Capitolo 24

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Favij pov.

Apro la porta della camera ritrovando i gelidi occhi di Neal che osservano curiosi i miei movimenti.

Passo una mano sul viso di Margo, mentre lei, addormentata dai potenti farmaci, giace ai piedi del letto con le mani imprigionate dalle manette legate dietro la schiena.

-Si è svegliata?- chiedo al ragazzino biondo.

-Prima si è mossa- risponde freddo.

-Perché non la lascia libera e basta?- continua poi girandosi verso me.

-Perché mio caro Neal, questo è il mio premio.

E come tale, non deve essere toccato da nessuno.

Lorenzo, il caro ragazzo pazzo d'amore, impazzirà senza la sua amata, così avrò finalmente abbastanza forza da diventare una persona vera.

E avrò finalmente vinto-

Margo alza appena la testa e sbadiglia silenziosamente prima di rendersi conto di essere ammanettata.

Il suo tentativo di alzarsi viene respinto, sia dal corpo, che ancora troppo debole non riesce a sostenere il suo peso, sia dalle catene che la tengono legata alla spalliera.

-Lo-Lorenzo?-

-Favij mia cara, siamo tornati insieme, non sei felice?-

Lei si guarda in giro e spalanca gli occhi.

-Do-dove sono? Chi sei tu? Dov'è Lorenzo? Che ci faccio qui... io-

Faccio un passo in avanti e le poso un dito sulle labbra.

-Silenzio mia cara, non preoccuparti non ti farò del male.

Sono io, Favij.

Il ragazzo che ami.

Sono venuto a prenderti-

-Io sono innamorata di Lorenzo, non di te.-

-Ti contraddici mia cara- la interrompo -appena quattro giorni fa dicevi il contrario, cosa è successo?-

-Semplicemente ho imparato a conoscere davvero i tuoi difetti, i suoi, o quel che sia-

-Non importa- le rispondo alzando appena il sopracciglio.

-Si che importa- aggiunge Neal fissando le manette.

Quando alza lo sguardo, i suoi occhi gelidi provano a rimproverarmi.

Ignoro la sua occhiataccia, restituendo la mia attenzione a Margo.

-Si che importa- gli fa coro la ragazza.

-Adesso so chi sei tu, e chi è Lorenzo.

Chi mi hai fatto credere fosse, e chi è realmente.

Chi credevo fossi tu, e chi sei davvero.

Adesso capisco tutto.-

Porto un dito alle labbra, per intimarla a fare silenzio.

-Non sai chi sono Margherita, non lo sai.-

-E tu non sai chi sono io se mi chiami così-

Rido divertito dalla sua affermazione e decido di non ostacolare i suoi stravaganti ideali di protagonismo, solo per vedere fin dove arrivano.

-E chi saresti tu mia cara?-

-Se fossi Lorenzo lo sapresti.-

Rifletto sulla sua affermazione, quasi a dire che tutte le informazioni sulle persone a noi "care" vengano conservate solo dalla parte di noi a cui potrebbero risultare a loro modo utili.

Double Sided ||Lorenzo Ostuni/FavijDove le storie prendono vita. Scoprilo ora