbottai «E comunque il suo letto sta alla destra del mio, per la preci... »
«Rose? »m'interruppe James, guardandomi con l'aria di chi sta per fare una cazzata enorme. Una di quelle cazzate di cui poi ti penti in una cella di Azkaban. «Tu mi hai preso un appuntamento con Kathie? »
«Oh, bhe... »borbottai «appuntamento è una parola grossa... insomma... e poi è simpatica, sono sicura che vi divertirete. »conclusi, battendogli una pacca molto poco convinta sulla spalla.
Gli occhi castani di James si strinsero in due fessure minacciose. «Rose. Weasley. »sillabò, soffiandomi ogni lettera in faccia come un gatto infuriato. «Sei una cogliona morta. »
L'istante dopo le sue mani si serrarono attorno al mio collo, e settantacinque chili di idiozia e quelli che una volta erano stati muscoli (e che Jamie si ostinava ancora a definire tali) mi piombarono addosso, spingendomi a terra. Ma non mi feci trovare impreparata: alzai la gamba sinistra e piantai saldamente il piede poco più in alto del suo inguine, facendolo piombare a terra alle mie spalle. Cademmo di schiena sul parquet nello stesso istante, con un tonfo così forte che mi meravigliai del fatto che non avessimo lasciato un cratere sulle assi di legno. La cosa di cui non mi meravigliai affatto, invece, fu la sensazione di avere tutti gli organi della cassa toracica incastrati in gola: praticare le arti marziali su una superficie dura non era mai piacevole.
Mi rialzai in fretta, ma non abbastanza da sfuggire alle braccia di James, che mi agguantò per le ginocchia e mi trascinò nuovamente a terra, in un groviglio di calci, pungi, grugniti non meglio identificabili e mezze bestemmie.
«Tu! Piccola schifosa... ouch! Ci vai tu all'appuntamento con... cazz... Merlino, i calci nelle palle non valgono! »sbraitò, quando risposi a un suo gancio sinistro particolarmente ben indirizzato con un calcio altrettanto ben indirizzato... ma non in un posto che lui gradisse, evidentemente.
«L'ho fatto per il tuo bene! » replicai, cercando di divincolarmi dai suoi dannatissimi bicipiti da Cacciatore «Se aspettiamo che... merd... prenda tu l'iniziativa ... ahi! ... resterai single a vita! »
James mi si buttò addosso di peso, spiaccicandomi sul tappeto ai piedi di Draco, che dal canto suo se ne stava seduto sul divano con le gambe accavallate e l'aria di distaccato interesse di chi se la sta godendo come un porco ma fa finta di niente per non dover intervenire. Immaginavo che, non potendo picchiarmi di persona, assistere alla mia distruzione per mano di James fosse la sua massima aspirazione, al momento.
«Il mio bene questo cavolo! »sbottò James «Io sto benissimo single! »
«Sì, certo. »ansimai, con il poco fiato che mi restava nei polmoni «Lo dicono tutti, ma poi... »
In qualche modo riuscii a rotolare di lato, ribaltando le posizioni. Mi trovai a cavalcioni di James, e ne approfittai per assestargli un sano pugno nello stomaco. L'aria che gli fuoriuscì improvvisamente dai polmoni, assieme ad un gemito strozzato, mi diede una sorta di sadica soddisfazione.
«Già devo sopportare voi cugine... »sibilò, bloccandomi i polsi «Mi manca solo una ragazza... »
Eseguii un'improbabile contorsione per riuscire a tirargli una spallata nei denti. «Puoi dire quello che ti pare »replicai «ma la verità è che sei troppo pirla per combinare qualcosa con una ragazz... ouch! »
James, con un potente colpo di reni, riuscì a liberarsi dalla mia presa, e mi intrappolò nuovamente tra i suoi non-esattamente-leggeri settantacinque chili ed il non-esattamente-morbido pavimento. «Ma per fortuna! Non voglio diventare un pazzo isterico sclerato come te e Dominique! »
Gli tirai una testata sul naso. «Io non sono una pazza isterica! »sbottai. Mi dimenai disperatamente, ma le braccia di mio cugino sembravano essere diventate una prigione di ferro. «Malfoy, miseriaccia, vuoi fare qualcosa?! Mi sta spiaccicando! »
«Ma è proprio questo il bello. » ghignò l'uomo Barbie.
Appurato che Draco non aveva la minima intenzione di accorrere in mio aiuto, dovetti arrangiarmi da sola, e lo feci con una gomitata intercostale ben piazzata. James gemette ed allentò la presa, permettendomi si liberarmi.
«Merda, lo vedi che sei una pazza isterica? »esclamò, tenendosi una mano sulle costole.
Ok, ammesso e non concesso che fossi una pazza isterica... «E questo cosa diamine c'entra con il fatto che non vuoi avere la ragazza? »
James mi si scagliò addosso, e ruzzolammo entrambi contro il muro. «Guarda che lo abbiamo capito tutti che è perché ti piace Malf... »
A quel punto, per non farlo parlare, gli infilai praticamente il pugno in bocca. «A me non piace nessuno! »strillai.
