Epilogo
Benvenuto in famiglia
La banchina del binario 9 e ¾ era gremita di maghi e streghe, come accadeva il primo settembre di ogni anno. Erano solo le dieci e quaranta, ma si vedeva già una calca di nanerottoli elettrizzati e terrorizzati in egual misura – molti dei quali erano già vestiti di tutto punto, con divisa e cappelli a punta – che si spintonavano attorno alle porte dei vagoni per accaparrarsi un posto negli scompartimenti migliori. Trattenni a stento un sorrisetto compassionevole.
« Non hanno ancora capito che gli scompartimenti migliori spetteranno sempre e comunque a quelli degli ultimi anni » osservai, sistemandomi la cravatta rosso-oro che avevo indossato sopra la maglietta Babbana tanto per indispettire Draco di prima mattina.
Scorpius si frugò nella tasca dei jeans e ne estrasse la spilla di Prefetto, che si appuntò sulla polo scura in previsione del turno di sorveglianza che gli sarebbe toccato di lì a poco.
« Dici che dovremmo essere così vili da sfrattarli? » chiese.
Aggrottai le sopracciglia, mentre individuavo tra la folla quello che era senz'ombra di dubbio James, a giudicare dal modo in cui teneva il baule caricato in spalla e rischiava di stendere un paio di primini ogni volta che si girava. Un ragazzino moro e paffuto protestò a gran voce e Fred, che come al solito era l'ombra di James (ammesso che non fosse viceversa), si chinò su di lui e gli disse qualcosa con aria terribilmente seria. Mi sembrò di leggergli sulle labbra le parole "Harry Potter". Il ragazzino ammutolì, arrossì violentemente e si affrettò a scappare, mentre James e Fred se la ridevano di gusto. Molly, di passaggio accanto a loro assieme ad una pila fluttuante di libri che non era riuscita a stipare nel baule, li redarguì con un'occhiataccia.
« Sì, fate i bulli finché potete. Tanto appena metteranno piede nel castello si renderanno conto che voi due non avete un briciolo di dignità ».
Fred le scoccò un bacio nell'aria.
« Ora ci toglierai dei punti, Caposcuola? »
Ridacchiai, mentre Molly – che apparentemente non trovava la faccenda altrettanto divertente – lo mandava al diavolo. Tornando a voltarmi verso Scorpius, commentai: « Non credo che ce ne sarà bisogno: i miei cugini provvederanno a svuotare un vagone intero, se li conosco. Ci sediamo con loro? »
Scorpius non parve troppo entusiasta della prospettiva.
« Non che non ami alla follia i tuoi parenti » rispose, con una certa vena d'ironia. « Ma non è che potremmo sederci nello scompartimento dei Serpeverde con Al, Marshall e Mort? I tuoi cugini di Grifondoro mi guardano sempre in cagnesco... »
« Oh, non ti preoccupare, vuol dire che ti considerano uno di famiglia » lo rassicurai. « Se stessero davvero tramando contro di te si comporterebbero in modo da non farti sospettare nulla ».
Scorpius parve se possibile ancora più spaventato, ma si limitò ad annuire debolmente.
« Me ne ricorderò, nel caso in futuro qualcuno di loro mi offra dei pasticcini sospetti ».
« Quello lo faranno a prescindere » precisai, accompagnando le parole con gesto noncurante della mano. « Ora che fai parte della famiglia, aspettati di venir trasformato in un canarino gigante o di ricoprirti di pustole verdi almeno un paio di volte a settimana ».
Le labbra di Scorpius si storsero in un'espressione alquanto malfoyesca.
« Non è molto incoraggiante, sai... » commentò.
Dopo essermi assicurata che non ci fossero genitori o zii nei paraggi, intrecciai furtivamente le mie dita alle sue.
« Ci farai l'abitudine: fa parte dell'essere un Weasley » spiegai con una scrollata di spalle.
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Perchè sul campanello di casa mia c'è scritto Weasley-Malfoy?!
FanfictionLeggete anche in fondo, per favore. Hermione Granger, nonostante i suoi quarant’anni, era ancora una bella donna. E, per quanto schifo potesse farmi l’idea di mia madre che si rotolava su un letto con un uomo che non fosse mio padre (beh, anche con...