Capitolo 8

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Favij pov.

Guardo la sveglia sul comodino che segna ancora le quattro di mattina.
Solitamente dormo fino a tardi.
Ma oggi è stranamente diverso.
Mi sento più debole, più vulnerabile...
Mi alzo lentamente e accendo il computer.
Muovo la mano sul mouse e clicco ripetutamente il tasto destro cercando di velocizzare in qualche modo il processo di accensione.
Ed è in quel momento che la vedo.
Uno strano color argenteo differenzia il colore della mia mano da quello del colore roseo di tutto il corpo.
Corro velocemente in bagno e mi spoglio.
Il mio corpo è uguale a quello di un essere umano, a parte per la mano color argento.
Riesco a vedere quasi le dita disintegrarsi per non lasciare più nulla di me...
Riesco già a vedere le persone che conservano un ricordo sfocato di me...

Come non far avvenire tutto ciò?
Margo aveva rinunciato a Lorenzo.
No...non era lei la causa.
Ne ero certo.
Mi risiedo sul letto e inizio a tirarmi i capelli.
Da cosa dipendeva tutto ciò?
Da cosa era basata la mia vita?
Da un gioco?
Un gioco lungo una settimana, al quale mancavano cinque giorni per avere un vincitore.
Me o lui.
Lui...
Lorenzo!
È dalla sua paura che prendo l'energia per sopravvivere.
Mi baso sul suo ricordo.
E più esso è negativo, e più io sopravvivo, più la sua altra parte diventa malvagia, più io mi potenzio.
La sua altra parte...
Dipendeva da Lorenzo!
Stava riprendendo possesso anche del suo altro lato, il più intrigante e coraggioso;
Il più giocoso e il più stronzo.
Ma infondo io sono Favij.
E non ho mai giurato di non barare.
Metterò paura a Lorenzo e tornerò potente come prima, questa è la mia unica speranza.

Corro nella stanza affianco alla mia, dove avevo messo a dormire Casadei, l'effetto del sonnifero è svanito da qualche ora, ma lui dorme ancora.
Lo scuoto velocemente finché dopo un mugolio non si alza di scatto.
-Chi? Che... che succede?- chiede con la voce impastata di sonno.
-Un ragazzo si spaccia per me-
Questo sembra risvegliarlo di colpo, si alza in piedi e mi guarda.
Avrebbe potuto farmi tante domande, la prima forse era; che ci faceva nella stanza affianco alla mia alle quattro e un quarto del mattino.
Ma si limitò a chiedermi una sola cosa.
-Come si chiama?-
-Lorenzo Ostuni, è uno di quegli stronzi che convince la gente che faccio schifo comportandosi di merda, il problema Lorenzo, è che è identico a me.-
-Sarà più facile trovarlo- mi risponde prendendo il cellulare dal comodino.

-Chi chiami?-
-Sto inviando un messaggio ai carabinieri, ci penseranno loro-
Rimango in silenzio per qualche secondo.
Casadei continua a scrivere sulla tastiera per un po', infine appoggia il cellulare sul comodino e mi guarda.
-Ci penseranno loro- mi dice infine sorridendomi
-tu torna a dormire tranquillo, io se non ti dispiace vado in bagno, devo aver mangiato qualcosa di pesante ieri sera... ma non ricordo cosa... -
Gli sorrido e gli indico la strada verso il bagno.
Quando sento la porta richiudersi mi avvicino al comodino sul quale è posato il suo cellulare.

112:

Non mi soffermo a vedere la risposta, al contrario prendo il mio cellulare e scrivo velocemente un messaggio;
non accetto la sconfitta.

Tu:
Attenzione Lorenzo,
I carabinieri ti cercano.
Io mi arrenderei al posto tuo.

Sento tornare una strana forza in me, poso lo sguardo sulla mano precedentemente argentea che è tornata al suo colore roseo normale.
Do un ultimo sguardo alla chat prima di bloccare il cellulare.
E in quel momento capisco il perché di ciò che è successo.

Visualizzato alle 04.19

Intento riuscito.

Double Sided ||Lorenzo Ostuni/FavijDove le storie prendono vita. Scoprilo ora