Chiuse l'ultimo cassetto cercando di non fare rumore, anche se era solo nella villa. I padroni erano andati via in vacanza portandosi dietro il cane. Era rimasto colpito quando lo aveva scoperto, non era cosa da tutti. Non sarebbe nemmeno stato un problema mettere un leggero tranquillante in una bella bistecca; per sua fortuna non aveva dovuto farlo. Fuori il cielo notturno, che tra qualche ora avrebbe annunciato l'alba, era cosparso di stelle. Solo in collina si riuscivano a vedere, i ricchi potevano permettersi anche quello. Cercò di sbrigarsi, tentando di non perdere altro tempo in smancerie, non gli sembrava il caso. Soprattutto perché era senza il sostegno di Adam; doveva essere più cauto.
Uscì dalla porta principale, da dove era entrato, per poi riallacciare il sistema di sicurezza. Quello era un trucchetto che gli aveva insegnato un amico di Adam, che in quel momento stava scontando una pena di tre anni a Bristol.
Respirò l'aria fresca e frizzante di quella notte. Si assicurò per l'ennesima volta che lo zaino nero fosse ben chiuso, così si diresse verso il muro di recinzione per issarvisi sopra. Controllò che non passasse nessuno.
Quella, però, non doveva essere la sua serata. Dei fari illuminarono il cancello in ferro battuto. "Merda." Cercò di ricadere sull'erba senza fare rumore, mentre la volante parcheggiava sul marciapiede. Attese rannicchiato contro il muro, sperando che non entrassero. Forse avrebbe dovuto dare retta a Twain, ma ricacciò quel pensiero subito da dove era venuto. Non poteva di certo agitarsi e mandare tutto a monte. Aveva sempre saputo che quell'inconveniente sarebbe potuto accadere.
I poliziotti scesero e si avvicinarono all'entrata, controllando poi da fuori che tutte le luci fossero spente. "Qui sembra tutto in ordine. Passiamo alla prossima?" domandò uno dei due, mentre con la torcia cercava di illuminare un po' al di là dell'inferriata.
"Sì, andiamo avanti", fece l'altro, "da quando i ladri sono arrivati a colpire anche in questa zona, gli abitanti hanno pure paura di andare al cinema la sera", aggiunge, dirigendosi verso l'auto.
"Non capisco nemmeno perché con tutti i soldi che hanno non abbiano pagato una di quelle agenzie private", commentò infastidito il primo. Dal tono di voce sembrava che per lui fare la guardia alle proprietà altrui dovesse essere uno sforzo enorme.
"Chiudi il becco e sali".
Dal suo nascondiglio Lance non era riuscito a vederli ma, non appena li sentì andare via, gli scappò un sospiro di sollievo. Aspettò qualche secondo prima di risalire sul muretto e cadere dall'altra parte.
Guardò l'orologio. Quell'inconveniente gli aveva fatto perdere tempo. Avrebbe dovuto camminare fino in centro e gli ci sarebbe voluta almeno un'ora. Sicuramente sarebbe arrivato tardi a scuola.
Il sole non era ancora sorto quando arrivò a casa e l'aria iniziava ad essere pungente, ormai la sua felpa non lo proteggeva più dal freddo. Entrò in casa trovando la madre addormentata sul vecchio divano in pelle del salotto. Certe volte gli veniva da ridere all'idea che una volta prendevano il tè delle cinque proprio in quella stanza, come tutte le persone normali.
Prima di dirigersi in camera sua spense la tv, non sopportava il brusio delle televendite così presto la mattina. Una volta in camera sua, buttò lo zaino sotto il letto, per poi crollare su di esso, sfinito. Fortunatamente aveva già messo la sveglia, anche se sarebbe suonata da lì ad un'ora; non avrebbe di certo dormito tanto.
*
"Quindi?"
"Quindi cosa?"
"Vieni a lezione e basta. Non mi lasci come un coglione a fare niente mentre il prof interroga", disse Miles irritato. Lance alzò gli occhi al cielo. "Allora vieni anche te con me in caffetteria. Senti, ho lavorato come un matto nell'ultima settimana, non reggo un'ora senza addormentarmi con quel cadavere ambulante del signor Rimes, ok?" replicò il portiere con uno sbadiglio.
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The Last Chance
General FictionA diciotto anni non si sa mai esattamente cosa si voglia dalla vita, né chi si voglia diventare. Si passa il tempo a porsi domande accompagnate da porte in faccia, e rimaniamo indecisi fino all'ultimo. Leeroy invece è cresciuto con la convinzione di...