Capitolo 9

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MICHAEL
Le mani stringevano il microfono sull'asta con tutta la loro forza. Le nocche erano bianche. La testa bassa. Il fiato corto. La gola in fiamme. E la rabbia alle stelle.
Lanciai il microfono a terra, provocando un fischio assordante, ma non m'importava. Mi avvicinai rapido verso il muro e gli tirai un pugno. Non sentii dolore, ma la stanza rombombò. Era tutto buio, entrava solo uno spiraglio di luce dalle due finestre alla mia destra. Appoggiai la testa contro la parete e sentii gli occhi gonfiarsi di lacrime.
-Hai visto?- sussurrai tra un singhiozzo e l'altro. -Non ce la faccio.
Erano giorni che piangevo come una ragazzina.
Per quanto provassi a non pensarci, per me era come non voler vedere la realtà. Ma io, purtroppo, la vedevo chiara e tonda. Era davanti a me, e mi guardava compiaciuta, con un sorriso maligno stampato sul viso.
Sentii una mano appoggiarsi sulla mia spalla. Con una presa salda mi fece ruotare su me stesso e mi trovai esattamente davanti all'unica persona che volevo al mio fianco. L'unica persona che avrei potuto sopportare. L'unica persona che lasciai mi vedesse in quello stato.
Guardai negli occhi il ragazzo davanti a me. Non volevo sembrare debole. Non lo ero e non lo sarei mai stato. Sapevo che non mi avrebbe mai giudicato, ma non lo avrei fatto a prescindere. Ero troppo orgoglioso per ammettere anche solo a me stesso che ero una persona fragile, dopo tutto.
-Michael, non è vero che non ce la fai.- disse. -E so che non è questo quello che vuoi sentirti dire.
Aveva ragione. Non era affatto quello che volevo sentire. La mia rabbia stava già tornando imperterrita. Mi stava divorando ogni giorno di più e non sapevo più come fermarla.
-Mike, devi reagire.- affermò. Si avviò verso a una delle finestre e fece per aprirla.
-No!- esclamai, impedendogli di continuare il gesto.
-E invece sì.- obbiettò lui, continuando il gesto che aveva interrotto. Questa volta non lo fermai. Le persiane si spalancarono e la luce abbagliante del sole mi accecò la vista.
Il ragazzo biondo dagli occhi azzurri si avvicinò a me e mi guardò dritto negli occhi.
-Dalla prima volta che ti ho visto ho capito che eri diverso. Non ti lasciavi abbattere da nulla. Avevi il carattere e la grinta che hanno solo in pochi.- iniziò a dire. -Ora. Non è da molto che ti conosco, ma so con certezza- Puntò un dito verso di me e lo piantò nel mio petto. -che quello che ho ora davanti a me non è il vero Michael Clifford.
-Tu non capisci Luke...- dissi.
Il ragazzo sospirò. -Hai ragione. Non capisco. Ma so con certezza che tu hai la forza per continuare fino alla fine.- disse, sicuro di sè. -Sempre se ci sarà mai una fine.
Una risata amara e isterica uscì dalla mia bocca. -Ho il venti percento di probabilità. E ho solo un mese prima di...
-Beh- disse, impedendomi di finire la frase. -Vorrà dire che questo mese lo vivrai dando tutto te stesso. Quindi muovi quel culo molliccio e vieni via da qui con me. C'è un concerto da preparare.

* * *

MICOLE
-Ehi!
Quando vidi il suo sorriso luminoso e radioso stampato sul volto fuori dalla porta di casa mia, quasi non ci credetti.

-Ehi.- risposi titubante e un po' confusa.
Aveva di nuovo cambiato colore. I suoi capelli erano tornati di quel bellissimo verde prato che mi piaceva tanto. Ma tutto ciò mi rese solo ulteriormente più confusa.
Non feci una piega quando il mio migliore amico entrò in casa come se nulla fosse. Era strano vederlo fare quei suoi gesti abitudinari, dopo giorni passati in sua assenza.
Mi convinsi che era meglio così, una volta che le sue braccia mi strinsero a sè. Era meglio così perchè era il mio migliore amico. E il mio migliore amico, alla fine, non mi abbandonava mai.

× × ×

WEIIII
Eccomi con un capitolo nuovo di zecca!

Che ne pensate?

Lo so, è più corto del solito, ma sentivo la necessità fisica di fare un capitolo di passaggio. Chiedo venia se vi aspettavate qualcosa in più e soprattutto chiedo venia se è passato quasi un mese dall'ultima volta che ho pubblicato e me ne esco con sto capitolino di 600 parole scarse... che vita triste .-.

However

Molto probabilmente la maggior parte di voi sarà arrabbiata con me perché non sa cos'ha Michael. Giuro che ve lo farò sapere, ma, per ora, manca ancora un po'. :')

Credetemi, non vedo l'ora di dirvelo, anche se mi sento una persona disgustosa.

Spero che, nonostante tutto continuiate a seguire me e la mia storia.

Un bacio♡

~Vale

Rainy days // Michael CliffordDove le storie prendono vita. Scoprilo ora