Capitolo 3

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"Allora, piaciuto il film?"
"Ehm... si si, molto!" ...
"Che parte hai preferito? L'inizio o la fine?" E ora che rispondo?! Manco l'ho guardato quel film! Ero troppo concentrata dal rosso.
"Eh... il telefono! Mi è arrivato un messaggio!" Effettivamente mi era arrivato! (Botta di culo!)
"Francesco, è Alaska. Devo andare a casa"
"Alaska?! Perché lei?"
"I miei mi hanno cacciata da casa perché... tu lo sai. Non voglio gridarlo a tutto il mondo. Lo sapete solo tu e Alaska..."
"Oh cazzo... se hai bisogno, chiamami"
"Ok, ciao Frà" dissi uscendo da casa sua"
"Ciao♡"
Prima di arrivare a "casa mia" passai per la mia vecchia casetta, così magari i miei genitori mi avrebbero vista e mi avrebbero riaccolta. Invece no. Anzi. Trovai una parte do casa bruciata. Che era successo?!
Corsi da Alska, spiegandole il mio ritardo.
"Davvero, scusa Alaska, ma sono andata a vedere come stavano i miei, ma non sono riuscita a vederli"
"Non ti credo"
"Alaka White. Non sono andata a fare quello che pensi tu, e comunque, devi cominciare a credermi, perché veramente, sto pensando di andarmene"
"E dove andrai a vivere?"
"Non sono cavoli tuoi, ok?"
"Ok"
Andai a prendere le mie cose e corsi via, lontano da tutto e da tutti.
Corsi all'impazzata, piangendo, verso il mio boschetto isolato dal resto del mondo.
Mi sedetti e cominciai a tagliarmi. Perché avevo ricominciato? Mi ero ripromessa di non farlo più. Prima di ciò, alziai la manica della mia felpa, in modo da non sporcarla.
Feci danzare quelle stupide lamette sul mio braccio destro.
"Amanda?"
Ommiodio. Chi era quel ragazzo? "Hey? Sei tu Amanda? Che stai facendo piccola?"
Feci di tutto per abbassare la manica della felpa dove perdevo sangue dal braccio.
Mi girai. Era Lorenzo. *-*
"Intanto, Lorenzo, non chiamarmi piccola."
"Si si tranquilla piccola. Comunque... o merda... la felpa... Amanda, ti tagli?"
"Senti Lorenzo. Ti prego. Non farmi la solita romanzina. Tu non sai niente della mia difficile vita, quindi non giudicarmi."
"Non sono venuto qua per giudicarti."
"Ma, perché sei qua?"
"È uno dei miei posti preferiti" disse Lorenzo.
"Ma, non ti ho mai visto qua..."
"Ci vengo solamente quando non c'è nessuno."
"A fare?"
"Sono cazzi miei" disse in modo freddo.
"..." rimasi zitta, non volevo fare altre figure di merda proprio davanti a lui.
"Devo andare. Ciao"
"Cia..." non feci neanche in tempo di finire la frase che venne lì e mi diede un bacio nella guancia e, guardandomi intensamente negli occhi, mi alzò la manica della felpa spotca di sangue, e mi baciò il polso.
Che gesto romantico! Credo di essere cotta di lui. Chissene frega se certi pensavano 'ma lo conosci appena da 3 giorni!' bene, a me quei tre fottuti giorni sono stati abbastanza per poterlo conoscere. Magari non lo conoscevo fino in fondo, e ciò e vero. Il suo volto è colmo di mistero...


Scusate del ritardo, ma ero impegnata. Spero che il capitolo vi piaccia♡
Commentate e lasciate una stellina☆
Robbie♥

P.S.= se ci sono errori, perdonatemi, ma sono in macchina :)

I need you♡ Lorenzo Paggi ♡Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora