Capitolo 8

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Mi alzai in piedi di scatto. Mi ripetei in testa 'in che casino mi sono messa?!'
Lorenzo aveva l'arma in mano. Mi avrebbe uccisa? Perché si è portato via quella cosa?
"Ora ti spiego tutto Amanda"
"T-tu devi spiegarmi tutto!"
"Lavoro per la mafia"
"Mafia?!... e perché?"
"È una storia lunga..."
"Ho tutta la serata"
"Ok... ma mi devi promettere che non ne parlerai mai con nessuno"
"Lo giuro"
"Vedi... quando avevo 15 anni (2 anni fa), un certo Mr.Joanson si presentò davanti a casa mia."
"Perché ha scelto proprio da te?"
"Forse qualche giorno si è messo a spiare qualcuno adatto a questo lavoro, e ha trovato me. Perché da ragazzo saltavo spesso la scuola, andavo in giro con ragazzi più grandi, e facevo piccoli furti e cose del genere... Comunque, si presentò davanti a casa mia, e mi chiese se volessi lavorare per lui, e ho accettato"
"Lorenzo. Vuoi dire c-che persone?"
"...si"
"Quante n-ne h-hai uccidese?"
"...dic...iasette? Oggi diciotto..."
Non sapevo cosa rispondere. Avrebbe potuto uccidermi.
"Non ucciderei mai te o i miei amici per nessun motivo al mondo. Tranquilla piccola."
Le mie gambe crollarono, quindi mi buttai per terra con le gambe incrociate.
Respirai forte. Dicono che combatta lo stress.
Amanda... un ragazzo normale no?
"Amanda, andiamo a casa, e cerca di rimanere calma. Ok?"
"Ok."
"Non è stato bellissimo come promo appuntamento?"
"Hahahaha, divertente" risposi salendo in macchina.
In macchina
"Ti ricordo che non devi dire a nessuno questa cosa della mafia, ok?"
"Lorenzo... tranquillo... ti devi fidari di me. Io mi fido di te... e cazzo. Devo dirti una cosa Lorenzo."
"Dimmi"
"Credo di essermi innamorata di te..."
Rimase zitto.
"Scusa, non dovrei aveterlo detto così presto ma, cavolo. Mi piaci tu e il tuo modo di fare. Anche se hai una vita diversa rispetto alla mia"
"Ti rovinarei"
"Rovinarmi?"
"Sono solo uno che lavora alla mafia, e che si fa ragazze. Non mi sono mai innamorato veramente in vita mia, o almeno non ho mai saputo amare veramente una persona. Avrei paura di ferirti... mi capisci? Ho una vita del cazzo"
"Bene, io vorrei avere la tua 'vita del cazzo' come dici tu, Lorenzo. Sono stata mandata fuori da casa mia, la mia migliore amica non è più mia... e in più mi drogo come una rincoglionita!"
Lorenzo pigiò sul freno, ed io sobbalzai in avanti.
"Perché hai frenato?"
"Ti droghi?"
"Cazzo... l'ho detto..."
"Chi te la procura."
"Non posso dirtelo Lorenzo"
"DIMMI CHI CAZZO TE LA PROCURA!" Disse guardandomi, incazzato.
"Calmati! Un certo Nik, Nik Lord."
"Merda!" Esclamò battendo le sue mani nel volante.
"Che hai Lorenzo?"
"Vedi, Nik Lord..."

Muahahah. Ora dovete per forza leggere il prossimo capitolo.
Commentate e lasciate una ★.
Robbie♥

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