Capitolo 20

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Corsi il più possibile verso la strada. Dovevo prendere il primo taxi ed infilarmici dentro.
Chiamai Alaska
Alaska, novità?
Si. Hanno portato in sala d'emergenza Lorenzo. Comunque siamo all'ospedale vicino alla casa di Elynn (un amica di Alaska)
@tigree_ ♥

Ok arrivo.
Scesi dal taxi e corsi dentro, spingendo sconosciuti. Mi sgridavano, ma non gli ascoltavo.
L'unico mio pensiero era Lorenzo.

Lorenzo
Mi sento veramente una merda. Sono ubriaco ed ho appena scopato con una ragazza che si crede chissà chi.
Ora non ho più Amanda e sucuramente non mi vorrà più.
Corsi cercando di trovare Amanda, ma nulla.
Corsi verso il boschetto, si rifugia là lei, finché vidi una luce accecarmi, un forte clacson che suonò verso di me e poi il nulla.

Amanda
Mi avvicinai ad Alaska. Era seduta su una sedia nel corridoio forse principale dell'ospedale.
"ALASKA! Che hanno detto? Sta bene? È fuori pericolo?" dissi con gli occhi colmi di lacrime. Ero agitatissima.
"A-amanda.... purtroppo nulla. Sono lì da circa 20 minuti, ma ancora nulla...."
Mi sedetti vicino a lei. Avevo le mani tra i capelli e le lacrime mi rigavano il viso. Se qualcuno mi avesse vista in quel momento mi avrebbe considerata matta.
La mia mente gridava, piangevo, pensavo, e gridavo ancora.
"Alaska sto morendo, sul serio"
"No Amanda. Non stai morendo. Vedrai, andrà tutto bene. Ora, pasta piangere"
"PIANGO QUANTO VOGLIO!... scusa Alaska. Ho tanta paura" risposi singhiozzando.

10 minuti
Ogni secondo che passava sembrava un eternità.
Esattamente 30 minuti dopo che Lorenzo fu portato in ospedale, un dottore uscì dalla stanza in cui si trovava.
"Dottore! C-come sta Lorenzo?"
"È vivo ed il battito cardiaco c'è, ma non si sveglia"
"Come non si sveglia?! Devo entrare."
"Solo lei Signorina però"
Entrai ed lo osservai.
La sua vecchia ferita al braccio era quasi guarita e gliela fasciarono, il naso gli sanguinava, le mani e le braccia colmi di tagli e un polso fasciato.
Il bip della macchina del batto cardiaco continuava a suonare.
Se smettesse di suonare mi uccido.
Mi sedetti nella sedia vicina al letto e cominciai a parlare con lui, anche se ,forse, non mi avrebbe mai sentita.
"Hei Lorenzo. Sei venuto a cercarmi, vero? È solo colpa mia quindi se sei qua.... se ti succede qualcosa Lorenzo non me lo perdonerei mai, sai? Ti amo da morire amore mio. Non vivo senza te." continuavo a piangere.
Presi la sua mano e la appoggiai al mio viso bagnato.
Baciai la mano e gliela strinsi.

Ad un certo punto la macchina del battito cardiaco fece quel rumore che non avrei mai voluto sentire in vita mia, quello che senti solo nei film.
Una serie di medici raggiuse la stanza e mi ordinarono di andarmene. Io non volevo, ma mi costrinsero con la forza.
Alaska era fuori ad aspettarmi.
La abbracciai e piansi, nelle sue spalle calde.

30 minuti dopo
Il solito medico uscì, era diretto verso di me.
"ALLORA?" urlai a lui.
"Lorenzo è in coma. Non sappiamo esattamente quando e se si sveglierà. Prega tanto cara"

Buona sera.
Se vi è piaciuto e volete che continui, commentate e mettete una stellina ★
Robbie♥

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