"Adesso qualcuno mi spieghi perché cavoloho un cugino così catastroficamente idiota. Cioè, ma doveva proprio venirsene fuori con queste perle in presenza di Draco?"
E poi, dettaglio non meno importante, come diavolo era venuto a saperlo? Ero davvero così pateticamente cotta che persino James se n'era accorto?
«Rose! »la voce strozzata del sopraccitato australopiteco mi strappò violentemente dalle mie seghe mentali «Non respiro! » Solo allora realizzai che la mia mano destra era saldamente stretta attorno al suo collo, e lo stava letteralmente strangolando. Lasciai andare la presa immediatamente. «E comunque... »tossì James «puoi negare quanto vuoi, ma so benissimo che Mal... »
« Yaaaaaah!» Lo placcai di nuovo, coprendo le sue parole con un urlo belluino. «Ti ho detto che non mi piace, cazzo! Si può sapere chi cavolo ti ha messo in testa un'idea del genere? »
Non poteva esserci arrivato da solo. Principalmente perché, se davvero ci era arrivato da solo, ero peggio che fottuta.
James mi spinse di lato. «L'ha detto Al che ti piace! » esclamò.
"Lista delle cose da fare, punto primo: uccidere Al."
E lista delle osservazioni simil-intelligenti da fare nel disperato tentativo di salvare la mia già ampiamente calpestata dignità: «Punto primo »sottolineai il concetto con un pugno, che James schivò goffamente «da quando ascolti tuo fratello? E punto secondo »aggiunsi, con un secondo pugno, che questa volta – e con mia somma soddisfazione – andò a segno «Al ha anche detto a Kathie che ti avrebbe fatto piacere uscire con lei. »
James si bloccò, grattandosi il mento con espressione pensosa. «Uhm... vero... »
Stavo per approfittare della sua momentanea distrazione per mettere fine a quell'improvvisato incontro di lotta libera, ma fui scagliata indietro da una barriera invisibile. Fulminai Draco con uno sguardo assassino: certo non si poteva dire che lui è il tempismo andassero d'accordo. «Grazie tante per essere intervenuto, ma adesso non serve più. »soffiai «Quindi, se potessi cortesemente mettere giù la bacchetta e lasciarmi finire l'opera... »
Draco sogghignò e, tanto per restare coerente con la sua stronzaggine infinita, fece finta di non avermi sentita. «E così la piccola Rose avrebbe una cotta... »disse, rivolto a James «mmm... interessante. »
James fece per aprire bocca, ma una mia occhiata fu sufficiente per metterlo a tacere. «Non oserai... »sibilai.
Non poteva osare: anche nella remota eventualità che non fossi morta di vergogna, Draco mi avrebbe presa per il culo fino alla morte. E lo avrebbe detto a Scorpius... Merlino, non volevo nemmeno pensarci...
«Bha, in effetti Sev spara un sacco di cazzate... »borbottò James infine, con un'alzata di spalle «E poi hai ragione, a te non potrebbe mai piacere uno come Mal... »
«DUE ELEFANTI SI DONDOLAVANO SOPRA IL FILO DI UNA RAGNATELAAAA... »
James sollevò i palmi delle mani. «Ok, va bene, come vuoi... Ora devo tornare a casa, in teoria sono ancora in punizione... e poi, sempre in teoria, visto che non ho fatto l'esame, non dovrei smaterializzarmi... »tirai un sospiro di sollievo: forse potevo cominciare a sperare di cavarmela senza particolari danni alla mia dignità... «Comunque volevo dirti che il trentuno, alla Tana, faremo la riunione generale per mettere in atto il piano LSD... ah, e anche che sei una stronza, e che non te la farò passare liscia, per Kathie. »concluse, dedicandomi un ultimo sguardo rancoroso prima di scomparire con un pop.
Mi afflosciai contro il muro, mentre il mio cuore riprendeva lentamente a battere a un ritmo normale. "La mia età biologica, adesso, è di più o meno quarant'anni..." considerai.
Draco mi lanciò un'occhiata di traverso. «Cosa sarebbe l'operazione LSD? »
«Spacciamo droga. »risposi, impassibile.
Draco inarcò un sopracciglio, ma non commentò. Si limitò ad alzarsi dal divano con un sorrisetto malizioso. «Tanto ho capito chi ti piace. »
Sobbalzai, e sbattei la testa contro il muro. "Merda! No, sta bluffando, non può essere... mi rifiuto di crederci!"
« No che non sai chi è! » gli urlai dietro, mentre lui saliva le scale « Non lo conosci neanche! »
« Sì, sì, come no... » ridacchiò, e sparì al piano di sopra.
Ora la mia età biologica si aggirava attorno agli ottant'anni. "Stupendo, stando alle statistiche mi restano due anni scarsi di vita..."

Perchè sul campanello di casa mia c'è scritto Weasley-Malfoy?!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora