Capitolo 9

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C'erano state troppe novità tutte in una sola volta: Leeroy si sentiva come se avesse preso una botta in testa. Stranamente Stan aveva accettato l'assurda proposta di Abigail, dopo il ritorno di Liam e Kurt l'uomo sembrava più incline ad assecondare le sue richieste, cosa mai accaduta prima di allora.

Avevano iniziato da poco e stavano facendo i consueti giri di campo; non c'era nulla di strano, se non il fatto che Abigail gli si era attaccata alle costole e sembrava non volerlo mollare. Akel e Daniele correvano dietro di loro e allo stesso tempo confabulavano tra di loro, come due vecchiette ad un circolo di cucito; e, come se non bastasse, il capitano si voltava ogni tanto per lanciare occhiate atroci al difensore.

“Non ti avevo detto che non ho assolutamente intenzione di fare da balia a te e Reginald?”, chiese scocciato. La ragazza non rispose, sembrava assorta nei suoi pensieri.

“Si può sapere che hai?”

“Niente”, rispose lei, aumentando il ritmo e lasciando indietro il ragazzo.

Stranamente era taciturna: di solito gli veniva il mal di testa per tutto quello che diceva. Il turco e l'italiano sghignazzavano alle spalle del terzino.

“La piantate? Non vi sopporto più”.

“Calmati, stiamo solo scommettendo sulla possibilità che Miles ti spacchi la faccia dopo gli allenamenti”.

“Ancora con questa storia? Avete rotto le palle, basta. Non posso nemmeno aiutare una persona che iniziate a lagnarvi come delle checche”, sbottò all'improvviso. Non aveva voglia di stare a sentire ulteriori critiche sui suoi modi di agire. Raggiunse la ragazza subito dopo, lasciando gli altri indietro. Akel e Daniele si guardarono quasi sconvolti: non si aspettavano una risposta simile. Avrebbero immaginato un “vaffanculo” gratuito.

“Smettila di pensare a lei, stai diventando ridicolo”, sospirò Lance annoiato mentre faceva i piegamenti sull'erba. Lentamente aveva iniziato ad avanzare l'autunno: non avevano più i problemi a causa del caldo come l'estate durante gli allenamenti. Il cielo era pieno di nubi che minacciavano pioggia, sarebbe stato un vero problema se avesse cominciato a piovere. Non poteva andare a casa a piedi.

“Non dire cavolate. Sono solo stupito per il fatto che Stan la lasci allenare con noi”, disse con una alzata di spalle prima di dare il cambio all'altro.

“Certo, e non stai tipo maledicendo Rogers perché in questo momento lo preferisce a te”.

Il capitano lo fulminò con uno sguardo e il rosso scoppiò a ridere. “Visto che ho ragione? Smettila di fare così, te l'ho detto già mille volte”.

“Senti, con lei ci ho provato a parlare, ma quella scema di Rebecca si è messa di mezzo”.

Spostando lo sguardo vide Kurt cambiare posto assieme a Liam e mettersi vicini alla ragazza e al terzino; quasi si sentì morire, mentre Lance continuava a ridere.

“Cosa vuoi fare ora? Ammazzare tutti i tuoi compagni di squadra?”, chiese il portiere cercando di essere il più serio possibile.

“Allora Abi, come mai ti alleni con noi?”, domandò Kurt mentre faceva gli addominali. Inutile dire che stava solo cercando di mettersi in mostra agli occhi di lei.

La ragazza finì il suo esercizio prima di rispondere. “Mi hanno sospesa dagli allenamenti per un po', quindi vi farò compagnia”. Diede il cambio a Leeroy, che si sdraiò, mentre la ragazza gli teneva ferme le caviglie.

“Hai bisogno anche di allenamenti privati? Io sarei disponibile”, propose con aria maliziosa. Il difensore era già pronto a rispondergli ma la pallavolista fece prima di lui.

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